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Edizione del 27/06/2020
Estratto da pag. 1
Il monito di Merkel accende il match sul Mes. Salvini e Meloni attaccano: “È una trappola”
La Cancelliera tedesca Angela Merkel nell’intervista a La Stampa avverte: «Il Recovery Fund non può risolvere tutti i problemi, ma non averlo rafforzerebbe il problema», e sul Mes: «Tutti possono utilizzare questi strumenti. Non li abbiamo messi a disposizione perché restino inutilizzati». Dal premier Giuseppe Conte arriva una replica imbarazzata («a fare i conti sono io»), ma, com’era facile prevedere, sul delicato tema dei 36 miliardi di euro che l’Unione europea mette a disposizione dell’Italia per rafforzare il sistema sanitario esplode la polemica politica. Con il centrodestra che si spacca, e il Pd che spinge per cogliere l’opportunità.«La posizione di Angela Merkel - spiega il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta - è del tutto ragionevole. I soldi ci sono, la condizionalità del Mes per la sanità è del tutto diversa da quella del fondo Salvastati. Sarebbe un vero peccato non ricorrervi, anzi, un vero errore». Per l’esponente dem, l’emergenza Covid ha dimostrato la centralità della sanità pubblica, e rafforzarla è una priorità. «Se guardiamo nel complesso al Sure, al Mes, al Recovery Fund - conclude Baretta - ci sono le condizioni per accedere a risorse che possono contribuire in modo decisivo al rilancio del Paese». Concorda il presidente della Toscana Enrico Rossi, esponente di Mdp: «I finanziamenti europei del Mes sono disponibili fin da subito a zero interessi e senza condizioni, se non che siano spesi per interventi in campo sanitario e altri settori per maggiori spese dirette o indirette. Naturalmente devono essere restituiti in dieci anni. Ma io sono ancora alla ricerca di chi dà soldi senza chiedere di riaverli».Leggi ancheIntervista esclusiva a Merkel: “Le risorse Ue non restino inutilizzate, è un sostegno straordinario per l’Italia”«Il fatto che la Germania tifi Mes per l’Italia è l’ennesima riprova che il Mes è una fregatura o una “sola”, come si dice a Roma», dice il leader della Lega Matteo Salvini. «Lo stanno rifiutando tutti, dalla Grecia alla Spagna e alla Francia - ha aggiunto - la Merkel si occupi di Germania che all’Italia ci pensiamo noi». Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, rincara la dose: «In Parlamento vedremo chi sarà con noi e chi invece ci vuole consegnare alla troika. La posizione di Fratelli d’Italia è chiara: il Mes è una trappola, e l’Italia non deve caderci dentro». Forza Italia prende però le distanze da questa linea sovranista e antieuropea: la presidente dei senatori azzurri, Anna Maria Bernini, al contrario invita Conte a evitare scontri con la Germania, «il nostro principale alleato nella difficile trattativa sia per non ridurre i 750 miliardi del Recovery fund, sia per anticiparne l’arrivo». Insomma, per Forza Italia «il Mes è uno strumento subito disponibile, basterebbe avere pronti piani mirati di investimento per rafforzare ospedali e presidi territoriali, aumentare numero e stipendi di medici e infermieri e mettere in sicurezza aziende, uffici e scuole. Invece si resta sempre in mezzo al guado, tra litigi e rinvii».Dall’opposizione, Benedetto Della Vedova di +Europa spiega che «è ovvio usare tutti gli strumenti, a partire dal Mes», e afferma che «la grottesca commedia italiana sul fondo Salvastati diretta da Crimi e accettata supinamente dalla maggioranza ci rende ridicoli». Sul fronte opposto Stefano Fassina, di Sinistra Italiana: «No grazie, cara Cancelliera Merkel, l’accesso al Mes sanitario è una scelta inutilmente pericolosa».