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Dir. Resp.
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Edizione del 26/05/2020
Estratto da pag. 1
BOLOGNA – “Non mi vedo come candidato premier, ma non precludo nulla e mi metto a disposizione”. Questa in sintesi la frase pronunciata da Stefano Bonaccini intervistato dal direttore de L’Espresso, Marco Damilano, nei suoi dialoghi sul nostro tempo. Quasi una confidenza sfuggita dopo mesi di tensione, passati a fronteggiare in prima linea l’emergenza Coronavirus e a mediare con il governo le riaperture come presidente della Conferenza delle Regioni. Un Bonaccini, quasi inedito, che parla anche dei genitori e confida che nel caso in cui avesse perso le ultime Regionali avrebbe lasciato la politica. Nell’intervista il governatore dell’Emilia-Romagna, figura emergente del centrosinistra italiano, presenta il suo libro dal titolo: battere la destra è possibile. Eppure allo stesso tempo risparmia complimenti al collega leghista Zaia: Veneto ed Emilia-Romagna hanno gestito meglio questa emergenza e chissà che i due in un futuro neanche tanto lontano possano essere rivali nella corsa a palazzo Chigi.