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Dir. Resp.
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Edizione del 22/06/2020
Estratto da pag. 1
Presidio davanti alla Prefettura di Novara mercoledì 24 giugno, giornata dimobilitazione nazionale organizzata dai sindacati di categoria, per gli addettidi mense e pulizie scolastiche. «I lavoratori – dicono i rappresentantisindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil – ad oggi hanno terminato lacopertura dell’ammortizzatore sociale (Fis) con causale Covid 19; molti sonosenza reddito da tre mesi, per l’indisponibilità di numerose imprese adanticipare l’assegno ordinario o per i ritardi nell’erogazione da partedell’Inps o ancora per la lentezza nella compilazione del modello da partedelle aziende.Come ogni anno poi vedranno sospesi i loro contratti a giugno, con la finedell’anno scolastico, per riprendere con l’inizio del prossimo, restando cosìper altri mesi senza retribuzione e senza ammortizzatori sociali». Già nellescorse settimane le organizzazioni sindacali avevano chiesto a gran voceinterventi, proponendo soluzioni per l’emergenza, e, a sostegno di proposte erichieste, è stata proclamata per il prossimo mercoledì una giornata dimobilitazione nazionale, con presidi nelle varie città. «E’ necessario avere certezze per la ripresa dell’anno scolastico a settembre,con la ripresa del servizio di mensa scolastica contestualmente alla didattica– aggiungono Stella Cepile (Filcams Cgil Novara e Vco), Mattia Rago (FisascatCisl Piemonte Orientale) e Alessia Osella (UilTucs Uil Novara Vco) – Anche il“Documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nelsettore scolastico”, al punto “Misure organizzative” fa espresso richiamo alconsumo del pasto a scuola e su questo è stata richiesta la convocazioneurgente di un incontro al ministero del lavoro e politiche sociali, allaConferenza delle Regioni e all’Anci, per iniziare il confronto volto a definirein maniera anticipata la riorganizzazione dei servizi accessori, a partire dalcomparto delle mense scolastiche individuandone i tempi, le modalità e i suoieffetti sul lavoro».L’obiettivo è quello di trovare soluzioni per dare continuità, di occupazione edi reddito, ai lavoratori che svolgono servizi in appalto per le varieistituzioni scolastiche. C’è poi, accanto alla situazione specifica degliaddetti delle scuole, anche quella dei lavoratori delle mense e delle puliziedel settore privato (aziendale), che, «avendo già esaurito le settimane dicassa previste dal decreto “Rilancio”, sono privi di ammortizzatori ordinari sel’azienda committente non attiva la cassa integrazione».