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Edizione del 24/06/2020
Estratto da pag. 1
Speciale Stati Generali. Ecco tutte le proposte delle Professioni sanitarie per il rilancio del Servizio sanitario nazionale?
Dalla riforma dell'assistenza territoriale, agli investimenti e allastabilizzazione del personale sanitario, passando per l'integrazionesocio-sanitaria, la formazione, una migliore gestione delle risorse in sanità,farmaci, vaccini e molto altro. Ecco tutte le proposte presentate dagli Ordinidelle Professioni sanitarie durante l'ultimo incontro degli Stati generali'Progettiamo il Rilancio' organizzati dal Governo a Villa Pamphilj.[front6668048]22 GIU - Ieri pomeriggio, durante l'ultima giornata degli Stati generali'Progettiamo il Rilancio' promossi dal Governo si è svolto a Villa Pamphiljl'incontro con la Consulta permanente delle professioni sanitarie esocio-sanitarie composta: dalla Federazione nazionale ordini medici deichirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), dalla Federazione nazionale ordini deiveterinari (Fnovi), dalla Federazione nazionale ordini dei farmacisti (Fofi),dalla Federazione nazionale ordini dei chimici e dei fisici (Fncf), dallaFederazione nazionale degli ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica edelle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione(Fno Tsrm Pstrp), Federazione nazionale degli ordini della professioneostetrica (Fnopo), dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioniinfermieristiche (Fnopi), dall’Ordine nazionale dei biologi (Onb), dalConsiglio nazionale ordine psicologi (Cnop) e dal Consiglio nazionale ordineassistenti sociali (Cnoas). Qui di seguito abbiamo raccolto in uno speciale tutte le proposte degli Ordiniper il rilancio del Ssn che le Professioni sanitarie hanno presentato alGoverno. Filippo Anelli (Fnomceo): “Riformare il Ssn in 8 mosse. Ecco il nostro PianoMarshall”. IL DOCUMENTOL’Ordine dei medici ha presentato al Governo un documento con otto proposte perriformare il Servizio sanitario nazionale. Ecco le proposte: - Potenziamento della assistenza territoriale al fine di rafforzare le CurePrimarie privilegiando gli interventi di prevenzione, di gestione dellefragilità e cronicità e l’investimento sulle professioni sanitarie e inparticolare su quella medica; - Investimenti per l’aumento delle dotazioni organiche del personale medicoospedaliero e del personale convenzionato sul territorio finalizzato adannullare gli effetti deleteri che una stagione di tagli delle risorse delpersonale sanitario cosi come il blocco del turn over soprattutto in regionicon piani di rientro ha determinato; - Ricambio generazionale dei professionisti medici con interventi atti aeliminare l’imbuto formativo espressione di una non definita programmazione cheha lasciato circa 20.000 laureati in medicina senza la possibilità di terminareil percorso formativo post-laurea. Riteniamo che a ogni laureato in medicinadebba essere data la possibilità di ottenere per legge una borsa per completareil percorso formativo post-laurea; - Rafforzamento di tutti i servizi territoriali ivi compresi i servizi diprevenzione, dei servizi vaccinali, della sicurezza nei luoghi di lavorofavorendo l’integrazione tra i professionisti impegnati sul territorio cosìcome in tutta evidenza è emerso nella esperienza pandemica; - Investimento nella formazione e nell’aggiornamento professionale dei mediciche valorizzi maggiormente l’attività di ricerca e di apprendimento fondatosulle evidenze scientifiche sostenendo anche l’accesso alle banche dati dellemaggiori riviste scientifiche - Incremento delle risorse per la ricerca scientifica con investimenti dedicatiper un campo che è essenziale per lo sviluppo della crescita dell’interosistema Paese anche per mettere fine all’esodo professionale di nostri giovanilaureati; - Attivazione di un piano di edilizia sanitaria che consenta di dotare il Paesedi ospedali di nuova concezione che prevedano le corrette misure organizzativee logistiche atte ad affrontare in sicurezza anche situazioni emergenzialiquali quelle vissute recentemente a causa del COVID 19; - Azioni a sostegno della libera professione, particolarmente provata dallasituazione derivata dall’emergenza COVID 19, attraverso misure specifiche chesostengano il reddito, gli investi
