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Dir. Resp.
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Edizione del 10/06/2020
Estratto da pag. 1
Roma . [testo]tre mesi. da tanto il gioco legale in italia è fermo a causa delle nuove limitazioni disposte dai decreti che hanno caratterizzato quarantena e lockdown a causa del coronavirus. dal dpcm dell'8 marzo scorso, infatti, sale slot, bingo e sale scommesse hanno le serrande abbassate. il settore è uno dei pochi rimasti fuori dalle nuove aperture della fase 2, insieme con club e discoteche, attività a cui vengono associati. ora le speranze sono tutte riposte nel 15 giugno, quando riprenderanno, tra gli altri, cinema, teatri e concerti. la filiera del gioco, già sottoposta a pesanti prelievi fiscali e a norme che ne limitano la pubblicità in seguito al decreto dignità, fa però sentire la sua voce e si prepara a scendere in piazza oggi a roma per una manifestazione nazionale, al culmine dei numerosi sit-in e flash mob che nei giorni scorsi si sono tenuti in tutta italia. secondo alcune stime, raccolte dall'agenzia specializzata agimeg, il 15% delle attività che operano nel mondo del gioco non riaprirà. lo stop degli ultimi tre mesi è stato letale per i 120mila dipendenti del gioco, ma è costato caro anche allo stesso stato. il divieto, infatti, avrebbe generato un mancato incasso per l'erario di circa 2,2 miliardi di euro, 750 milioni al mese. a piazza del popolo, sono attesi oltre un migliaio di rappresentanti di categoria. dalle 14.30 manifesteranno per chiedere l'impegno da parte del governo a riaprire e tutelare un settore troppo spesso accostato al malaffare. nelle stesse ore sarà riunita la conferenza delle regioni, per discutere sulle linee guida delle nuove riaperture tra cui, appare probabile, anche quelle di sale giochi, bingo e agenzie di scommesse. a roma - fanno sapere gli organizzatori - saranno in piazza alcuni rappresentanti di forza italia e il senatore della lega, corinto marchini.