affaritaliani.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 45010
Edizione del 09/06/2020
Estratto da pag. 1
Schiaffo del governo alle Regioni. No alle urne ai primi di settembre
Lettera dei Governatori al premier Conte, ma la data resta il 20-21 settembre
Election day - Regionali, Comunali e referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari - domenica 20 e lunedì 21 settembre. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, la maggioranza di governo non ha alcuna intenzione di modificare la data scelta da tempo e respinge al mittente sia la richiesta delle Regioni sia quella del Centrodestra, Fratelli d'Italia in testa. I Governatori hanno scritto all'esecutivo affinché si voti la prima domenica di settembre (il 6 e lunedì 7) mentre il partito di Giorgia Meloni chiede che si voti in ottobre ma si è detto disponibile a dialogare sul 27 settembre come punto di compromesso. Ma fonti qualificate del Pd spiegano che sicuramente (100%) non si andrà oltre il 20-21/9 che al massimo si potrebbe valutare l'anticipo di una settimana (13-14/9) ma che al 99,99% resta confermato che l'election day sarà il 20-21 settembre.

Le Regioni a Conte: voto nella prima domenica settembre - C'è "'intenzione delle Regioni interessate di utilizzare la prima domenica utile del mese di settembre per l'indizione delle elezioni regionali, anche al fine di garantire il regolare avvio dell'anno scolastico e di limitare l'eventuale nuovo rischio epidemiologico". Con una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte , e a ministri Francesco Boccia, Luciana Lamorgese e Federico di Incà, il Presidente e il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini (Presidente Emilia-Romagna) e Giovanni Toti (Presidente Liguria) criticano la posizione del Governo e del Parlamento, che "non ha tenuto in alcun conto le indicazioni formulate dalla Conferenza delle Regioni, assunte in piena coerenza con quanto indicato dal Comitato Tecnico Scientifico". Bonaccini e Toti scrivono che questa decisione è maturata "in palese violazione del principio di leale collaborazione tra le istituzioni". Il riferimento è al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 26 recante "Disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l'anno 2020" in discussione alla Camera e all'emendamento approvato all'articolo 1 del provvedimento, "con il quale viene aperta la finestra elettorale a partire dal 15 settembre 2020". Bonaccini e Toti, confermando la posizione della Conferenza delle Regioni "precedentemente assunta in merito alla finestre elettorali", annunciano "l'intenzione delle Regioni interessate di utilizzare la prima domenica utile del mese di settembre per l'indizione delle elezioni regionali, anche al fine di garantire il regolare avvio dell'anno scolastico e di limitare l'eventuale nuovo rischio epidemiologico".