menti e gli incrementati costi di gestioneanche attraverso la riduzione del carico fiscale. Alessandro Beux, Presidente Fno Tsrm-Pstrp: “Dare piena attuazione ai Piani giàapprovati” . IL DOCUMENTOL’Ordine dei Tsrm-Pstrp ha illustrato durante gli Stati Generali 6 proposte peril rilancio del Ssn:- Dare piena attuazione a quanto negli anni è stato scritto in autorevoli attid’indirizzo: Patto per la Salute, Patto per la sanità digitale, Piano nazionaledella prevenzione, Piano nazionale della cronicità, etc…;- Migliorare la gestione delle risorse, allocandole in modo appropriato,ponendo al centro le esigenze di salute delle persone assistite, tenendo contodi quelle dei sistemi sanitari, di coloro che vi operano e del loro indotto;ciò sulla base di valutazioni oggettive e metodologicamente robuste, e nonsoggettive di gruppi o singoli;- Monitorare in modo costante il corretto funzionamento del sistema,attraverso indicatori adeguati;- Alleggerire la burocrazia, responsabilizzando i cittadini, sostituendo lozavorrante controllo ex ante con la severa verifica ex post.- Realizzare un sistema meritocratico nel quale la progressione dei singoli edei gruppi sia funzione della loro competenza e non della loro appartenenza;- Definire un programma per formare, sin dalle scuole elementari, individuiresponsabili, in grado di cogliere l’importanza di stili di vita salutari e ilnesso esistente tra l’(ab)uso che essi fanno del Sistema sanitario e la suasostenibilità nel medio e lungo periodo. Consegnati al Governo anche due documenti con le proposte dell’Areasocio-sanitarie del CUP-RTP e uno sul Potenziamento e riorganizzazione dellarete di assistenza territoriale Andrea Mandelli, presidente Fofi: "Necessaria azione riformatrice del compartofarmaceutico". IL DOCUMENTOSono 12 le proposte illustrate dalla Federazione dell'Ordine dei farmacisti alGoverno e raccolte in un documento. Le proposte: - Farmacia dei servizi, con il potenziamento dell’assistenza territoriale, insinergia con gli altri professionisti sanitari - Cronicità, con la possibilità da parte delle farmacie di conseguiresignificativi obiettivi in termini di prevenzione primaria e secondaria - Distribuzione diretta e distribuzione per conto, prevedendo la distribuzionedei farmaci distribuiti direttamente dalle strutture ospedaliere e dalle Aslper il tramite delle farmacie di comunità - Farmaci innovativi e distribuzione per conto e revisione del sistema diremunerazione - Digitalizzazione: fascicolo sanitario elettronico (FSE) e dossierfarmaceutico, sfruttamento strutture come le farmacie già fortementedigitalizzate - Valorizzazione delle competenze del farmacista ospedaliero nella prevenzionee nella risoluzione delle problematiche connesse agli errori in terapia, alrischio clinico e alla sicurezza dei pazienti. - Vaccinazioni in farmacia, per consentire una più estesa e agevole coperturavaccinale della popolazione - Convenzione Nazionale Farmaceutica, per definire anzitutto i criteri generalie i principi per l’erogazione dei servizi in regime di Ssn, nonché individuarespecifici fondi per consentire l’avvio dei nuovi servizi ed un’adeguataremunerazione per i farmacisti. - Rinnovo del contratto collettivo per i dipendenti delle farmacie private eparafarmacie - Trattamento economico specializzandi analogo a quello degli specializzandimedici - Riforma del corso di studi universitario e della disciplina dell’esame diStato - Accesso a nuove prospettive occupazionali Gianmario Gazzi, Presidente Cnoas: “Puntare su integrazione socio-sanitaria”. IL DOCUMENTOL’Ordine degli assistenti sociali ha presentato un documento con una serie diproposte che punta sull’integrazione socio sanitaria. Ecco le proposte più significative:- Ridefinire la platea di chi percepisce il RdC perché la misura non raggiungeadeguatamente chi ne ha più bisogno (ad esempio famiglie con minorenni epersone straniere);- Stabilizzazione di tutti gli operatori precari (tramite i fondi già previstiper i servizi dal Fondo Povertà) attualmente coinvolti nel “PON inclusione”;- Ridefinire il livello essenziale per il serviz
