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Dir. Resp.
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Edizione del 03/06/2020
Estratto da pag. 1
Anche Sardegna e Sicilia, Campania e Puglia aprono senza limiti (o quasi)
Alla fine il ministro degli affari regionali Boccia ha spaventato tutti, e con il paventato ricorso al Tar per le regioni che avessero imposto patentini e misure ritenute troppo rigide, ha fatto subito cambiare idea anche ai duri e puri, come la Sardegna. Oggi cade il divieto di spostarsi tra le regioni, e cade ovunque senza se e senza ma. Termina oggi anche il divieto di ingresso in Italia dai paesi Schengen – che però fino al 15 giugno non faranno altrettanto, a parte, dall’8 giugno, la Gran Bretagna, e la Francia, che ha sempre richiesto solo un’autodichiarazione agli italiani per varcare il confine. Ma anche Albania, Portogallo e Olanda sono già da adesso accessibili.
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte terrà oggi un discorso “molto forte” nel quale dirà che “il lockdown ha funzionato, che la battaglia contro il virus è (quasi) vinta e che i turisti possono venire sul nostro territorio in sicurezza”. Anche sul fronte economico il premier prepara un “annuncio importante”, che secondo Palazzo Chigi restituirà ottimismo alle famiglie e alle imprese. «Si apre una nuova fase in cui, aumentando i rischi, è necessario tenere alta la guardia”.
Conte annuncerà anche il cosiddetto recovery plan, con “proposte innovative per l’economia”. Boccia ha intanto assicurato al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini lo sblocco dal 15 giugno di 12 miliardi di euro di vecchi debiti delle pubbliche amministrazioni: ossigeno per le casse regionali e l’economia.
Alcuni richiedono il contact tracing, come il
Lazio, chi con un’app regionale, come la Sicilia, chi la compilazione di un
questionario e l’iscrizione a una piattaforma per la registrazione di chi
arriva, come la Sardegna. La settimana prossima, inoltre, sarà in funzione
Immuni, la app per il contact tracing del governo, si parte l’8 nelle quattro
regioni in cui si avvia la sperimentazione (Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia)
e poi, dopo una settimana, si allarga a tutta l’Italia.
Oltre all’obbligo di distanziamento e al divieto di assembramento, che naturalmente permangono, da oggi diventa obbligatoria la misurazione della febbre non solo per chi viaggia in aereo ma anche per chi viaggia con l’Alta Velocità o con gli Intercity: ci saranno degli ingressi dedicati nelle stazioni e a chi avrà 37,5 C°, non sarà consentito l’accesso a bordo del treno.
Il tracciamento avviene con la compilazione di un modulo dove si devono indicare le proprie generalità, l’indirizzo di residenza e/o il domicilio. Se non è prevista la misurazione della temperatura si dovrà autodichiarare di non avere febbre o altri sintomi quali la tosse. Potrà essere richiesto di dichiarare se si è entrati in contatto con persone affette da covid-19 e anche gli spostamenti effettuati per arrivare. I moduli potranno essere conservati per 14 giorni.
Solo ieri la Sicilia ha annunciato ai turisti ma soprattutto ai suoi tanti figli sparsi per l’Italia che si può rientrare senza sottoporsi a controlli particolari, da oggi 3 giugno. Dopo un lungo tira e molla, il governatore Nello Musumeci ha detto: “Bisogna mettere insieme il cervello e il cuore, dunque la prudenza e la voglia di ripartire. Sono preoccupato per l’economia e dobbiamo fare di tutto per far ripartire il turismo. L’app ci sarà – ha aggiunto – ma sarà solo su base volontaria perché lo scopo non è tracciare ma assistere”.
Anche qui, il braccio di ferro con il Governo è finito e l’Isola più bella del mondo riapre le porte agli arrivi in aereo da Roma e Milano e alle navi senza imporre passaporti sanitari, certificati di negatività, test salivari o sierologici. “Il presidente della Sardegna Solinas non ha più posto una condizione pregiudiziale, sta lavorando con tutti gli altri su meccanismi che consentano di rafforzare la prevenzione territoriale”, ha cantato vittoria ieri il ministro Francesco Boccia. Ogni passeggero che arrivi in Sardeg
na dovrà obbligatoriamente registrarsi e potrà (in questo caso è facoltativo) compilare un questionario nel quale indicare se può essere stato in contatto col virus. La registrazione avverrà sul sito della Regione o attraverso la App “Covid 19 Regione Sardegna” (Google e Apple).
Non c’è nessun obbligo di segnalare la
propria presenza sul sito della regione, solo un invito del presidente della
Regione Michele Emiliano.
Educare la popolazione alla prudenza è la
linea scelta dalla Regione Molise che, nonostante l’incremento recente dei casi
di contagio, riapre totalmente e senza condizioni i confini interregionali
Vincenzo De Luca (centrosinistra) è stato
il governatore più ostile alla strategia del governo di riaprire indiscriminatamente
i confini. Per evitare nuovi focolai la Campania promette controlli e test
rapidi, ma insomma nulla di troppo impegnativo.
Non è consentito l’ingresso nel Lazio, né
lo spostamento sul territorio regionale alle persone con febbre superiore ai
37,5° C o che siano state sottoposte a sorveglianza sanitaria in isolamento
fiduciario. Lo prevede un’ordinanza del presidente Nicola Zingaretti: anche
qui, insomma, tutto regolare.
La Regione Liguria, insieme a Puglia, Marche e Abruzzo, ha dato il via alla sperimentazione dell’app che dovrebbe aiutare a tracciare la rete dei contagi da Coronavirus
Leggi anche:Covid-19, l’epidemia ha cambiato il nostro rapporto con la natura?Per scaricare l’app Immuni il sistema operativo deve essere aggiornatoIl virus è morto? O siamo noi che ci siamo adeguati?
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