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Edizione del 20/06/2020
Estratto da pag. 1
Rassegna Stampa #SmartItalia lezioni per il futuro
Cos’è

La Rassegna Stampa #SmartItalia legge tra le righe delle pagine dei giornali cercando elementi di cambiamento e nuove ipotesi per affacciarsi alla fase 2, arricchiti dall’esperienza maturata . Un nuovo modo di fare rassegna stampa intercettando alcuni spunti del cambiamento in atto.

Rassegna Stampa SmartItalia lezioni per il futuro  del 19/06/2020

PA e nuova comunicazione pubblica

Il 16 giugno è stato presentato al Ministro per la PA Fabiana Dadone il documento di indirizzo per la nuova comunicazione pubblica, frutto del lavoro svolto in questi mesi dal GdL composto dagli  stakeholder qualificati e coordinato da Sergio Talamo. Qui una breve rassegna sul tema.

Sul profilo Facebook del Ministro per la PA Fabiana Dadone si legge: “La riforma della comunicazione pubblica e istituzionale che vogliamo impostare è attesa da molto tempo e si innesta con un ruolo di primaria importanza in seno alla nostra strategia complessiva di apertura della Pa ai cittadini e di centralità della persona nel rapporto con le amministrazioni” .

Anche nell’articolo pubblicato da Forum PA e dedicato al tema, Sergio Talamo ci ricorda come il compito dei “professionisti della comunicazione e del giornalismo è di rendere concretamente fruibili, prescrizioni che qualcuno si occupa di tradurre in vita quotidiana”. In relazione, quindi, alla riforma per la nuova comunicazione pubblica, si legge come questa sia “un luogo del riconoscimento professionale, un luogo interno ma rivolto verso l’esterno, dove giornalisti e comunicatori hanno in mano uno schermo, un tablet, un telefonino, i vecchi ferri del mestiere e le nuove frecce dell’arco comunicativo come profili social, chat, podcast, stories, live, chatbot e tutto ciò che l’Intelligenza Artificiale inventerà. Una casa di vetro che è anche casa del cittadino”.

Il Sole24ore Radiocor riporta in un articolo la consegna del documento del gruppo di lavoro voluto dal Ministro per la PA Dadone per la riforma della comunicazione pubblica. Viene sottolineato come questo sia “il riconoscimento dell'importanza del digitale e la spinta ai fini della valorizzazione delle professioni, vecchie e nuove, dell'informazione e della comunicazione pubblica”. Si legge infatti come “il gruppo di lavoro insediato presso la Funzione pubblica nel gennaio scorso e guidato da Sergio Talamo, direttore Comunicazione e relazioni esterne del FormezPA, ha consegnato al Ministro Fabiana Dadone il documento finale di indirizzo, frutto della discussione con stakeholder qualificati che vanno dall'Ordine dei giornalisti a Ferpi, dal Fnsi a ComPubblica e PASocial, dalle rappresentanze delle università e delle associazioni che fanno parte dell'Open government partnership fino a interlocutori istituzionali come Anci e Conferenza delle Regioni”.

Su Italia Oggi di ieri un altro articolo si sofferma sul tema, sottolineando la svolta digitale. Viene, infatti, ricordato il peso del “riconoscimento dell’importanza del digitale” e la valorizzazione delle professioni, vecchie e nuove, dell’informazione e comunicazione pubblica”.

Qualche giorno fa il Quotidiano degli Enti locali del Sole24Ore ha pubblicato un articolo sulla comunicazione pubblica a vent'anni dalla legge 150, che racconta l'iter del lavoro svolto per giungere ad un documento che tocca elementi essenziali quali: l’istituzione di un’area unificata 'comunicazione, stampa e servizi al cittadino' (una communication room in cui operino i profili distinti di giornalisti e comunicatori), la gestione del primo accesso in materia di trasparenza, il lavoro agile, la formazione continua, il monitoraggio permanente alle politiche assunzionali.  

PA Smart working

Sul Corriere della Sera di ieri, in un’intervista sul tema dello smart working, il Ministro per la PA Fabiana Dadone rigetta alcune recenti accuse secondo le quale lo smart working sarebbe stato per i dipendenti della PA una lunga vacanza remunerata. “Lo smart working aumenta la produttività, lo dimostrano diversi studi”, inoltre,
ricorda come la PA in questo lungo periodo di emergenza sanitaria abbia sempre garantito i servizi essenziali ed “è andata anche oltre con il lavoro dei medici e delle forze dell’ordine”. Anche rispetto alla produttività Fabiana Dadone sottolinea che “se abbiamo avuto gli stessi risultati rispetto al lavoro  di ufficio, significa che il dirigente ha capito esattamente di che cosa ci fosse bisogno e il funzionario si è messo in gioco, nonostante non avesse un confronto con i colleghi”. Lo smart working, infatti, presuppone “un cambio di passo e chiede ai dipendenti e soprattutto ai dirigenti grandi capacita organizzative”.  L’organizzazione del lavoro agile e l’individuazione delle attività smartabili “va vista come un’impostazione aziendale improntata alla soddisfazione del cittadino”.

