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Edizione del 29/05/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus in Italia: ultime notizie in diretta
Sono 47.986 le persone attualmente positive al Covid-19 In Italia mentre i guariti hanno superato quota 150mila. In Lombardia effettuato un trapianto di polmoni a un 18enne malato di Coronavirus. In Parlamento il decreto scuola. Gallera ai pm di Bergamo: «Su zona rossa si aspettava risposta dal governo». Boccia: «Nessun passaporto sanitario: è contro la costituzione». Fondazione Gimbe: «Lombardia, Liguria e Piemonte non possono riaprire»

70 vittime: è questo il dato emerso dall’ultimo bollettino della Protezione Civile riguardante la situazione Coronavirus in Italia al 28 maggio. Una cifra più bassa di quella di ieri quando si erano registrati 117, ma anche di due giorni fa quando i decessi erano stati 78. Il totale delle persone decedute sale così a 33.142. Il bilancio degli attualmente positivi è, ad oggi, di 47.986 persone, in calo rispetto ai 50.966 positivi di ieri e i 52.942 di due giorni fa. I guariti oggi sono 150.604, in aumento di 3.503 rispetto ai pazienti guariti nella giornata di ieri (147.101).

In Italia, ad oggi, si sono registrati 231.732 casi complessivi. L’incremento giornaliero è di +593 casi in un giorno, in linea con il giorno precedente (584). I tamponi effettuati sin dall’inizio dell’emergenza sono stati 3.683.144. Il numero complessivo dei pazienti attualmente ricoverati è di 7.379 ricoverati con sintomatologia e 489 pazienti nelle terapie intensive del Paese (ieri erano 505). Infine, sono 40.118 le persone che si trovano in isolamento domiciliare.

In base ai dati ufficiali della Protezione civile, il numero di persone al momento positive al SARS-CoV-2 è così distribuito di regione in regione:

La Regione Lombardia ha diffuso oggi, 28 maggio, i dati sulla situazione Covid-19 nel territorio regionale. In confronto ai dati di ieri, 27 maggio, si contano 382 nuovi casi positivi (in linea con ieri quando erano 384, mentre due giorni fa erano 159) per un bilancio totale di 88.183 dall’inizio della pandemia di Coronavirus. Sono 20 i decessi registrati, ieri erano stati 58 e due giorni fa 22, per un totale di 15.974.

Nelle ultime 24 ore nella regione sono stati effettuati 15.507 nuovi tamponi raggiungendo la quota complessiva di 713.068 test e 422.568 casi testati. Il numero dei pazienti in terapia intensiva è di 173, numero più basso di 2 unità rispetto a ieri. Tornano a diminuire i ricoverati negli ospedali della regione con sintomatologia Covid-19: oggi sono 3.470, -156. rispetto a ieri (3.626).

In base ai dati forniti dalla Regione Lombardia, il numero totale di persone al momento positive al SARS-CoV-2 è così ripartito provincia per provincia:

Via libera dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Dal 20 giugno torna in campo la serie A. Dopo tre mesi di stop a causa dell’emergenza Coronavirus, è arrivato il semaforo verde alla ripresa del campionato. «La serie A riparte il 20 giugno, il mio auspicio è che nella settimana precedente si possa giocare la Coppa Italia», ha dichiarato Spadafora.

«Mi sono confrontato con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – ha dichiarato Spadafora – che ha espresso compiacimento per la soluzione unitaria trovata insieme al mondo del calcio. Come abbiamo detto dal primo momento, oggi l’Italia sta ripartendo ed è giusto che riparta anche il calcio, perché ci sono tutte le condizioni di sicurezza e perché è arrivato l’ok del Cts».

«Nel caso la curva del contagio dovesse tornare a salire – ha sottolineato Spadafora – cosa che non ci auguriamo, si dovrebbe di nuovo sospendere ma la FIGC mi ha assicurato di avere un piano B e un piano C ovvero i play-off e i play-out o la cristallizzazione dei campionati» ha concluso il ministro.

Al termine dell’incontro con il ministro dello Sport il presidente federale Gabriele Gravina ha commentato la ripartenza dei campionati di calcio: «La ripartenza del calcio rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese. Sono felice e soddisfatto, è un successo che condivido con il ministro per lo Sport Spadafora e con tutte le componenti
federali. Il nostro è un progetto di grande responsabilità perché investe tutto il mondo professionistico di Serie A, B, C e, auspicabilmente, anche la Serie A femminile».

