dagospia.com
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 57250
Edizione del 21/06/2020
Estratto da pag. 1
che succede nel pd dopo l’uscita di giorgio gori? per ora niente. bonaccini vuole aspettare che...
• [home-dago] • Media e tv • Politica • Business • Cafonal • Cronache • Sport • Viaggi • Salute • [envelope-d][mattarella]21 giu 2020 19:32MEMENTO GORI: QUANTO DURA ZINGARETTI? - LA MANO DEL COLLE SULLA TESTA DIFRANCESCHINI: MATTARELLA TEME CHE LA SITUAZIONE DEL PAESE GLI SFUGGA DI MANO EIMPONE LO STATUS QUO - MA GORI HA RAGIONE: SE ZINGA CONTINUA A SUPPORTARECONTE, IL PD RISCHIA DI PERDERE LA SUA IDENTITA': “L’ACCORDO CON I 5 STELLE HASPOSTATO IL NOSTRO BARICENTRO. ABBIAMO DIGERITO LA CANCELLAZIONE DELLAPRESCRIZIONE E IL DECRETO INTERCETTAZIONI, NON ABBIAMO RISOLTO I CASI ILVA,ALITALIA E AUTOSTRADE. SERVE UN CAMBIO DI MARCIA” - E CONTE GODE: I SUOI DUEALLEATI DI GOVERNO SPACCATI E SENZA LEADERSHIP SONO UNA POLIZZA SALVA-POLTRONAPER PALAZZO CHIGI...-Condividi questo articolo • Condividi su Facebook • Condividi su Twitter • Condividi su Google+ • Invia in email1 – Zingaretti e la sfida per la guida pd: adesso evitiamo di fare TafazziMaria Teresa Meli per il “Corriere della Sera” NICOLA ZINGARETTI GIORGIO GORI NICOLA ZINGARETTI GIORGIO GORINicola Zingaretti non è preoccupato per l' uscita di Giorgio Gori, che l' altroieri ha proposto di dare una nuova leadership al Pd. Il segretario non teme diessere scalzato.Semmai il suo assillo è un altro: «Non capisco - dice ai parlamentari a lui piùvicini - perché si voglia minare l' unità del Pd, che non è mai stata cosìforte, con questi distinguo. Il Partito democratico si candida ad essere la prima forza politica del Paeseed è indispensabile in qualsiasi scenario, perciò evitiamo di fare i Tafazzicome al solito».giorgio gori giorgio gori Del resto, il segretario sa che gli ex renziani di Base riformista (la correntedel partito a cui appartiene, sebbene con le mani molto libere, il sindaco diBergamo) non sono della partita. «Gori non ha le truppe, perché quelle le abbiamo noi e comunque il congressosarà tra tre anni», spiega uno dei leader di quella componente. Lo stessoStefano Bonaccini (è il suo identikit, dicono, quello disegnato dal sindaco diBergamo) non ha nessuna intenzione di scendere in campo adesso. Il presidente della regione Emilia-Romagna si muove senza fretta perché sa chei tempi sono lunghi. A meno che le cose non precipitino, ma questocomporterebbe una caduta del governo Conte. Perciò Bonaccini lascia che altri(in questo caso Gori) alimentino la suspense sulla sua eventuale discesa incampo. nicola zingaretti stefano bonaccini nicola zingaretti stefano bonacciniPer ora il governatore dell' Emilia-Romagna si schermisce e ieri, nel corso diun' iniziativa in quel di Misano, si è limitato a dire: «Segretario del Pd? Iosono molto impegnato a fare il presidente della Regione e il presidente dellaconferenza delle Regioni. Il mio contributo al partito credo di averlo datovincendo una sfida che anche a Roma quasi tutti davano per persa, dimostrandoche dopo tante sconfitte non era vero che Salvini e la destra fosseroinvincibili». LORENZO GUERINI GIUSEPPE CONTE LORENZO GUERINI GIUSEPPE CONTEInsomma, Bonaccini non conferma, ma non nega. Però ci tiene a ricordare chenemmeno il Pd nazionale faceva affidamento sul suo successo. E sottolinea chela sua vittoria è arrivata dopo tante sconfitte del Pd. Dice e non dice, il governatore dell' Emilia-Romagna. Ma ai fedelissimiconfida: «Entrerò in campo solo quando ci sarà la partita». zingaretti di maio zingaretti di maioOra però il terreno di gioco è un altro. Ed è quello familiare a Zingaretti, lacui preoccupazione è un' altra. A breve, cioè a settembre, si voterà in seiregioni e in diversi comuni. E presentarsi divisi, fanno presente al Nazareno,non è certo un buon viatico, tanto più che i Cinque Stelle stanno rifiutando diallearsi con i dem praticamente dovunque. Unica eccezione potrebbe essere la Liguria, ma anche lì l' accordo non è ancorastato ratificato ufficialmente e ci sono dei problemi ancora aperti. DaBergamo, però, Gori insiste. Spiega che il tema che intende porre va al di làdella sola questione della leadership: «Il fatto è che ci vuole un salto diqualità. Non è più il tempo di elencare le riforme che