In un articolo su Italia Oggi riporta quanto dichiarato dal Ministro per la PA Dadone rispetto allo smart working, anche in questo momento nel quale la PA si prepara al rientro. Se in fase di lockdown solo il 10% lavorava in ufficio ora siamo già al 30% e con le dovute regole i dipendenti statali rientreranno in sicurezza, fermo restando “l’obiettivo di continuare ad erogare a regime in modalità smart almeno la metà delle prestazioni che consentono di potere essere eseguite a distanza coinvolgendo stabilmente nel telelavoro almeno il 30% del personale pubblico”.

Su Libero di oggi un attacco forte allo smart working con la denuncia della paralisi del Paese nel quale sarebbe attualmente impossibile fare una qualsiasi pratica nella PA. Dai Tribunali, alla Agenzia delle Entrate con code lunghissime, ai Comuni fino a giungere al normalmente performante Comune di Milano per il quale fare anche solo una semplice carta di identità risulterebbe difficile, tanto che i primi appuntamenti sarebbero stati dati in agosto. Si legge infatti “gli uffici sono quasi tutti chiusi o sono costretti a ricevere su prenotazione per mancanza di personale, dando appuntamenti a distanza di mesi”.

Strumenti e provvedimenti

Sul Messaggero di ieri un breve articolo ricorda come sia stato prorogato al 31 luglio il termine di presentazione delle domande per il Reddito di emergenza. Tra i requisiti per accedere al Rem l’Inps ricorda che l’Isee deve essere inferiore a 15.000 euro e che il beneficio sarà erogato in due quote, ciascuna di 400 euro, che possono arrivare ad 800 e più, “a seconda che siano presenti componenti familiari in condizione di disabilità grave o non autosufficienza”. Sempre sul Messaggero un altro articolo ricorda le modalità per accedere al bonus vacanze di 500 euro per chi ha un Isee che non supera i 40.000 euro. Dal primo luglio, fino a fine anno, sarà possibile ottenerlo con l’utilizzo dell’app dei servizi pubblici Io e l’identità digitale. L’Agenzia delle entrate ha emesso un provvedimento dove si spiegano tutti i passaggi per l’ottenimento del bonus vacanze spendibile presso le strutture alberghiere e ricettive in Italia. Anche il Sole 24Ore di oggi riprende il tema e, oltre ad illustrare in modo dettagliato tutte le modalità di accesso al tax credit vacanze così come indicato dall’Agenzia delle entrate, ne sottolinea alcune criticità tra cui “il ruolo delle agenzie di viaggio e dei tour operator intermediari abilitati a colloquiare tra cliente e struttura ricettiva”. Inoltre, per utilizzare il bonus è necessario verificare preventivamente che la struttura ricettiva aderisca all’agevolazione e lo accetti. Infine, nell’articolo si sottolinea la mancanza di chiarezza relativa “alla natura fiscale dello sconto” per la struttura ricettiva.

Sul Quotidiano degli Enti Locali del Sole24Ore di oggi un articolo riporta l’annuncio del Ministro Dadone di un imminente protocollo, legato alla direttiva e alla norma sui rientri in sicurezza dei dipendenti pubblici negli uffici, che conterrà tutte le regole per un rientro sicuro in ufficio, alla vigilia della fase 3. L’obiettivo non è solo garantire la sicurezza ma anche di riorganizzazione e per “dare la sensazione alle imprese che lo Stato fa da traino in questa fa
se di rilancio”. Anche il Messaggero riprende la notizia della sicurezza negli uffici, sottolineando come, nella bozza di documento presentato all’Ansa, si parli di mascherine, di sanificazione, di alternanza dell’utilizzo degli ambienti, di visiere per chi è aperto al pubblico.  L’annuncio è stato fatto in occasione della partecipazione del Ministro Fabiana Dadone ad un webinar della Cisl durante il quale ha “aperto a ridiscutere nella legge di Bilancio  gli stanziamenti necessari a riavviare le trattative contrattuali per il rinnovo del contratto”.

 

 

 

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Venerdì, 19 Giugno, 2020 - 17:56