io sociale professionaleattualmente indicato – ma non attuato – di un professionista ogni 5000abitanti;- Chiarire, anche normativamente, chi deve garantire i servizi alle persone persuperare rimpalli di competenze tra Ente locale e Sanità;- Definire modalità più veloci per il finanziamento ordinario che è giàdisponibile sui diversi fondi nazionali e facilitandone la spesa;- Ripensare la rete territoriale di prevenzione e cura prevedendo delle Unitàmultiprofessionali che permettano di prendere in carico la cronicità e lediverse condizioni di fragilità in modo multidimensionale.È auspicabile un’azione di sistema con un intervento normativo organico chepreveda requisiti strutturali, organizzativi e gestionali specifici pergarantire l’integrazione di professionalità e interventi all’interno diAggregazioni Funzionali Territoriali Multi-professionali e che riconosca alservizio sociale professionale una funzione di collegamento e integrazione ditutte le risorse perché siano effettivamente messe a disposizione di tutti. Barbara Mangiacavalli (Fnopi): “Fondamentale implementare l’infermiere difamiglia”. IL DOCUMENTO“È necessario garantire il potenziamento della presa in carico sul territorio ea domicilio dei soggetti affetti da SARS-COV-2 e, più in generale dalle personeche versano in condizione di fragilità. In particolare, è necessario prevedereche l’infermiere di famiglia e comunità partecipi all’attuazione dei piani diassistenza territoriale da disegnare con una reale multi professionalità peridentificare e gestire i contatti, l’organizzazione dell’attività disorveglianza attiva e ricopra un ruolo di responsabilità nell’ambito deiprocessi infermieristici a livello distrettuale. Serve anche un ulterioreadeguamento delle dotazioni organiche oltre i numeri dei decreti legatiall’emergenza con l’aggiornamento della programmazione degli accessiuniversitari: gli infermieri non bastano, ne mancano 53mila ma gli Ateneipuntano ogni anno al ribasso. Necessario anche l’aggiornamento della normativasull’accesso alla direzione delle aziende di servizi alla persona: siamo sulterritorio, dove l’emergenza ha dimostrato che non è possibile prescindere dauna competenza sanitaria di tipo assistenziale a garanzia dei cittadini. Comenelle RSA ad esempio, nota dolente durante la pandemia, ma anche a domiciliocon cronici, anziani, non autosufficienti e così via. Nausicaa Orlandi (FNCF): “Puntare su Chimici e Fisici per politiche industrialisostenibili e innovative”. IL DOCUMENTOSono 5 le proposte illustrate dall’Ordine dei Chimici e Fisici al Governo eraccolte in un documento. Le proposte: - Garantire l’applicazione del principio di sussidiarietà al fine disemplificare e rendere più efficienti tutte quelle attività e norme dellaPubblica Amministrazione che riguardano l’ambito sanitario di competenza, latutela ambientale, la sicurezza sul lavoro, la sicurezza alimentare, lagestione impianti smaltimento rifiuti e la gestione appalti pubblici;- Porre rimedio alla carenza di scuole di specializzazione di Chimiciattivandone anche delle nuove più specifiche, poiché tale carenza comportagrosse difficoltà di accesso ai concorsi banditi in ambito sanitario e più ingenerale della pubblica amministrazione. Allo stesso modo, ripristinare leposizioni e i ruoli di Chimici e Fisici all’interno delle strutture sanitariecon l’obiettivo di incrementare le assunzioni e dare sbocchi lavorativi aigiovani;- Completare la riforma del sistema ordinistico ed istituire l’esame di statoper i Fisici, in modo da permettere loro l’accesso all’iscrizione all’Albo edunque al mercato del lavoro per i giovani neolaureati e per coloro che ancoraoggi non rientrano nella finestra transitoria;- Contare sul supporto e sulle competenze tecniche di Chimici e Fisici perattuare politiche economiche industriali sostenibili, innovative e di ampiorespiro per il Paese;- Attuare misure concrete e straordinarie che permettano il sostegno economicodei professionisti ordinistici, il rilancio dell’economia e l’avvio di nuoveattività libero professionali da parte dei giovani. Maria Vicario (Fnopo): “
