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Edizione del 16/06/2020
Estratto da pag. 1
VENETO - Una scuola d`infanzia su tre rischia di non riaprire
L’assessore regionale all’istruzione

Elena Donazzan ha incontrato il presidente Stefano Cecchin e i rappresentanti

regionali della Fism, la Federazione delle scuole paritarie dell’Infanzia,

fortemente preoccupati per la copertura dei periodi di sospensione

dell’attività per i propri dipendenti, in quanto le settimane previste dai

decreti governativi e i diversi ammortizzatori coinvolti (cassa in deroga e

Fis, cioè il fondo di integrazione salariale) non coprono del tutto i periodi

interessati per il personale delle scuole paritarie.

L’assessore ha ricordato che l’inserimento

tra i beneficiari degli ammortizzatori delle scuole paritarie,  realtà particolarmente presente in Veneto, è

stata frutto di una sinergia tra Regione Veneto ed enti di gestione (in

particolare proprio la Fism) che ha prodotto istanze poi accolte dalla

Conferenza delle Regioni.

“L’iniziale esclusione del comparto

dell’istruzione, in particolare delle scuole paritarie  ricorda Donazzan – era stata poi in parte

corretta da una forte azione della politica e della Chiesa. Si è creato un asse

politico trasversale che, in occasione in particolare del DL Rilancio, ha

rivendicato a gran voce maggiori coperture sul fronte degli ammortizzatori

sociali e più finanziamenti per le scuole stesse Speriamo che il Parlamento, in

sede di conversione del decreto, confermi e anzi rafforzi l’impegno economico

per le scuole paritarie ”.

“Faccio mie le preoccupazioni della

Federazione delle scuole materne rispetto alla mancanza di risorse – prosegue

l’assessore all’istruzione – perché la consolidata copertura finanziaria prevista

dal bilancio dello Stato di circa 536 milioni per tutte le scuole paritarie di

ogni ordine e grado in tutto il territorio nazionale appare del tutto

inadeguata se si dovrà rispettare il parametro di un operatore ogni 15 bambini,

rispetto all’attuale di uno ogni 25-28. Senza un adeguato sostegno economico da

parte dello Stato temiami  che una scuola

su tre a settembre non riesca a riaprire”.

Ad affiancare l’assessore nella

videoconferenza c’erano il direttore della Direzione Lavoro Alessandro Agostinetti

e Marilena Pistolato, funzionaria regionale che si occupa di ammortizzatori

sociali. “E’ grazie allo sforzo della Direzione Lavoro e all’impegno

finanziario attivato con l’aiuto del collega Forcolin, che la Regione ha

trovato una soluzione per le scuole paritarie gestite dalle Ipab – ricorda

ancora  l’assessore – Si tratta di una

fattispecie di scuole tutta veneta, che proprio per le ragioni della sua

particolarità,  ha rischiato di essere

esclusa da qualsiasi copertura di sussidio e alla quale abbiamo rimediato con

fondi regionali”.

 L’impegno reciprocamente assunto tra Regione e

rappresentanti delle scuole paritarie dell’infanzia è immaginare soluzioni e

proposte su cui sfidare il governo. Fism partecipa infatti al gruppo di lavoro

per la riapertura che la Regione sta attivando con l’Ufficio scolastico

regionale.