andrebbero fatte, il Pdnon può limitarsi a questo.NICOLA ZINGARETTI GIORGIO GORI NICOLA ZINGARETTI GIORGIO GORI Deve farle, le riforme, non enunciarle, e deve smontare quelle sbagliate delgoverno giallo verde. Ma per fare tutto ciò servono più coraggio e piùdecisione». Dal Nazareno, si preferisce fare finta di niente e lasciarrispondere a Gori soprattutto gli ex renziani, che con il sindaco di Bergamohanno condiviso una parte significativa del loro percorso politico. Solo inserata da quel palazzo filtra un' annotazione maliziosa: «Alle ultimeregionali, il 4 marzo del 2018, Gori si candidò in Lombardia e Zingaretti nelLazio, il secondo vinse e il primo perse». I terreni di gioco, per la verità, erano molto diversi e quella di Gori eraindubbiamente una partita in trasferta. La voce dal sen del Nazareno fuggitaperò è interessante per un altro motivo: al Pd non tutti sono convinti che ilsindaco di Bergamo stia veramente lavorando per Bonaccini, ma ritengono cheGori voglia scendere direttamente in campo. Oggi per guidare la minoranzainterna del Pd, domani chissà. NICOLA ZINGARETTI STEFANO BONACCINI NICOLA ZINGARETTI STEFANO BONACCINI2 – GORI "CON QUESTO LEADER NESSUNA SVOLTA STIAMO PERDENDO LA NOSTRA IDENTITÀ"Alessia Gallione per “la Repubblica” È un «cambio di marcia» deciso, quello che invoca Giorgio Gori. Nel Pd, checonsidera troppo «accondiscendente» e «rassegnato» verso gli alleati 5 Stelle.Nel governo, dove vorrebbe vedere ministri Dem nei ruoli chiave per il lavoro elo sviluppo. cristina parodi giorgio goripremio e' giornalismo 2018 11 cristina parodigiorgio goripremio e' giornalismo 2018 11Per questo il sindaco di Bergamo ribadisce le critiche all'attuale linea delpartito e indica la necessità di un congresso. Il prima possibile: «Perché inautunno potrebbe essere troppo tardi per salvare il Paese». Che cosa non la convince dell'attuale leadership? «La questione della leadership arriva dopo. In questa fase così difficile serveun Pd molto più determinato e incisivo. Il punto è quello posto dal governatoredella Banca d'Italia Ignazio Visco: quest' anno avremo un crollo del Pil, trail 9 e il 13 per cento, e rischiamo di perdere tra 1,2 e 2 milioni di posti dilavoro.GIORGIO GORI FESTEGGIA IL COMPLEANNO CON UNA VIDEOCHIAMATA GIORGIO GORIFESTEGGIA IL COMPLEANNO CON UNA VIDEOCHIAMATA È arrivato il momento di accelerare le riforme di cui il Paese ha bisogno. Isussidi servono per tamponare l'emorragia, ma non bastano. Dobbiamo tornare afar crescere l'Italia, di almeno l'1,5 per cento all'anno, o saremo travolti. E il Pd, come forza di sinistra e di governo, ha il dovere di fare, non solo dienunciare, le cose che servono per ottenere quel risultato». E perché non potrebbe farlo Nicola Zingaretti?«Sarei felice se lo facesse. Ma non mi pare si stia facendo. Dovremmo essere ilpartito del lavoro, il punto di riferimento dei lavoratori, degli operai edegli imprenditori, dei precari e delle partite Iva, delle donne e dei giovani,e non lo siamo. L'accordo con i 5 Stelle ha spostato il nostro baricentro sulla protezionesociale, come se potesse esistere senza creazione di ricchezza e crescita. Vedoritornare vecchi pregiudizi anti-impresa e l'idea dello Stato imprenditore,tendenza Mazzuccato.conte casalino conte casalino Non possiamo interpretare questo rapporto come un'alleanza strutturale in cuipur di andare d'accordo si sacrificano tratti fondamentali della nostraidentità». Che cosa stareste sacrificando?