Puntare su ostetrica di famiglia e di comunità”. ILDOCUMENTOL’Ordine delle ostetriche ha consegnato un documento al Governo. Ecco leproposte principali: - Riorganizzazione delle reti territoriali per una concreta medicina diprossimità con implementazione su scala nazionale del modello di “Ostetrica difamiglia e di comunità” con assegnazione di un numero adeguato di ostetrichenei presidi distrettuali e in equipe con il Medico di medicina generale e ilpediatra di libera scelta (almeno 2000 unità);- Implementazione di politiche a favore dell’area materno-infantile, ancheattraverso la riorganizzazione della rete consultoriale con adeguamento dipersonale ostetrico (almeno 2000 unità solo per gli attuali CF che però vannoincrementati nel numero);- Fornire alle ostetriche lo strumento del ricettario rosa del SSN/SSR perl’individuazione dei fattori di rischio durante la gravidanza, andando aintegrare quanto previsto dai nuovi LEA (art. 59);- Attivazione Tavolo di lavoro permanente, nazionale e regionale, come daProtocollo d’Intesa sottoscritto tra Federazione Nazionale degli Ordini dellaProfessione di Ostetrica (FNOPO) e Conferenza delle Regioni;- Revisione dell’attuale percorso formativo per un suo adeguamento al livellodi autonomia e responsabilità professionale riconosciuto dalla legge e perconsentire a pieno titolo ruoli dedicati all’assistenza di genere, d’iniziativae di prossimità sia sul territorio sia nelle strutture ospedaliere in regime didipendenza che libero professionale. David Lazzari, Presidente Cnop: "Psicologia deve entrare nelle politiche persalute, educazione, lavoro e welfare". IL DOCUMENTOIl Consiglio nazionale dell'Ordine degli Psicologi ha presentato un documentoal Governo con una serie di proposte, così sintetizzate: - La necessità di prevedere nel Decreto Rilancio un rafforzamento e messa asistema della rete psicologica pubblica, soprattutto nel Sistema Sanitario conriferimento ai Lea, al Piano delle Cronicità, alle cure primarie nellaprospettiva, così come – per l’immediato – per rispondere alle situazioni piùproblematiche create dalla pandemia. Oggi incredibilmente non c’è una parolaper l’aiuto psicologico ai sopravvissuti, alle famiglie delle vittime, agliOperatori, alle situazioni più fragili.- L’importanza di attuare i punti qualificanti del Documento Rilancio su“Individui e famiglie”, sul potenziamento del Welfare di prossimità, il “bonus”per l’aiuto psicologico, il sostegno alle persone rese vulnerabili, lapromozione della parità di genere e le risorse per bambini, ragazzi egiovani….. "Il Paese ha molto bisogno di sviluppare le sue risorse psicologiche, conpolitiche che svolgano la doppia funzione di intercettare e abbassare ildisagio – perché incide negativamente sugli atteggiamenti, i comportamenti, lacapacità di ripresa, la salute – e di mettere in campo azioni diffuse disviluppo della resilienza e delle abilità di vita. Il disagio diffuso nascedall’emergenza sanitaria ma si riverbera poi sull’economia e sul lavoro e neaccentua i problemi in un circuito negativo che va spezzato". Gaetano Penocchio (Fnovi): “Basta tagliare gli organici veterinari”“Il settore veterinario ha bisogno di una governance adeguata all’importanzadelle tutele che assicura e l’’Autorità competente centrale è il Ministerodella salute perché senza una chiara catena di comando non può esistere unagestione efficace. La professione medico veterinaria deve essere parte attiva eproattiva di questa trasformazione in atto. Sono quindi necessarie azioni cherimuovano ostacoli e lentezze: vanno ripristinati gli organici del SSNimpoveriti da troppi anni di tagli, in modo da non ridurre le garanzie disicurezza per il consumatore e di non comportare rischi per gli operatori, unproblema degli organici non solo della Dirigenza del SSN, ma anche dellaspecialistica ambulatoriale, in diverse parti del nostro Paese gestita in modointollerabile.Nel settore privato va promossa l’attività del veterinario aziendale, presidiodi salute, anello di congiunzione tra produttori e Autorità competente, checompartecipa al sistema di classificazione del
rischio delle aziendezootecniche, un presupposto per la certificazione dei prodotti della filieraagro – zootecnico- alimentare, oggi popolata da sistemi di certificazionegestiti dai produttori tramite disciplinari diversi e qualche volta conmodalità non adeguate. Una riflessione va fatta anche relativamente al futurodella clinica degli animali da compagnia, arrivata a livello di competenza e ditecnologia non inferiore a quella della medicina umana. Nel nostro Paese sonoarrivate le Corporate e in questo settore vanno attuate misure per evitare glieffetti distorsivi dell’attuale formulazione della legge sulla concorrenza”.22 giugno 2020