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Edizione del 28/06/2020
Estratto da pag. 1
Bocca (Federalberghi):“L’Italia chieda di rivedere Schengen” - Ultime notizie di cronaca e news dall`Italia e dal mondo
Sos degli albergatori per gli effetti delle restrizioni europee ai turisti Usa. “Domani il Regno Unito decide sulla quarantena di chi torna in patria dall’estero e per noi è fondamentale la clientela inglese”
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Sos degli albergatori per gli effetti delle restrizioni europee ai turisti Usa. “Domani il Regno Unito decide sulla quarantena di chi torna in patria dall’estero e per noi è fondamentale la clientela inglese”    

ROMA.«Abbiamo ricadute gravissime dalla perdita del mercato statunitense”, spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, l’associazione degli albergatori italiani. Una valutazione degli effetti negativi della chiusura delle frontiere che poggia sul costante monitoraggio delle presenze turistiche».

Perché il mancato arrivo dei turisti Usa è così pesante?  

«Il mercato americano è il primo in assoluto per capacità di spesa. Le regole di Schengen tagliano fuori i turisti statunitensi ma, per esempio, non quelli canadesi. Sono misure europee che hanno ricadute economiche devastanti sul turismo italiano. Il governo deve farsi sentire a livello comunitario».

Quali sono le ricadute economiche?  

«Non far entrare in Italia i turisti statunitensi penalizza soprattutto gli alberghi di lusso e tutte le attività economiche del territorio. A Firenze e Venezia i negozi del griffe sono deserti perché la loro clientela non è formata certo da fiorentini e veneziani bensì da turisti americani».

Esiste un problema di sicurezza sanitaria per gli hotel?     

«No. Oggi gli alberghi sono i posti più sicuri. Siamo sottoposti ai protocolli approvati dal Comitato tecnico scientifici e dalla Conferenza delle regioni. Gli alberghi garantiscono vacanze nella massima sicurezza, mentre abbiamo visto tutti in televisione le scene del lungomare di Napoli affollato».

Anche oggi le spiagge sono gremite  

«E’ logico mantenere una lunga finestra di attenzione per capire se la carica virale del Covid sia in diminuzione. In questo momento mi trovo all’Argentario dove c’è un turismo particolare con case private più che alberghi. Ma in Versilia, per esempio, le presenze sono elevate. Ho un albergo a Viareggio e si registra un’occupazione alta. Ciò è dovuto soprattutto al turismo europeo di prossimità».

Da dove arrivano ora i turisti?  

«Arrivano in macchina principalmente dall’Austria, dalla Germania e dalla Francia. Oggi il problema è volare. La paura del contagio incide in primo luogo sugli spostamenti in aereo. C'è una ripresa del mercato interno, soprattutto al mare. E nelle nostre località turistiche vediamo tante macchine dei nostri vicini europei. Ovviamente si va avanta alla giornata. E domani è una data fondamentale».

Perché?  

«Domani il Regno Unito decide se i turisti inglesi dovranno fare o no la quarantena al ritorno in patria dai viaggi all’estero. Se riparte il turismo inglese per noi è un’importante boccata d’ossigeno. Già dobbiamo fare a meno dei turisti americani e russi, poter contare almeno su un mercato rilevante come quello britannico ci aiuterebbe molto».   

 



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