«Il dovere d'essere accanto alle forze produttive del Paese, l'impegno a vararelo Ius culturae e a cancellare i decreti (in)sicurezza voluti da Salvini. Nonabbiamo toccato Quota 100 né corretto il reddito di cittadinanza. mariana mazzucato mariana mazzucatoAbbiamo digerito la cancellazione della prescrizione e il decretointercettazioni, non abbiamo risolto i casi Ilva, Alitalia e Autostrade; sullalegge elettorale abbiamo sacrificato la nostra proposta; dopo tre voti contrariabbiamo votato sì al taglio del 30 per cento della rappresentanzaparlamentare...». I suoi dubbi su Zingaretti vengono da lontano o nascono dopo l'emergenza Covid
?«Ho simpatia e stima personale nei confronti di Zingaretti, e nessunpregiudizio. Non voglio affatto personalizzare la questione. Osservo però ladifficoltà del Pd a essere una forza davvero riformista.orlando zingaretti orlando zingaretti Riforma della pubblica amministrazione, della giustizia, fiscale: da quanto neparliamo? Il segretario coltiva l'unità, e io sono per l'unità, ma la concordianon può essere né un feticcio né un fine ultimo. E non può sequestrare il dibattito interno. Nessuno auspica un voto adesso, manon possiamo accontentarci». Crede di interpretare un malcontento diffuso nel Pd?«Non credo d'essere il solo a pensare che serve un cambio di marcia e che sidebba spingere sul lavoro. È un punto di vista molto diffuso tra i militanti egli elettori del Nord». E un governatore del Nord come Stefano Bonaccini potrebbe essere il nuovointerprete di questo Pd?LORENZO GUERINI GIUSEPPE CONTE LORENZO GUERINI GIUSEPPE CONTE «Non ho candidati. L'unico "non candidato" è il sottoscritto. Per il resto,chiunque interpreti con coraggio questa impostazione per me è un buoncandidato». Qualcuno l'accusa di essere la quinta colonna di Renzi nel Pd.«Ma quando mai? Non credo nei piccoli partiti né tantomeno nei partiti chenascono attorno a un'unica personalità. Quella di Renzi è un'impresa più cherispettabile ma che non ho condiviso». Nonostante Lorenzo Guerini smentisca manovre, Bonaccini potrebbe essere ilriferimento degli ex renziani di Base riformista.«Questo non lo so, non ho mai fatto parte di una corrente. A occhio mi pare chele correnti si trovino abbastanza bene con lo status quo».gori renzi gori renzi Chiede un congresso?«Non domani mattina, ma è quello che serve. Zingaretti lo sa tanto che perprimo, a dicembre, ha annunciato un grande congresso di "rifondazione". Bene,facciamolo. Lui stesso è consapevole di aver condotto il partito a fare sceltediverse da quelle con cui si era candidato. A cominciare dall'"alleanza strategica" con M5S, che è cosa ben diversa da unanecessaria collaborazione di governo». Dario Franceschini le chiede di nonaprire «inutili tensioni». «Dario mi ha risposto con insolita veemenza.dario franceschini e nicola zingaretti alla finestra dell'abbazia dicontigliano 5 dario franceschini e nicola zingaretti alla finestra dell'abbaziadi contigliano 5 Non voglio alimentare nessuna tensione, ma qui mi pare che qualunque iniziativarischi di smuovere l'attuale equilibrio sia vista come un pericolo. Un po'troppo, no?». Serve un rimpasto di governo?«Vista l'emergenza occupazione che ci aspetta, considero un grave limite che ilPd non abbia responsabilità diretta nei ministeri chiave, come quello delLavoro, dello Sviluppo Economico e dell'Istruzione, tutti lasciati agli attualialleati».zingaretti bonaccini zingaretti bonacciniCRISTINA PARODI E GIORGIO GORI CRISTINA PARODI E GIORGIO GORI