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Edizione del 16/06/2020
Estratto da pag. 1
Alla Camera passa l’ipotesi urne aperte il 6 settembre
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(GdM) – La data delle elezioni regionali pugliesi a settembre è in ballo come nella performance di una derviscio. Ieri, dopo l’approvazione alla Camera del decreto elezioni (ora passa alla Camera) torna a farsi strada l’ipotesi di avere le urne aperte il 6 settembre, prima domenica utile nella finestra indicata dal governo.

 

 

Il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, il governatore della Liguria Giovanni Toti, ha riproposto ieri la posizione espressa nei giorni scorsi con il presidente Stefano Bonaccini e con Michele Emiliano: si voti la prima domenica di settembre. «Abbiamo chiesto di votare a fine luglio, oppure la prima settimana di settembre o al massimo la seconda – ha spiegato Toti – per rimandare poi gli alunni in aula senza interrompere di nuovo le lezioni. Per coerenza, comodità e sicurezza, visto che per i seggi in quelle aule passeranno milioni di persone.

Cosa hanno deciso a Roma di fronte a queste nostre richieste? Di votare il 20 settembre o addirittura c’è chi vorrebbe il 27 e di far cominciare le scuole il 14 – ha sottolineato Toti – Ora, tra il 14 e il 20 corrono 6 giorni: due servono per votare, uno per allestire, uno per lo scrutinio, almeno uno per sanificare. Quindi dal 14 le scuole saranno aperte solo due giorni». «Votiamo il 6 settembre, o votiamo il 13 ma evitiamo questo balletto assurdo. Anche se temo che ancora una volta non verrò ascoltato», ha concluso Toti. Nel centrodestra pugliese si registra la presa di posizione di Erio Congedo, coordinatore regionale di Fdi: «La data delle elezioni è ininfluente. Vogliamo che le regionali si possano svolgere in assoluta sicurezza e per questo auspichiamo una intesa tra Minterno e regioni affinché venga ampliato il numero dei seggi per evitare code e si possa votare in almeno due giorni». Votando per le regionali il 6, salterebbe l’election day (con amministratve e referendum) previsto dal governo il 20. Entro sabato arriverà il voto definitivo al Senato.