Un’operazione molto complessa, un trapianto di entrambi i polmoni al Policlinico di Milano su un ragazzo di 18 anni. I polmoni erano ormai “bruciati” dopo il contagio da Coronavirus: non aveva patologie pregresse. La malattia lo aveva portato prima in Terapia intensiva, nel padiglione nato con la raccolta fondi di Chiara Ferragni e Fedez, poi in Rianimazione. Dopo l’operazione, il giovane è stato curato con plasma iperimmune.

Sono 10 i nuovi casi positivi al Coronavirus individuati oggi in Campania, portando il totale nella regione a 4.767 dall’inizio dell’epidemia. Lo riporta nel bollettino quotidiano l’Unità di crisi della Regione Campania. Nel dettaglio, oggi nell’ospedale Cotugno di Napoli sono stati esaminati 528 tamponi, di cui nessuno risultato positivo.

Sarà domani, 29 maggio, il giorno decisivo per decidere se e come aprire il traffico intra regionale il prossimo 3 giugno. Tra le Regioni che più rischiano di continuare a tenere chiusi i loro confini c’è la Lombardia, ma il governatore Attilio Fontana ha voluto rassicurare i cittadini: «Abbiamo esaminato i dati relativi alla Regione Lombardia che abbiamo inviato all’Istituto superiore di Sanità. Abbiamo potuto evidenziare come gli stessi siano tutti estremamente positivi e soprattutto tutti in miglioramento rispetto alle precedenti settimane».

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In una diretta Facebook il presidente della Regione ha ribadito come: «La situazione sta migliorando. Credo che, in previsione del provvedimento governativo che stabilirà la riapertura delle singole Regioni e la possibilità di circolazione, la Lombardia rientrerà nelle regioni che avranno libertà di movimento».

Sull’istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo, centri del secondo focolaio della Lombardia dopo Codogno, la Regione “aspettava” che si muovesse il Governo. È quanto avrebbe detto l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera in uno dei passaggi della deposizione resa ai pm di Bergamo. L’assessore sul punto avrebbe anche affermato, ribadendo in sostanza quanto già detto in alcune interviste, che la Regione non ha proceduto perché quando il 5 sono arrivate le camionette dell’esercito, era convinta procedesse il Governo.

Sono 1.415 le persone attualmente positive in Sicilia. I tamponi eseguiti sono 142.516, con un incremento di 2.221 rispetto a ieri. I contagi totali sono 3.438 dall’inizio dell’epidemia, più 3 nelle ultime 24 ore. Il numero dei ricoveri è di 80, di cui 8 in terapia intensiva. I guariti sono 2.021, mentre i decessi sono 272. Numero invariato da ieri.

La Regione Marche, nel suo ultimo bollettino, ha comunicato che il numero dei casi totali sull’emergenza Coronavirus è di 63.611. Il bilancio dei positivi è di 6.719. I tamponi effettuati hanno raggiunto quota 100.110, di cui 1.575 fatti nell’ultima giornata. Il bilancio delle vittime è di 997, mentre quello dei guariti è di 4.376. I ricoverati sono 92, di cui 13 in terapia intensiva.

Anche il mondo della scuola riapre le porte. Da settembre tutti gli studenti potranno tornare tra i banchi. Trovato oggi l’accordo sulle misure per una ripresa delle lezioni in sicurezza. Gli alunni dovranno mantenere il distanziamento interpersonale di almeno un metro, considerando anche lo spazio di movimento. Questa distanza andrà garantita nelle aule, con una conseguente riorganizzazione della disposizione interna. Si passa a due metri per le attività svolte in palestra.

All’ingresso della scuola non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Ma chiunque avrà una sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5 gradi dovrà restare a casa. Prima della riapertura della scuola sarà inoltre prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi.

«Comprendiamo il valore di poter offrire a tutti gli appassionati partite di qualità
dopo mesi di lockdown, ma, sotto il profilo sportivo, troviamo discutibile assegnare un trofeo importante come la Coppa Italia con due partite in tre giorni e con le squadre in campo dopo oltre tre mesi di fermo».

