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Dir. Resp.
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Edizione del 30/05/2020
Estratto da pag. 1
Di Benedetto: ”Anticipare anche in Abruzzo la riapertura di centri estivi e nidi”
“Non si può più sottovalutare il problema e non pensare alle enormi conseguenzeche ulteriori ritardi potrebbero avere sull’organizzazione delle famiglie esulla crescita dei bambini, oltre che sui tanti operatori del settore che inquesto ambito forniscono da sempre un servizio essenziale alla comunità".Con queste parole il Consigliere Regionale Americo Di Benedetto torna aribadire l'urgenza di riaprire i centri estivi e i nidi d’infanzia privatidella Regione Abruzzo. “Attività insostituibili, sia chiaro, non solo perovviare all’impossibilità di prendersi cura dei propri figli da parte deigenitori lavoratori, 'costretti' a farsi carico a tempo pieno del loroaccudimento e della loro istruzione, ma soprattutto per dare continuità aiservizi educativi, a quell’imprescindibile momento relazionale sociale capacedi garantire ai più piccoli apprendimenti diversi e diversificati attraverso ladimensione del gruppo e del vivere in comunità”.Il Governo, ad oggi, grazie al lavoro congiunto con le varie Associazioni eSocietà del settore d’intesa con i Ministeri di riferimento, ha emanato delle“Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate disocialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenzaCOVID-19” (All. 8 del D.P.C.M. del 17 maggio 2020), prevedendo la riapertura alivello nazionale dei centri estivi a partire dal 15 giugno: le indicazioni siapplicano a zone attrezzate con giochi per bambini, nelle aree pubbliche eprivate, comprese quelle all’interno di strutture ricettive e commerciali. Insettimana il Comitato tecnico-scientifico nazionale, inoltre, dovrebbe adeguaree validare le linee guida anche ai servizi dei bambini della fascia d’età 0-3anni, come i nidi d’infanzia privati, recependo le proposte emerse nella sedutadel 22 maggio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, chequindi andranno ad integrare e aggiornare il suddetto D.P.C.M. nella parte dicompetenza.[avw]Inoltre, il Governo ha autorizzato che le Regioni e le Province autonomepossano riaprire anticipatamente le strutture rispetto alla prevista data del15 giugno, compatibilmente alle prescrizioni contenute nelle linee guidanazionali e all'andamento della situazione epidemiologica nei vari territori:così facendo, gli operatori del settore avrebbero modo di riorganizzarsi almeglio, “recuperando” il periodo di chiusura forzata e sperimentando nei mesiestivi una prova generale al ritorno sui banchi di scuola a settembre, speriamoper tutti.Dunque, sottolinea Di Benedetto, è auspicabile che anche l’Abruzzo si uniformiin tempi stretti ad altre Regioni virtuose (Emilia Romagna, Veneto, FriuliVenezia Giulia su tutte) dotandosi di un Protocollo operativo per le attivitàeducative e ludico-ricreative per i bambini e adolescenti, indispensabile perfornire indicazioni, precise e omogenee su tutto il territorio regionale,finalizzate a incrementare l’efficacia delle misure precauzionali dicontenimento da adottare per contrastare l’epidemia di Covid 19 nelle strutture(accessibilità degli spazi, requisiti strutturali, funzionali e sanitari,dotazioni minime, triage d’accoglienza e attività preliminare di coinvolgimentoformativo degli ospiti dei centri estivi per la tutela della salute per ilcorretto svolgimento dell’attività motoria e sportiva, modalità di attività emisure di sicurezza per bambini e adolescenti con disabilità).“La politica ha il dovere di ragionare e agire con lungimiranza e inprospettiva, tenendo conto non solo del rischio sanitario, con cui dobbiamoabituarci a convivere, ma anche delle criticità educative, pedagogiche e disocializzazione dei minori che vanno di pari passo con i problemi economici ela necessità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie diappartenenza. Va in questa direzione la recente approvazione di un mioemendamento - chiarisce Di Benedetto - proposto al P.L. 118/2020 con il qualela Regione Abruzzo, tra le misure contenute nella legge “Cura Abruzzo 2” persostenere le spese di funzionamento dei soggetti che operano nei servizieducativi all’infanzia nonché nelle scuole p
aritarie, ha stanziato uncontributo pari a 150 euro per ogni bambino iscritto all’anno scolastico2019-2020, a copertura delle rette da aprile a settembre che non possono essereincassate stante la sospensione delle attività per l’emergenza sanitaria inatto”.