chiamamicitta.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 619
Edizione del 15/06/2020
Estratto da pag. 1
Regione, firmata l`ordinanza che autorizza le attività estive per i bambini fino a 3 anni
[vulcangas_][riminiterm][ITAL-UIL_4][SERVICE-42][dighionno-][dighionno-][HADMIRAL-3]E’ ufficiale il via libera in Emilia-Romagna alle attività estive anche per ibambini più piccoli, fino a 3 anni, a partire da lunedì 22 giugno. Ilpresidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato oggi una ordinanza checonsente nuovamente tali attività nel rispetto del Protocollo regionaledefinito in stretto raccordo con il territorio. Obiettivo: assicurare laripresa di tali strutture, fondamentali per genitori e famiglie, garantendo lasicurezza dei bambini e del personale.In sostanza, potranno operare le strutture già autorizzate nell’ambito deiservizi 0-3 anni in grado di organizzare tali attività – all’interno o in spaziesterni – avvalendosi di educatori e educatrici professionali. Ovviamenterispettando le indicazioni regionali per la sicurezza.Il nuovo provvedimento arriva dopo l’integrazione e adozione da parte delGoverno delle Linee guida nazionali sulle attività estive per la fascia 3-17anni, riaperte in anticipo in Emilia-Romagna, già dall’8 giugno, che vengonodunque estese ai bimbi più piccoli, recependo le proposte avanzate a finemaggio dalla Regione Emilia-Romagna in stretta collaborazione conenti locali,enti gestori, coordinamenti pedagogici territoriali, esperti universitari e lasanità pubblica.Le principali regole introdotteIl Protocollo definito dal tavolo regionale introduce regole per i gestori eindicazioni per le famiglie: accessi e uscite scaglionati, autocertificazionedelle condizioni di salute dei bambini, pulizia e disinfezione costante degliambienti e dei materiali.Le attività potranno svolgersi in piccoli gruppi composti al massimo di 5bambini, con la presenza di 1 educatore per ogni gruppo. Tale rapporto puòessere potenziato in determinati momenti della giornata o in relazione allediverse autonomie dei bambini, aumentando la presenza di educatori conspecifica qualifica professionale. Nel caso di bambini con disabilità, ilrapporto dovrà essere di uno a uno.In considerazione dell’età dei bambini è inoltre prevista un’adeguata dotazionedi personale ausiliario utile a garantire lo svolgimento delle attività, anchetenendo conto dell’organizzazione necessaria al rispetto delle misure diprecauzione, igiene e sicurezza. L’indicazione è quella di un rapporto minimodi 1 ausiliario ogni 15 bambini per le strutture che ospitino fino a trepiccoli gruppi, di 1 ogni 10 in quelle che ospitino da quattro gruppi in su.Anche per i più piccoli è preferibile che le attività vengano svolteprioritariamente all’aperto; non è richiesto, considerata l’età dei bambini,l’utilizzo della mascherina.L’Emilia-Romagna è pronta a partire anche coi servizi per i più piccoli. Grazieal lavoro preventivo svolto sin da aprile dalla Regione in raccordo con ilterritorio, con gli enti locali e gli enti gestori, i coordinamenti pedagogiciterritoriali, gli esperti e la sanità pubblica, e in dialogo con leorganizzazioni sindacali, a pochi giorni dal via libera del Governo, con cuiabbiamo collaborato portando proposte concrete per accelerare i tempi,adottiamo finalmente il Protocollo regionale che permette di riaprire unservizio fondamentale e molto atteso da famiglie e istituzioni”.Così la vicepresidente e assessora al Welfare, Elly Schlein, commenta l’avviodelle attività estive, a partire dal 22 giugno, per i bimbi tra i 9 e i 36 mesid’età, dopo l’ordinanza firmata oggi dal presidente Stefano Bonaccini che neconsente il riavvio nel rispetto del Protocollo regionale che integra le LineeGuida nazionali e della Conferenza delle regioni.“Grazie al proficuo lavoro svolto con enti locali, enti gestori, coordinamentipedagogici territoriali, organizzazioni sindacali, esperti universitari e lasanità pubblica, nella nostra regione siamo riusciti a riaprire in anticipo,già dall’8 giugno, le attività estive per la fascia 3-17 anni; ora siamo prontia farlo anche per  i più piccoli – ricorda Schlein-. Abbiamo lavorato pertrovare un equilibrio tra il diritto alla socialità e i bisogni dei bambini, leesigenze delle famiglie, in particolare delle donne, e la ne
cessità di esserecreativi e responsabili per tutelare al massimo la sicurezza e la salute dibambini, personale coinvolto e famiglie. Abbiamo coinvolto tanti soggetti a untavolo per mettere a disposizione della Regione e del governo le miglioriesperienze e competenze che abbiamo sul territorio, e le nostre proposte sonostate ampiamente riprese nelle Linee guida nazionali. Poi abbiamo chiesto diproseguire il confronto con il Governo per trovare soluzioni anche per lafascia dei più piccoli, inizialmente esclusa dalle Linee Guida nazionali.Insieme alle Ministre Bonetti e Azzolina, a Regioni e comuni avevamo chiestogià a maggio al Comitato tecnico scientifico di integrare indicazioni disicurezza per questa fascia e venerdì il Governo ha adottato le nuoveindicazioni. Con il nostro Protocollo manteniamo gli alti standard qualitativiregionali sui servizi 0-3: a svolgere le attività saranno enti gestori giàautorizzati, negli spazi interni ed esterni dei nidi pubblici e privati, coneducatrici e educatori professionali, il cui patrimonio di competenze non vadisperso ed anzi va sostenuto dopo questi mesi difficili. Al governo abbiamoanche chiesto di rendere disponibili in fretta i 10 milioni di risorseaggiuntive che arriveranno direttamente ai comuni dell’Emilia-Romagna perorganizzare i centri estivi, e di prevederne anche per la fascia 0-3”.“Da subito, da fine aprile, avevamo caldeggiato- aggiunge la vicepresidente- lariapertura in sicurezza delle attività anche per i piccolissimi, in assolutasicurezza e con personale educativo qualificato, per il bene dei bambini chehanno bisogno di socialità e dei genitori nella fase di ripresa dei propriimpegni lavorativi. Veniamo da una situazione inedita, ma confido molto nellaresponsabilità e creatività degli enti gestori del nostro territorio. La faticadi costruire insieme a loro il nostro protocollo arriva dalla loro richiesta dicertezze su come reinventare le attività. Ci potrà essere un patto diresponsabilità reciproca tra gestori e famiglie- conclude Schlein-: questeultime devono sapere che il rischio non si potrà azzerare completamente e ilgestore, da parte sua, dovrà adottare tutte le misure richieste per contenerlo.Confidiamo che questo potrà essere anche un buon banco di prova per la ripresadelle attività in settembre”. [MWC_GENERI][CASANOSTRA][FERRAMENTA][MWC_GENERI][CASANOSTRA][FERRAMENTA][san-leo_42][GUIDOMEI_4][car-rimini][san-leo_72][GUIDOMEI_7][vulcangas_]