Sono queste le considerazioni espresse dal presidente del Milan, Paolo Scaroni, all’Ansa in merito alla ripresa della stagione e alle date comunicate oggi dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. In particolare il Milan è atteso a Torino per la semifinale di ritorno della Coppa Italia contro la Juventus dopo l’1-1 dell’andata.

«La UE ha questa volta agito molto più rapidamente rispetto alla crisi 2008-12», dice l’ex premier Enrico Letta in un’intervista al Tg3. «Ma la violenza di questa crisi sull’economia – aggiunge – è tale che bisogna agire ancor più rapidamente e approvare e applicare il Recovery Fund il più presto possibile».

Durante la conferenza organizzata da Scuola Giuridica Salernitana, il presidente della Campania Vincenzo De Luca è tornato a parlare dei prossimi passi dell’emergenza: «L’impegno della Regione nella gestione della fase due, dopo aver gestito, crediamo nel migliore modo possibile, la fase precedente». Perché si possa riaprire tutto, «per non richiudere più, cosa che sarebbe davvero insostenibile», rimarca De Luca, «occorre senso di responsabilità e la maggiore garanzia possibile sul piano sanitario. Da qui, il nostro slogan “Campania sicura”».

L’ultimo bollettino della Protezione civile ha fatto registrare un lieve aumento a livello nazione nel numero dei contagi da Covid19. Un dato che arrivo a ridosso del 29 maggio, giorno in cui il governo valuterà i numeri raccolti dalle Regioni sulle rispettive situazioni epidemiologiche. «Spero in una ripartenza omogenea, tutti insieme dal 3 giugno, magari con interventi e correttivi su alcune zone. Ma anche in questo caso parliamo di una scelta politica oltre che di un’esigenza sanitaria», dice a Open Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano.

Pregliasco è tornato anche a parlare della patente d’immunità: «Non ci dà alcuna certezza, nessuna garanzia sulla condizione di salute della persona, io non ci credo», dice. «Se una persona con sintomi, ad esempio la febbre, si imbottisce di paracetamolo e va a lavoro o addirittura partecipa alla movida, questo sì che diventa un rischio per tutti noi», conclude.

Nell’ambito dell’inchiesta su Alzano Lombardo e la mancata creazione di una zona rossa, la Procura di Bergamo ha convocato, come persona informata sui fatti, il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti. Sul tema Bonometti disse in un’intervista: «Nelle riunioni che abbiamo avuto tra fine febbraio e i primi giorni di marzo, la Regione è sempre stata d’accordo con noi nel non ritenere utile, ma anzi dannosa, una eventuale zona rossa sul modello Codogno per chiudere i comuni di Alzano e Nembro».

Torna a salire il numero di contagi da Coronavirus in Emilia-Romagna, a fronte però di un incremento anche nel numero dei tamponi effettuati. Nella Regione si sono registrati 74 nuovi casi e 11 decessi. Da ieri sono stati effettuati 9.128 tamponi. I ricoverati in terapia intensiva sono 77, uno in meno rispetto a ieri. Intanto, il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha chiesto di evitare «il dibattito fatto di accuse e controaccuse fra le diverse regioni, quello che succederà lo si deciderà di concerto con il governo. Mi auguro che si riduca il tasso di polemica e che si possa ripartire tutti insieme».

La regione Lazio registra 3.405 casi attualmente positivi al Covid19. Di questi 2.306 si trovano in isolamento domiciliare. Altri 1.035 sono ricoverati in terapia non intensiva, mentre 64 sono in terapia intensiva. Le persone decedute sono 708 e 3.580 quelle guarite. Dall’inizio dell’epidemia sono stati riscontrati 7.693 casi.

Nella Regione Toscana sono 10.086 le persone risultate positive al Covid19 dall’inizio dell’emergenza, 4 in più rispetto a ieri. I guariti hanno invece raggiunto quota 7.677. Mentre i tamponi effettuati s
ono ora 242.687, 4.202 in più rispetto a ieri. I malati sono ad oggi 1.380. Nella Regione si registrano 2 nuovi decessi, per un bilancio totale di 1.029.

