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Edizione del 28/05/2020
Estratto da pag. 1
Roma, 28 mag. (askanews) - "Il governo ha affrontato la risposta alla paura del Coronavirus con scelte chiare e coraggiose che altre democrazie hanno fatto solo in parte o in ritardo, pagando costi immensi. Non era scontato riuscirci. Ora deve essere chiaro che è cambiato l'ordine del giorno. La nuova fase richiede una capacità di progettare il futuro e quindi una comune visione sull'idea di Paese. Se gli italiani non percepiscono questo sforzo, la fiducia delle persone non ripartirà". E' quanto afferma il segretario del Partito democratico e governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, in un'intervista a Repubblica."Finalmente abbiamo politiche espansive", ha commentato. "Il Recovery Fund apre una stagione di potenti investimenti e dimostra quanto le nostre ragioni fossero più credibili di quelle dei nazional-populisti. L'Europa sta ritrovando la sua visione accanto ai bisogni delle persone. Queste risorse non vanno distribuite a caso, come il formaggio sulla pasta, ma con una strategia chiara".E quella di Zingaretti è molto chiara: "Glielo dico in cinque punti. Sfida digitale. Scelte energetiche. Centralità dell'università e della ricerca. Riforma dello Stato e lotta alla burocrazia. Protagonismo dell'Europa. E chiedo al governo di convocare presto tutte le aziende a controllo pubblico, i colossi mondiali come Eni, Enel, Finmeccanica, Ferrovie: occorre dare una missione-Paese a questi grandi attori che gestiscono centinaia di miliardi di euro di investimenti. Sia chiaro, io rispetto l'autonomia di queste aziende. Ma la competizione è inutile senza una visione d'insieme", ha commentato Zingaretti.