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Edizione del 26/05/2020
Estratto da pag. 1
Centri termali e guide alpine, ecco le nuove linee guida
Sette metri quadri nelle piscine in cui si nuota, quattro in quelle in cui si sta fermi. Divieto di scambio di attrezzature in montagna
Sette metri quadri di superficie a persona nelle piscine termali dove si nuota, quattro in quelle dove si resta fermi. E poi misurazione della temperatura prima dell'accesso, regolamentazione dei flussi di clienti, dispenser con soluzioni idroalcoliche, mascherine, ricambio d'aria.

La Conferenza delle Regioni ha approvato le linee guida per la riapertura di cure termali e centri benessere oltre a quelle per le guide turistiche e per le professioni di montagna. Le nuove indicazioni dei governatori si aggiungono a quelle già pubblicate nei giorni scorsi in altri settori e possono essere applicate da subito.

“Tutte le indicazioni riportate nelle singole schede tematiche devono intendersi come integrazioni alle raccomandazioni di distanziamento sociale e igienico-comportamentali finalizzate a contrastare la diffusione di SARS-CoV-2 in tutti i contesti di vita sociale – scrivono dalla Conferenza - A tal proposito, relativamente all’utilizzo dei guanti monouso, in considerazione del rischio aggiuntivo derivante da un loro errato impiego, si ritiene di privilegiare la rigorosa e frequente igiene delle mani con acqua e sapone o soluzione idro-alcolica, sia per clienti/visitatori/utenti, sia per i lavoratori (fatti salvi, per questi ultimi, tutti i casi di rischio specifico associato alla mansione)”.

Tutte le linee guida delle Regioni sono state realizzate dopo quelle del Comitato tecnico scientifico e le hanno in parte modificate in senso meno restrittivo (ad esempio riportando ovunque, ad esempio al ristorante, la distanza di sicurezza ad un metro). Inoltre le amministrazioni locali hanno ampliato il numero dei settori produttivi presi in considerazione. Tra questi appunto ci sono gli stabilimenti termali e i centri benessere che riguardano anche le attive all'interno di ambiti ricettivi. Sarà necessario prima della riapertura eseguire opere di prevenzione e controllo del rischio di contaminazione del sistema idrico, “anche al fine di evitare possibili contaminazioni da Legionella”. Prima dell'accesso potrà essere rilevata la temperatura corporea e dovrà essere messo a punto un programma delle attività per prevenire eventuali aggregazioni e regolamentare i flussi delle persone, che dovranno sempre indossare la mascherina nelle aree comuni al chiuso, negli spazi comuni, prevedendo se possibile percorsi divisi per l'ingresso e l'uscita, privilegiando l'accesso alle strutture ai servizi tramite prenotazione.

Poi ci vogliono i dispenser. “Tutte le attrezzature, che dovranno essere poste l'una dall'altra a una distanza di almeno 1,5 metri, dovranno poi essere disinfettate a ogni cambio di persona o nucleo familiare”. Negli ambienti termali non si potranno consumare alimenti. Per quanto riguarda i trattamenti alla persona con distanze ravvicinate “l'operatore dovrà indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola. E' consentito praticare massaggi senza guanti purché l'operatore prima e dopo ogni cliente proceda al lavaggio e alla disinfezione delle mani e dell'avambraccio”.

Nelle piscine termali la densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona per le piscine dove le dimensioni e le regole dell'impianto consentono l'attività natatoria. “Nel caso non sia consentita l'attività natatoria è sufficiente calcolare un indice di 4 mq di superficie di acqua a persona”. Invece le vasche o le zone idromassaggio che non possono rispettare le superfici di acqua per persona dovranno essere utilizzate da un solo bagnante alla volta, ad eccezione per appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi. 

Riguardo alle professioni della montagna, come guide alpine e maestri di sci, è contemplata pure in questo caso la rilevazione della temperatura, “predisponendo contestualmente una adeguata informazione sulle misure di prevenzione comprensibile anche per gli utenti di altra nazionalità”. Previsto il divieto di scambio di abbigliamento e attrezzature (imbragatura, casco, picozza, maschera, occhiali, sci, bastoncini), com
e anche degli accessori di sicurezza. 

Infine  alle guide turistiche si chiede di far indossare la mascherina anche ai membri dei gruppi di clienti e si prevede un ricorso frequente all'igiene delle mani, nonché il rispetto del distanziamento. Meglio programmare l'attività ogni due settimane e prevedere gruppi ristretti di partecipanti. “Eventuali audioguide o supporti informativi potranno essere utilizzati solo se adeguatamente disinfettati al termine di ogni utilizzo”.