L’App Immuni è già installata da Google nei vostri smartphone senza il vostro consenso? Il 24 maggio 2020 un canale Youtube chiamato Giulia 696 pubblica un video dal titolo «Ultim ‘Ora 24/05/2020 il Governo traccia già i cellulari con Android Morris San Greg diffondete». Secondo gli autori del video l’App sarebbe già stata installata sui vostri telefoni. Tuttavia, il video risulta puramente allarmistico. No, non è vero che vi sia stata installata a vostra insaputa e non c’è stata alcuna imposizione «dittatoriale» o un «turbocontrollo» della popolazione.

«Non siamo usciti dall’epidemia. Anche se i numeri sono incoraggianti. È nostro dovere aggredire il virus testando e isolando le persone. Sono perplesso sull’App Immuni: se la scarica il 60% della popolazione, avrà capacità di mostrare solo il 9% dei casi. Insomma una montagna di soldi buttati». A dirlo è il virologo dell’ospedale di Padova Andrea Crisanti a Rai Radio 2.« Il tampone non va fatto a tutta la popolazione italiana, sarebbe un errore operativo – ha aggiunto lo scienziato -. I tamponi vanno fatti intorno ai casi positivi. Va usato come strumento di controllo».

Dopo gli assembramenti di venerdì scorso nella città di Perugia, 150 giovani hanno deciso di sottoporsi volontariamente al tampone. Per venerdì – ha reso noto il Comune – si sono già prenotati altri 140 ragazzi e ragazze che si sottoporranno ai tamponi in modalità pit-stop. «L’età media dei giovani che si sono prenotati – ha spiegato l’assessore comunale Luca Merli – oscilla tra 20 e 23 anni, con l’aggiunta di qualche minorenne accompagnato dai genitori. Già da venersì, con il codice pin rilasciato dai sanitari, tutti i ragazzi e le ragazze potranno conoscere l’esito dei tamponi sul sito della Usl Umbria 1».

Il Friuli Venezia Giulia ritira la sua disponibilità alla sperimentazione dell’app Immuni voluta dal governo per il contenimento della pandemia da Covid-19. Il governatore, il legista Massimiliano Fedriga, ha scritto una lettera da inviare alla Conferenza delle Regioni per spiegare le sue ragioni: Immuni, dice, «prevederà non la ricostruzione della catena di contatti dei soggetti risultati positivi, come peraltro richiesto dalla Regione al fine di integrare in modo omogeneo il lavoro oggi svolto manualmente, bensì l’invio di un sms ai cittadini entrati a contatto con un contagiato», spiega Fedriga nel testo.

«Essere querelati per aver detto la verità, è un grande stimolo per andare avanti». Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, accoglie con queste parole su Twitter la notizia della querela, presentata da Regione Lombardia, contro lui e la fondazione. «Un atto inevitabile, il nostro, dopo quanto affermato dal presidente della Fondazione», dicono dalla Regione.

«Parlando dei dati sanitari del Coronavirus in Lombardia, ha dichiarato, fra l’altro, che ‘si combinano anche dei magheggi sui numeri’». Si tratta di «accuse intollerabili e prive di ogni fondamento per le quali il presidente di Gimbe dovrà risponderne personalmente». I dati della Lombardia «come previsto dal protocollo condiviso da tutte le Regioni, – si legge nella nota – vengono trasmessi quotidianamente e con la massima trasparenza all’Istituto Superiore Sanità».

Il Senato ha confermato, poco prima delle 18, la fiducia con 148 voti a favore e 77 contrari, sul decreto legge scuola, che ora passa alla Camera, che ne inizierà l’esame in Aula dal 3 giugno. Il testo del Dl Scuola «è stato migliorato in Senato grazie al lavoro della maggioranza, che ha guardato all’interesse e alla qualità del sistema di Istruzione, mettendo al centro le studentesse e gli studenti. Ora il decreto passa alla Camera dei deputati dove dovrà essere convertito definitivamente in legge entro il 7 giugno», commenta la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

«Come Ministero siamo intanto al lavoro per consentire gli Esami di Stato d
el secondo ciclo in presenza e in sicurezza. Da oggi è attivo l’help desk per fornire ogni supporto alle istituzioni scolastiche. Lavoriamo già anche all’avvio del prossimo anno scolastico, sia sotto il profilo amministrativo, con la digitalizzazione delle graduatorie per le supplenze e anche delle immissioni in ruolo, sia sotto il profilo organizzativo. In tal senso, come ho detto oggi al Senato, durante il Question Time, forniremo a breve alle scuole le regole per poter avviare l’anno in piena sicurezza dal punto di vista sanitario e con indicazioni anche sotto il profilo didattico. Vogliamo riportare a scuola i nostri studenti e farlo al meglio».

