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Dir. Resp.
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Edizione del 31/05/2020
Estratto da pag. 1
Spostamenti tra regioni, presidenti divisi
Campania e Toscana contrarie alla riapertura totaleROMA (Adnkronos) - Dal 3 giugno non ci sarà più bisognodell'autocertificazione. Da mercoledì infatti cadrà anche l'ultiimo divieto:quello di spostarsi da una regione all'altra. I cittadini saranno quindi liberidi uscire dalla propria regione senza dover portare con sé alcun modulo. Comeha detto anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano "è arrivatoil momento di riaprire il Paese", consapevole dei " conflitti tra le Regioni"che però "non sono così forti come si può immaginare". "C’è ovviamente iltentativo da parte di alcune Regioni che hanno livelli epidemiologicibassissimi di mantenerli”, sottolinea. Ma poiché "i governatori non hanno ilpotere di chiudere le proprie Regioni, io per garantire la libertà di movimentonon posso chiedere una regola che non sia imposta da un decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri. Quello che si può fare è, per esempio, chiedere acoloro che vengono, di segnalare la loro presenza e di tenere memoria deicontatti che hanno con la popolazione locale o con altre persone".[Vincenzo_DeLuca_governatore]A proporre il "passaporto sanitario" il presidentedella Sardegna Christian Solinas ma come sottolineato dal ministro per gliAffari regionali Francesco Boccia le Regioni non possono limitare la liberacircolazione delle persone, dei mezzi e delle cose sul territorio nazionale,che è garantita dalla Costituzione. E non possono richiedere ai turistil'esibizione di un passaporto sanitario che attesti la salute del singolocittadino, per la semplice motivazione che in Italia il passaporto sanitarionon esiste, altrimenti lo avremmo già tutti in tasca assieme alla carta diidentità."Riteniamo di dover sottolineare che davvero non si comprende quali siano leragioni di merito che possono motivare un provvedimento di aperturageneralizzata e la non limitazione della mobilità nemmeno per le provinceancora interessate pesantemente dal contagio", scrive il governatore dellaCampania Vincenzo De Luca (nella foto a sinistra), sulla pagina Facebook. Chepoi comunque ci tiene a precisare: "Lombardi a Positano il 4 giugno? Sì,possono venire".Anche Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, in un post su Facebook,esprire i suoi dubbi: "Sembra che verrà riaperta tutta l’Italia. Se è così, nonposso fare altro che adeguarmi. Ma non sono convinto. Mi chiedo per qualeragione la Lombardia, che ha un livello di positivi molto più alto di altreregioni, debba essere trattata come le altre, con il rischio di metterenuovamente in giro i contagi. Più prudenza forse sarebbe stata opportuna per ilombardi e per tutti gli italiani"."Ci sono troppe pressioni, anche sul Comitato tecnico scientifico. Se servirà,prenderemo delle contromisure. Non accetteremo forzature", ha affermato dalcanto suo l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato in vista dellapossibile riapertura degli spostamenti tra regioni a partire dal 3 giugno."Nessuna lite e nessuna chiusura. Al di là della semplificazione verbale, ilprimo a voler essere rassicurato è proprio il turista. I dipartimenti Salute eTurismo della mia regione stanno lavorando a un protocollo. La parola d’ordineè riaprire in sicurezza. Anche se il mondo scientifico ci ripete che lasicurezza al cento per cento non esiste", afferma Nello Musumeci, presidentedella Regione Sicilia, in unì'intervista al quotidiano 'Il Corriere dellaSera'. "'Sicilia sicura' è il nostro motto. E per questo occorrerà verificarela provenienza, l’esistenza di eventuali casi sospetti nel nucleo familiare,indicare giorno dopo giorno la tracciabilità della presenza del turista",sottolinea."La riapertura dei confini regionali dal 3 giugno a mio parere è una decisionegiusta", dice dal canto suo il sindaco di Milano Giuseppe Sala, nel consuetovideomessaggio postato su Facebook. Sala ha poi ricordato "che in Lombardia èobbligatorio l'uso della mascherina fino al 24 giugno". [INS::INS]