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Edizione del 18/06/2020
Estratto da pag. 1
Nuovi anticoagulanti orali, Aifa consente prescrizione da parte dei MMG. I medici: «Bene, ma ora estensione a farmaci per diabete e BPCO»
Scotti (FIMMG): «Finalmente un passo nella direzione giusta». Anelli (FNOMCeO):«È questa per noi la vera appropriatezza, che non può che tradursi in unbeneficio anche in termini di sostenibilità del SSN»di RedazioneI “nuovi anticoagulanti orali” per la fibrillazione atriale non valvolarepotranno essere prescritti anche dal medico di medicina generale. È quantoprevisto dalla nota 97 dell’Agenzia Italiana del Farmaco, pubblicata ieri inGazzetta Ufficiale. All’atto della prescrizione, si legge nella determina, imedici di medicina generale e gli specialisti devono compilare la scheda divalutazione della prescrizione e del follow-up, con obbligo di conservarla, edevono consegnare una copia al paziente, in previsione del relativoaggiornamento nell’ambito di successive visite di controllo.Viene così riconosciuta «la competenza professionale» dei MMG, commenta laFederazione Italiana di Medici di Medicina Generale (FIMMG) in una nota,«inserendo nel percorso decisionale gli aspetti di conoscenza diretta delpaziente, per una accurata personalizzazione della terapia, garantendo alcittadino una maggiore tutela della salute ma anche facilitando l’accesso allecure».LEGGI ANCHE: SIMG: «OCCORRE SOSTITUIRE I PIANI TERAPEUTICI CON NOTE DIRACCOMANDAZIONE»«Oggi è una data importante – dice il segretario nazionale FIMMG SilvestroScotti – anche perché presso il ministero della Salute, su indirizzo delministro Roberto Speranza e in sua presenza, si è tenuto un incontro con ildirettore dell’AIFA Magrini sulle strategie e possibili evoluzioni, propriopartendo da quest’azione sui NAO che segna la fine di un’anomalia anacronisticatutta italiana».«Impedire che i medici di famiglia vengano privati non solo della possibilitàdi prescrivere i farmaci di nuova generazione ma anche di esserne informati,solo ai fini di controlli economici – prosegue Scotti -, impoverisce il sistemasanitario nazionale di efficacia e appropriatezza, costringendo in vorticiburocratici i cittadini che necessitano di queste cure. È un primo passo, alquale ne devono seguire presto altri. Già nei prossimi mesi si metterà a puntola possibilità di estendere questa possibilità anche ai farmaci per il diabetee per la BPCO».LEGGI ANCHE: DONAZIONE FARMACI, MELLANO (BANCO FARMACEUTICO): «CON EMERGENZACOVID POVERTÀ SANITARIA AUMENTATA DEL 20%, PICCHI DEL 100% AL NORD ITALIA»FIMMG ha chiesto per la medicina generale garanzie anche rispettoall’attivazione di procedure che portino finalmente la diagnostica nello studiodel medico di famiglia. «Particolarmente utile in questo momento per laprescrizione dei NAO – sottolinea Scotti – sarebbe la possibilità dieffettuazione di ECG e se necessario la possibilità di coordinarsi con glispecialisti nei casi dubbi. La Conferenza delle Regioni deve liberare ilproprio parere sugli indirizzi proposti dal ministero della Salutesull’utilizzo degli ormai famosi “sulla carta”, 235 milioni di euro dell’ultimaLegge di Bilancio. Con il ministro e con il direttore di AIFA si è condivisoche ci debba essere un forte investimento sulla formazione e informazioneall’uso dei farmaci introdotti nella prescrivibilità del medico di famiglia,cercando di creare in accordo con AGENAS e come si era già trovato intesa conil dottor Mantoan, anche meccanismi di velocizzazione e premialità in punteggioECM per i corsi connessi a queste tematiche prescrittive, così come fatto con icorsi per il Covid-19».LEGGI ANCHE: BONUS ECM NEL DECRETO SCUOLA, L’ASSOCIAZIONE PROVIDER: «LEGGEFARSA E INCOSTITUZIONALE»«La determina dell’Aifa manifesta una volontà di coinvolgimento dei medici dimedicina generale nella prescrizione e nel follow-up di questi nuovi farmaci,che si sono dimostrati rivoluzionari per efficacia, aderenza terapeutica daparte dei pazienti, e sicurezza – commenta il presidente della Federazionenazionale degli ordini dei medici Filippo Anelli -. Questo con il duplicevantaggio di una prossimità al paziente non solo nel momento della prescrizionedella terapia ma in quelli successivi, di monitoraggio dell’aderenza, dellatollerabilità e dei possibili effetti secondari. I me
dici di medicina generalecostituiscono infatti il terminale del Servizio sanitario nazionale più vicinoal paziente, non solo a un livello concreto e logistico ma soprattutto allivello di alleanza terapeutica, quella relazione intima e continuativa che laScienza e la Legge riconoscono come il fondamento stesso della cura».«È questa, per noi, la vera appropriatezza: poter sceglier il farmaco piùadatto per quel paziente, in quel momento – conclude – e poter seguire inmaniera proattiva gli effetti terapeutici e quelli indesiderati.Un’appropriatezza che, ne siamo certi, non può che tradursi in un beneficioanche in termini di sostenibilità del servizio Sanitario Nazionale. Per questoauspichiamo che la possibilità di prescrivere farmaci che sinora sono statiappannaggio, con l’attivazione del Piano terapeutico, solo degli specialisti,sia presto estesa anche ad altri farmaci che hanno dimostrato la loro efficaciae sicurezza, come i nuovi ipoglicemizzanti orali e le terapie per labroncopneumopatia cronica ostruttiva». ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO