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Dir. Resp.
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Edizione del 05/07/2020
Estratto da pag. 1
BOLOGNA – “Oggi il Pd deve avere una chiara identità riformista, rappresentando ancor di più le istanze del Nord del Paese. Io non ho dubbi che senza il Mezzogiorno questo è un Paese senza un grande futuro. Però in questo momento drammatico, la parte del Paese che produce più della metà del Pil, ha bisogno di ripartire subito”. Così il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini in un’intervista al quotidiano torinese “La Stampa”. Il governatore emiliano, che guida anche la Conferenza delle Regioni, si rivolge al leader di Confindustria Carlo Bonomi dicendo che “bisogna saper misurare le parole”, mentre al premier Giuseppe Conte dà un consiglio sui tempi: “La velocità non è una variabile indipendente: si possono prendere ottime decisioni ma se non sono veloci, l’una vale l’altra”. Bene il Governo ha fatto durante l’emergenza ma “la vera prova del nove della sua tenuta” sarà l’autunno “caldo”. Bonaccini sottolinea di non voler sfidare Nicola Zingaretti alla guida del Pd: “Dobbiamo lavorare tutti per rafforzare il Pd, perno del governo. Perché rafforzando il Pd si rafforza il governo”. E aggiunge di sentirsi – eventualmente – tagliato più per un futuro ruolo “di governo” che non di partito. Guardando alle elezioni locali, Bonaccini afferma che “chi sta al governo dovrebbe unirsi alle prossime Regionali, ma dovrebbe farlo in nome e in ragione di un progetto di governo, non per fare somma”.