Sono 5 i nuovi contagi da Coronavirus nella Regione Puglia secondo i dati diffusi dal presidente Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro. Il totale è di 1.395 casi attualmente positivi. Nessun nuovo caso nelle province di Bari e Bat, 1 caso nelle province di Foggia, Brindisi e Taranto e 2 in quella di Lecce. Una vittima nelle ultime 24 ore è stata registrata in provincia di Brindisi. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 111.946 test. Sono 2.590 i pazienti guariti.

100 proposte e 20 obiettivi: ad anticiparli oggi è Vittorio Colao, ex manager Vodafone a capo della ormai celeberrima task force che affianca il governo nel lavoro di “ricostruzione” e rilancio del paese in questa fase 2 dell’emergenza Covid-19. Le parole cruciali del lavoro della task force, dice il manager, sono digitalizzazione e tecnologia, sburocratizzazione e innovazione. Sblocco degli investimenti, anche privati, trasformazione energetica e ambiente.

Anche nella fase 2 vanno avanti i controlli delle forze dell’ordine su tutto il territorio nazionale: sono 114.856 le persone ieri, 27 maggio, secondo i dati diffuso dal Viminale. Tra loro sono state sanzionate 355 persone, e 9 sono state denunciate per falsa attestazione o dichiarazione e una per aver violato il divieto di allontanamento dalla propria abitazione perché positiva al Covid-19. 35.233 sono state le attività o gli esercizi commerciali controllati, 41 gli imprenditori sanzionati e 3 le attività per cui è stata disposta la chiusura.

Quasi 4mila test sierologici (3.747) sono stati eseguiti sugli operatori considerati più a rischio degli ospedali Riuniti di Foggia: tra loro solo l’1,9%, ovvero 61 unità, è risultato positivo a una delle due tipologie di immunoglobuline. Le persone che sono risultate positive al test sono quindi state sottoposte al doppio tampone, per escludere eventuale contagiosità. I test andranno avanti fino al 6 giugno e l’indagine sarà ripetuta a sessanta giorni dal primo prelievo effettuato.

In Sardegna è allo studio un piano d’azione per scongiurare l’affollamento delle spiagge in vista della stagione turistica. L’idea è del sindaco della Città Metropolitana di Cagliari Paolo Truzzu: un sistema di videosorveglianza negli arenili della costa sud dell’isola. L’idea è quella di far conoscere ai cittadini lo stato di affollamento delle spiagge affinché possano decidere dove andare prima di mettersi in viaggio. Un po’ come le webcam da sempre sugli spot per surfisti.

Nel 46esimo anniversario della Strage di Piazza della Loggia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato le vittime della strage inviando un messaggio alla città di Brescia, tra le più colpite dalla pandemia di Covid-19. Era il 28 maggio del 1974, quando persero la vita 8 persone e altre 102 rimasero ferite nell’attentato di matrice neofascista. «La ricorrenza viene celebrata quest’anno dalla città di Brescia, incamminata sulla strada della ripresa civile, economica, sociale dopo che l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus ha assunto tra la sua gente le dimensioni di una immane tragedia», dice il Capo dello Stato.

Lo anticipava Giovanni Sebastiani del Cnr, ora lo dice nero su bianco la Fondazione Gimbe il think tank indipendente che si occupa di ricerca in ambito sanitario presieduto da Nino Cartab
ellotta: Lombardia, Liguria e Piemonte non sono pronte alla riapertura in vista del 3 giugno. «Le analisi post lockdown della Fondazione -dimostrano che in queste tre Regioni si rilevano la percentuale più elevata di tamponi diagnostici positivi e il maggior incremento di nuovo casi, a fronte di una limitata attitudine all’esecuzione di tamponi diagnostici».

Domani il Ministro della Salute, Roberto Speranza valuterà il monitoraggio dei dati del contagio da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, i cui risultati saranno decisivi per formalizzare la decisione sulla ripresa della mobilità interregionale, fissata dal Governo a partire dal 3 giugno. Le uniche regioni che stanno facendo un’attività di testing massiccio – dice ancora Cartabellotta, sono Valle d’Aosta e provincia di Trento.

