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Edizione del 10/06/2020
Estratto da pag. 1
Esercenti, con mascherina in sala cinema non riaprono
Anec, protocolli penalizzanti. Parte integrante è ristorazione
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - Si avvicina la data del 15 giugno,

indicata nel DPCM del 17 maggio per la riapertura delle sale

cinematografiche, ma i protocolli inseriti all'interno delle

Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche,

Produttive e Ricreative emanate dalla Conferenza delle Regioni

in data 9 giugno "non permettono ancora alcuna sostenibilità

economica per i cinema. Sicuramente - scrive in una nota l'Anec,

l'associazione degli esercenti cinematografici - sono stati

fatti passi avanti con la deroga al distanziamento

interpersonale per la visione con i propri familiari, ma il

permanere dell'obbligo dell'uso della mascherina anche dopo aver

preso posto in sala rimane incomprensibile. Le misure per le

sale cinematografiche impongono il distanziamento di almeno un

metro e, così come previsto in altre attività commerciali, si

ritiene che al momento della occupazione del posto in sala il

cliente possa rimuovere la protezione delle vie aeree, al pari

di quanto definito per il settore della ristorazione". Parti

integranti ed imprescindibili dell'esperienza cinematografica

dello spettatore sono la visione in compagnia e il consumo di

prodotti durante la proiezione. Il permanere dell'obbligo di

indossare la mascherina all'interno della sala, durante tutta la

visione del film non permette la ripartenza, compromettendo

l'esperienza cinematografica del pubblico e minando uno dei

cardini chiave dell'economia delle sale cinematografiche. I

cinema intenzionati a riaprire la prossima settimana rimarranno

chiusi, in queste condizioni, sottolinea l'Anec. (ANSA).