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Edizione del 13/06/2020
Estratto da pag. 1
Pd: "Regione abbandona categorie e pensa solo alla pubblicità". Berrino: "Diversamente come facciamo a far venire i turisti?"
Città della Spezia - "La Giunta Toti crede che tutto si possa risolvere con la pubblicità. E così come unica ricetta per aiutare il settore turistico ligure in forte crisi per l´emergenza Covid-19 ha pensato di investire 800 mila euro in
Liguria - "La Giunta Toti crede che tutto si possa risolvere con la pubblicità. E così come unica ricetta per aiutare il settore turistico ligure in forte crisi per l'emergenza Covid-19 ha pensato di investire 800 mila euro in marketing territoriale sui giornali, sulle tv e sulle radio italiane, per convincere i turisti a venire in vacanza in Liguria. Ma, come hanno ribadito nei giorni scorsi in Commissione anche alcuni soggetti importanti di questo comparto - tour operator, agenzie di viaggio, guide e accompagnatori turistici e noleggiatori di navette con conducente – serve ben altro per far ripartire questa fetta importantissima di economia ligure". Così il gruppo Pd in Regione Liguria attacca nel giorno della presentazione della campagna nazionale. E aggiunge: "La Regione per queste categorie, che solo pochi giorni fa hanno organizzato una grande manifestazione regionale in piazza De Ferrari, ad oggi non ha stanziato un solo euro e si è solo limitata alle solite promesse, quando invece servono risorse immediate a fondo perduto. Se poi, anziché perdere tempo la Giunta ligure avesse avuto il buon senso di riprogrammare i fondi europei non ancora impegnati, come chiede da marzo la Ue, allora, forse, avremmo avuto già oggi i soldi sia per queste categorie, sia per il marketing territoriale. Questo però non è accaduto e ci auguriamo che accada nel prossimo futuro, cogliendo le opportunità previste dal Decreto Rilancio di riprogettare, non solo il non impegnato, ma anche l'impegnato non ancora speso dei fondi comunitari. Tuttavia se una parte di quegli 800 mila euro anziché in pubblicità fosse andata a quelle categorie, che peraltro creano le condizioni affinché i turisti possano venire nella nostra regione, forse si sarebbe fatto qualcosa di utile. Noi lo abbiamo anche proposto, ma la Giunta non ha voluto farlo. È sempre meglio ricordare che prima della pubblicità vengono le persone in carne e ossa".A breve giro di posta la replica di Berrino, assessore al turismo: "Ogni volta che il PD attacca la Regione è per coprire i misfatti del Governo e dei suoi ministeri. Il ministro Franceschini non ha ottenuto nulla dal Governo per il settore turistico, non ha fatto nulla per le guide turistiche, per i tour operator, per i noleggi, per i bus turistici, per i taxi. Il PD pretenderebbe che le regioni facessero quello che il Governo non è capace di fare, anche se sarebbe sua competenza: questo non è possibile e il PD dovrebbe saper bene, visti i molti anni passati da maggioranza, come sono le casse di Regione Liguria: dovrebbe sapere, come minimo, che i capitoli di bilancio non sono intercambiabili e i fondi destinati ad Agenzia sono per la promozione, che non è un ameno intrattenimento ma una necessità delle politiche turistiche regionali. Gli 800mila euro stanziati per la campagna presentata oggi sono fondi che erano già nella disponibilità di Agenzia in Liguria. Quest'ultima ha il compito, come il PD sa bene perché esisteva già nelle precedenti legislature, di occuparsi di promozione. Quest'anno quindi abbiamo deciso di impegnare una cifra cospicua in un'unica campagna in questo periodo, riprogrammando le risorse non utilizzate nelle altre attività istituzionali di Agenzia a causa dell'emergenza, per rilanciare immediatamente il turismo". "Abbiamo fatto invano decine di proposte come Regione e come Conferenza delle Regioni al Ministero - prosegue Berrino - per far arrivare aiuti ai lavoratori e alle aziende in difficoltà. La Regione, al contrario, sta facendo il possibile con le risorse che ha. Abbiamo investito 6 milioni di euro per i bonus assunzionali per le imprese del settore e stiamo chiedendo che i codici Ateco del comparto possano usufruire dei fondi Fesr, cosa ad oggi non possibile a causa della programmazione della giunta precedente che li escludeva completamente. . "Anziché fare sterili polemiche - conclude - sarebbe meglio che il Pd ligure stesse al nostro fianco per chiedere al suo Governo e ai suoi deputati eletti a Roma di modificare i decreti che non hanno mai portato un solo euro nelle tasche dei cittadi
ni e delle imprese del turismo. Continuano ad esserci annunci a cui mai fa seguito la realtà: sarebbe il caso che per il turismo fosse istituito lo stato di crisi, richiesta già fatta dalle Regioni e dalle categorie".