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Edizione del 05/07/2020
Estratto da pag. 1
Investimenti e moderazione dei toni: la `ricetta` di Bonaccini per far ripartire il Paese
Il Presidente della Regione Emilia-Romagna: "Il governo ha superato bene lafase pandemica, ora la vera prova del nove della sua tenuta, è quel che sapràaffrontare l'autunno caldo".BonacciniBonacciniglobalist 5 luglio 2020 In un'intervista alla Stampa Stefano Bonaccini indica quali sono secondo lui lepriorità per affrontare la crisi e per far ripartire il Paese: "Io da mesi -afferma rispondendo a una domanda sui toni alti del Presidente di ConfindustriaCarlo Bonomi - predico la misura anche nelle parole. A tutti: parti sociali epolitica. Come sistema-Paese abbiamo affrontato la pandemia meglio di tantiPaesi occidentali, a cominciare da quelli guidati da leader autoritari epopulisti, che sono arrivati a negare l'evidenza della pandemia. Ma oradobbiamo evitare la pandemia economica. Tre pilastri dai quali ripartire:accesso al credito, un grande piano degli investimenti"."Il governo - aggiunge - deve aiutarci con lo sblocco delle concessioniautostradali perché se diciamo che servono investimenti per aprire cantieri, èun po' curioso che con miliardi di euro già pronti e progetti già approvati, cisia un tira e molla che dura da mesi. E ancora: voglio vedere chi si assume laresponsabilità di rifiutare i 36 miliardi di euro senza condizionalità chevengono dall'Europa per la sanità. È stato già calcolato che con quegliinvestimenti si recupererebbero alcuni punti di Pil! Serve un gigantesco pianodi investimenti, ma subito: edilizia, cantieri, opere pubbliche, lotta aldissesto idrogeologico, edilizia scolastica"."Il governo - sottolinea - ha superato bene la fase pandemica, ora la veraprova del nove della sua tenuta, è quel che saprà affrontare l'autunno caldo".Soffermandosi sui rapporti con il leader del Pd Zingaretti, Bonaccinievidenzia: "Dobbiamo lavorare tutti per rafforzare il Pd, perno del governo.Perché rafforzando il Pd si rafforza il governo"."Io non mi permetterei mai di mettere in difficoltà il mio segretario e la miacomunità. Per come sono fatto, per come sono cresciuto. Però sono uno che dicesempre quello che pensa: oggi il Pd deve avere una chiara identità riformista,rappresentando ancor di più - lo dico per la mia esperienza territoriale - leistanze del Nord del Paese. Io non ho dubbi che senza il Mezzogiorno questo èun Paese senza un grande futuro. Però in questo momento drammatico, la partedel Paese che produce più della metà del Pil, ha bisogno di ripartire subito"E in merito alle sue scelte future Bonaccini sottolinea: "Nella mia vita hofatto diverse esperienze di partito, anche se in questi anni penso di averrafforzato il profilo di governo: altrimenti credo che non avrei potutoconfermarmi alla guida della Regione, una sfida che quasi tutti davano perpersa. Una vittoria di tanti: di mio ci ho messo la credibilità di uomo digoverno, che pensava alle cose da fare e non a battermi contro qualcosa ocontro qualcuno. Io voglio essere utile alla mia parte per costruire un nuovocampo di forze del centrosinistra".