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Dir. Resp.
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Edizione del 13/06/2020
Estratto da pag. 1
"Ogni volta che il Pd attacca la Regione è per coprire i misfatti del Governo e dei suoi ministeri. Il ministro Franceschini non ha ottenuto nulla dal Governo per il settore turistico, non ha fatto nulla per le guide turistiche, per i tour operator, per i noleggi, per i bus turistici, per i taxi. Il Pd pretenderebbe che le regioni facessero quello che il Governo non è capace di fare, anche se sarebbe sua competenza: questo non è possibile e il Pd dovrebbe saper bene, visti i molti anni passati da maggioranza, come sono le casse di Regione Liguria: dovrebbe sapere, come minimo, che i capitoli di bilancio non sono intercambiabili e i fondi destinati ad Agenzia sono per la promozione, che non è un ameno intrattenimento ma una necessità delle politiche turistiche regionali". Cosi commenta in una nota l'assessore regionale con delega al Turismo Gianni Berrino.
"Gli 800mila euro stanziati per la campagna presentata oggi sono fondi che erano già nella disponibilità di Agenzia in Liguria. Quest'ultima ha il compito, come il Pd sa bene perché esisteva già nelle precedenti legislature, di occuparsi di promozione. Quest'anno quindi abbiamo deciso di impegnare una cifra cospicua in un'unica campagna in questo periodo, riprogrammando le risorse non utilizzate nelle altre attività istituzionali di Agenzia a causa dell'emergenza, per rilanciare immediatamente il turismo".
"Abbiamo fatto invano decine di proposte come Regione e come Conferenza delle Regioni al Ministero - prosegue Berrino - per far arrivare aiuti ai lavoratori e alle aziende in difficoltà. La Regione, al contrario, sta facendo il possibile con le risorse che ha. Abbiamo investito 6 milioni di euro per i bonus assunzionali per le imprese del settore e stiamo chiedendo che i codici Ateco del comparto possano usufruire dei fondi Fesr, cosa ad oggi non possibile a causa della programmazione della giunta precedente che li escludeva completamente".
"Anziché fare sterili polemiche - conclude - sarebbe meglio che il Pd ligure stesse al nostro fianco per chiedere al suo Governo e ai suoi deputati eletti a Roma di modificare i decreti che non hanno mai portato un solo euro nelle tasche dei cittadini e delle imprese del turismo. Continuano ad esserci annunci a cui mai fa seguito la realtà: sarebbe il caso che per il turismo fosse istituito lo stato di crisi, richiesta già fatta dalle Regioni e dalle categorie".