Tre sono, per la fondazione, gli scenari che l’esecutivo si troverà sulla base delle valutazioni del Comitato tecnico scientifico: «Il primo, più rischioso, di riaprire la mobilità su tutto il territorio nazionale, accettando l’eventuale decisione delle Regioni del sud di attivare la quarantena per chi arriva da aree a maggior contagio», spiega il presidente della Fondazione. Il secondo «un ragionevole compromesso, di mantenere le limitazioni solo nelle 3 Regioni più a rischio, con l’opzione di consentire la mobilità tra di esse; il terzo, più prudente, di prolungare il blocco totale della mobilità interregionale, fatte salve le debite eccezioni attualmente in vigore».

E quindi l’appello di Cartabellotta sulla necessità di arrivare «a una decisione sotto il segno dell’unità nazionale», lasciando da parte «ogni forma di egoismo regionalistico perché la riapertura della mobilità deve avvenire con un livello di rischio accettabile e in piena sintonia tra le Regioni».

Sono 44.266 le domande totali di Indennità per Covid-19 per i lavoratori domestici presentate da cittadini (29.659) e patronati (14.607). Lo fa sapere l’Inps. «La percentuale di trasmissione delle domande da parte dei Patronati è in costante aumento, grazie alla graduale estensione della cooperazione applicativa che consente la trasmissione massiva delle domande», si legge nella nota stampa.

Sono più di 100mila invece (100.258) le domande presentate per il Reddito di Emergenza, il cosiddetto REM: 63.140 dai cittadini e 37.118 dai patronati.

Pubblicati anche i dati sul bonus baby sitting: al 25 maggio sono pervenute all’Inps 191.595 domande: 155.357 dal settore privato e 36.238 dal settore pubblico. Secondo quanto riporta l’Inps 154.751 sono già scritte sul libretto di famiglia (in corso di fruizione) e 113.404 famiglie ne hanno già beneficiato ed esaurito la fruizione nei giorni scorsi. 269.328 sono invece i congedi straordinari che sono stati erogati fino a questo momento.

Sono 83 i pazienti ricoverati all’Istituto Malattie Infettive di Roma Spallanzani secondo quanto riporta il consueto bollettino dell’ospedale: 31 di loro sono positivi a Covid-19 e 52 sottoposti a indagini. 8 pazienti hanno bisogno di supporto respiratorio. In totale ci sono 459 persone che sono state dimesse e trasferite a domicilio o in altre strutture territoriali.

pic.twitter.com/cvdzjzvZ9m— Salute Lazio (@SaluteLazio) May 28, 2020

L’indagine di Ministero della Salute e Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana – test sierologici a 150mila persone in tutto il territorio nazionale, é partita lunedì scorso. Il ministero specifica oggi in un tweet che il test verrà eseguito su un campione di 150mila persone residenti in 2mila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Il campione é già stato selezionato dall’istituto di Statistica e non ci si può quindi proporre.

«Le 150mila persone selezionate da Istat sono rappresentative della popolazione italiana», dice il ministero. «Non è possibile candidarsi volontariamente, ma se si fa parte del campione è importante partecipare. Così conosciamo meglio il virus». In caso di diagnosi positiva, «l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domic
iliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità».

Secondo l’ultimo bollettino diffuso dalla regione Veneto, sono otto i nuovi casi di pazienti positivi al Coronavirus. I casi totali dall’inizio dell’epidemia in questo modo sono arrivati a 19.125. Nessun decesso è avvenuto dalla serata di ieri, in questo modo il dato complessivo dei morti resta fermo a 1.898. Le persone che risultato attualmente positive sono 2.025, i negativizzati 15.202, i pazienti in isolamento domiciliare 2.142. In terapia intensiva invece ci sono 34 pazienti, 426 sono i ricoverati in area non critica.

Dalle indicazioni dei giorni scorsi, l’app Immuni avrebbe dovuto essere testata in tre regioni: Liguria, Abruzzo e Puglia. Secondo le indiscrezioni riportate dall’agenzia di stampa Ansa il campione delle regioni dovrebbe essere allargato a sei. Quello che deve essere ancora chiarito è se, in ogni caso, l’app per il tracciamento del contagio da Coronavirus sarà comunque scaricabile da tutti.

