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Edizione del 29/05/2020
Estratto da pag. 1
- Coronavirus Abruzzo, gli aggiornamenti del 29 maggio
Coronavirus, qui tutti gli aggiornamenti di venerdì 29 maggio. Oggi lariapertura delle spiagge in Abruzzo. Proseguono i test sierologici ISTAT a curadella CRI. In arrivo i dati regionali per le decisioni sugli spostamenti. +++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++ Ore 6.00 – Covid 19 Abruzzo, test sierologici: Cri, “06.551010 non è truffa,rispondete” LE NEWS ANSA DALL’ITALIA E DAL MONDOSe l’Italia riparte, “si riparte senza distinzioni”. Il ministro delleAutonomie Francesco Boccia stoppa la guerra tra le Regioni sulle modalità concui dal 3 giugno sarà possibile tornare a circolare liberamente nel paese econferma la contrarietà del governo alla proposta del governatore dellaSardegna Christian Solinas di chiedere un certificato di negatività a tutticoloro che arriveranno sull’isola: è incostituzionale. “Rileggete l’articolo120 della Costituzione – dice – Una Regione non può adottare provvedimenti cheostacolino la libera circolazione delle persone”. Le parole del ministrofermano l’ennesima fuga in avanti ma non chiudono la questione della riaperturadei ‘confini’ regionali sulla quale si abbatte anche lo scontro tra lafondazione indipendente Gimbe, che accusa la Lombardia di ‘aggiustare’ inumeri, e la Regione che risponde querelando e definendo le parole delpresidente “gravissime e offensive”. Il governo non ha infatti ancora fatto unascelta definitiva e non lo farà prima di domenica, continuando a ribadire cheogni decisione sarà improntata alla massima cautela.Nelle prossime ore i dati sul monitoraggio che tiene conto delle aperture del18 maggio faranno ulteriore chiarezza su quella che è la fotografia delleRegioni, ma non saranno sufficienti. Gli esperti si prenderanno ulteriori 24-36ore per valutare altri numeri, quelli relativi al weekend scorso quando indiverse città italiane le piazze della movida si sono riempite di giovani, ecapire – in caso di presenza di nuovi e contenuti focolai – se sia necessario omeno individuare delle zone rosse. Ma ci sono da tenere in contro altrielementi: da quattro giorni, anche se con numeri ridotti, i contagi hannoripreso a salire e ora sono il doppio di lunedì. Con il nord ovest che è lazona più esposta: La Lombardia ha da due giorni il 65% dei casi e da unasettimana, mentre la percentuale di positivi su nuove persone testate è dello0,5 nel resto d’Italia, in Liguria sale al 4,9%, in Lombardia al 3,8% e inPiemonte al 2,5%. Il ‘problema’ nord ovest – considerando anche l’altapercentuale di asintomatici – dunque esiste e il governo lo sa bene. Mal’obiettivo resta quello espresso da Boccia in Parlamento, fare in modo che sipossa riaprire in maniera unitaria. “Faremo valutazioni in maniera rigorosa elaica. Ma se tutte le regioni ripartono, ripartono senza distinzioni. Ladistinzione tra cittadini di una città rispetto all’altra non è prevista, sesiamo sani ci muoviamo”.Se questo significa sbloccare tutto il 3 giugno o rinviare di qualche giorno,lo si saprà all’inizio della prossima settimana e dunque al momento resta inpiedi pure l’ipotesi di riaprire tutto introducendo una fase di quarantena perchi si sposta, anche se Boccia ha sostenuto che al momento “non siamo in quellacondizione”. Il Dpcm attualmente in vigore prevede che a partire da martedì icittadini dei paesi Schengen e della Gran Bretagna potranno circolareliberamente nel nostro paese: andrebbe dunque o prolungato il divietod’ingresso o prevista anche per loro la quarentena come per il resto degliitaliani. Attilio Fontana si dice però fiducioso che dal 3 non ci saranno piùvincoli per la sua regione: “sono convinto che i lombardi saranno liberi dicircolare in Italia. I dati sono positivi e in miglioramento. la Lombardiarientrerà sicuramente nel novero delle regioni che avranno libertà dimovimento”. Stessa posizione del governatore ligure Giuseppe Toti. “I dati delMinistero ci dicono che per tutti gli indicatori non ci sono allarmi. Questisono i fatti. Agli altri lasciamo l’allarmismo e il terrorismo”. E Solinas? Ilgovernatore sardo è di fatto isolato: la sua proposta è ferma in commissionesanità della Conferenza delle regio
ni e sarà discussa solo il 3, quando leriaperture dovrebbero essere già un dato di fatto. Lui però non ci sta, se laprende con “l’inutile litania neocentralista” di Boccia e annuncia che chi nonha il certificato, “dal mio punto di vista non può imbarcarsi in partenza equindi non arriva in Sardegna”.Ma se sul passaporto sanitario Solinas è solo, le sue preoccupazioni restanocondivise dagli altri presidenti delle regioni del sud, anche se con toni menoaccesi. Nello Musumeci non ha escluso che la Sicilia possa ripartire qualchegiorno dopo, visto che c’è un’ordinanza tutt’ora in vigore che consente lamobilità infraregionale dall’8 giugno. E il presidente delle Calabria JoleSantelli chiede al governo di adottare “precauzioni” per chi esce da quelleRegioni dove il contagio è più alto. Insomma, chiudere la Lombardia magari no;ma prevedere dei controlli sì.TUTTE LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS, CLICCA QUI