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Edizione del 22/06/2020
Estratto da pag. 1
Milano, 22 giu. (askanews) - Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana respinge le accuse dei partecipanti alla manifestazione di sabato scorso riguardo la gestione della Regione Lombardia della lotta al coronavirus ma ammette che ci sono stati errori "piccoli, medi, grandi: non lo so". Afferma che bisogna "cercare di "migliorare" e per farlo "stiamo costituendo un gruppo di studio con degli esperti"."Nessuno degli argomenti che usavano questi signori (i manifestanti di sabato scorso contro la Regione ndr) ha un minimo di fondamento - ha affermato Fontana stamattina in un'intervista al programma Centocitt su Rai Radio 1 - Ciononostante stiamo cercando di apportare tutte le modifiche che possano migliorare ulteriormente la sanit"."Di errori - ha ammesso Fontana - ne sono stati commessi molti, sicuramente". Ma, ha ribadito, "Non sono quelli che ci vengono contestati. Dovremmo rivedere passo passo le cose, come sono andate nel loro evolversi. Sicuramente un errore che non ripeterei quello quando all'inizio cercavo di tenere alta l'attenzione, quando cercavo di dire che la cosa rischiava di essere pericolosa, sono stato spento dalle polemiche. Ecco avrei dovuto dovuto andare sicuramente contro le polemiche e insistere per evidenziare come fossi convinto che la situazione rischiava di essere veramente molto grave". Ad esempio, ha precisato il presidente della Regione Lombardia, "quando si diceva questa soltanto un'influenza e si diceva che screditavo l'Italia nel mondo facendo intendere che la situazione potesse essere grave. Sicuramente nell'evoluzione ci sono stati degli errori, piccoli, medi, grandi, non lo so".Fontana si poi difeso affermando che stat affrontata "una situazione che nessuno conosceva" e che nessuno pensava potesse essere situazione che potesse essere cos grave e pericolosa per i cittadini. Non dobbiamo dimenticare c he siamo stati i primi ad affrontarlo".Riguardo le "accuse infondate", Fontana ha citato la questione dei contagi nelle Residenze per gli anziani e della mancanza di mascherine per il personale sanitario. "Mi ferisce molto quando vengo accusato delle Rsa: quella delibera stata utilizzata solo da 15 Rsa rispetto alle 710 che ci sono sul nostro territorio. Rimango male quando si dice che colpa mia se i medici di base non avevano le mascherine e i dispositivi ma questo non compito della Regione. Sono tante le cose non vere oggettivamente che per mi vengono addebitate come fatto oggettivo".