18 anni e nessuna patologia pregressa. Eppure il Coronavirus ha compromesso talmente tanto i suoi polmoni da impedirgli di respirare. Il 18 maggio i medici del Policlinico di Milano hanno eseguito un doppio trapianto di polmoni su un ragazzo che nei primi di marzo era stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale S. Raffaele di Milano. Era positivo al Covid-19. È la prima volta che questo intervento è stato fatto in Europa.

Secondo il Centro Studi della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), il fatturato per bar e ristoranti sarebbe in netto calo nella prima settimana della Fase 2. I dati parlano di quasi il 70% in meno. Tanti i dubbi anche sulla gestione dei posti distanziati per rispettare le norme per il contenimento del contagio. Il dato positivo però è sul comportamento dei clienti: «Unica nota lieta è il comportamento virtuoso dei clienti che non hanno fatto particolare fatica a rispettare le regole anti Covid-19».

Ospite ad Agorà su Rai 3, il virologo Massimo Andreoni ha spiegato che l’arrivo del caldo sembra stia aiutando a indebolire il virus: «I raggi ultravioletti uccidono in parte il virus. Ma, più ancora che dal sole, l’effetto è determinato dal caldo, che fa seccare prima le goccioline che emettiamo quando parliamo: cadono prima e tendono a infettare meno. Quindi è un fatto molto meccanico, fisico».

In audizione alla Commissione Federalismo fiscale, parlando dei possibili provvedimenti a sostegno dei territori più colpiti dall’epidemia, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha spiegato che non si può paragonare quello che è successo nei territori del Nord con la situazione nel resto dell’Italia: «Le province lombarde di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e quella di Piacenza in Emilia Romagna hanno vissuto un’ecatombe, il resto del Paese un dramma. Non paragonerei quelle province al resto d’Italia».

E ancora: «È presto per fare bilanci, aspettiamo le valutazioni scientifiche ex post sulla dinamica che ha portato il virus ad essere concentrato in alcune regioni. Quanto successo nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza è stato di una virulenza non riscontrata in altre province».

Il ministro Boccia è intervenuto anche sulla questione del passaporto sanitario, unìide di cui si sta parlando soprattutto in riferimento alla mobilità prevista per le vacanze estive: «Passaporto sanitario? Rileggete l’articolo 120 della Costituzione: una regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone. E poi se gli scienziati dicono che non ci sono passaporti sanitari, non ci sono»

In un’intervista al quotidiano La Stampa il sindaco di Milano Beppe Sala ritorna sulla polemica con il governatore della Sardegna Christian Solinas, spiegando che non è per nulla pentito della sua presa di posizione: «Ho chiesto solo di fare chiarezza. E ho aggiunto, da cittadino, che se qualcuno mi obbliga a fare il test per andare a cas
a sua io preferisco rinunciare. A Milano abbiamo sempre accolto tutti. E il turismo in certe regioni l’hanno costruito proprio i lombardi».

La metà non risponde, il 17% ha detto no mentre oltre il 30% ha detto sì. Lunedì 25 maggio è cominciata l’indagine epidemiologica per capire meglio la reale diffusione del virus in Italia. Istat ha selezionato un campione di 150mila persone che vivono in 2mila comuni. A ognuno di loro sarà chiesto di sottoporsi a un test sierologico. In questi giorni sono i volontari della Croce Rossa ad occuparsi delle telefonate, il loro presidente Francesco Rocca ha spiegato a Open come sta procedendo tutta l’operazione.

Così come preannunciato nella conferenza stampa del premier Conte del 16 maggio, cambiano le regole e soprattutto cambia – ancora una volta – il modulo di autocertificazione per gli spostamenti tra diverse regioni. Per spostarsi all’interno delle regioni non sarà più necessario il modulo di autocertificazione. Per gli spostamenti tra regioni diverse, sino al 3 giugno, sarà necessario compilare il nuovo modello di autocertificazione. Gli spostamenti tra una regione e l’altra saranno consentiti solo o per comprovate esigenze lavorative, o per motivi di salute, o per situazioni di necessità o ragioni di assoluta urgenza.

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