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Dir. Resp.
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Edizione del 26/05/2020
Estratto da pag. 1
TELENORD - L’app immuni divide la giunta regionale
Botta e risposta a distanza tra il presidente e la sua vice, l’assessore alla sanità Sonia Viale
“App immuni. No grazie”. Lo scrive Sonia Viale, assessore alla sanità e vicepresidente della Regione Liguria nella sua pagina Facebook, che rimarca: “Per quanto mi riguarda i liguri non saranno le cavie di un governo che improvvisa anche sull'App immuni. Perché non inizia la sperimentazione la regione Lazio che ha come suo Presidente il segretario del PD?”

A fare da contraltare una nota ufficiale della Regione, corredata dalle dichiarazioni finali del governatore Toti. Si legge nella nota che “Alla richiesta del Ministro degli Affari Regionali circa la possibilità che la Liguria sia tra le Regioni capofila della sperimentazione del App Immuni, la Presidenza della Regione ha manifestato una disponibilità, ove vi siano le condizioni, ancora tutte da appurare”.

Viale sul suo post: “Se poi anche il Presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini in pratica ha bocciato l’app immuni presentata ieri dal Governo alle Regioni dicendo che fa fatica a capire cosa è e cosa sarà... ci sarà un motivo. Il Governo è corso ai ripari tentando di sbolognare il progetto ad alcune Regioni tra cui la Regione Liguria con una sperimentazione che dovrebbe partire il lunedì o martedí quando ancora non ci sono pareri definitivi e con una serie di quesiti non risolti sollevati addirittura dal COPASIR , comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica e senza aver informato i medici di medicina generale che saranno protagonisti e coinvolto gli uffici di prevenzione che dovranno sovrapporre il lavoro dell’app immuni a quello già svolto. E ancora: “I liguri saranno le cavie del Governo PD Cinque Stelle ? No grazie”.

Nella nota della Regione si legge invece che “ Si tratterebbe di un riconoscimento della qualità del sistema sanitario ed informatico ligure, evidenziata anche dal viceministro della Salute Pierpaolo Silieri nella sua visita di ieri”, seppur si dice che di fatto necessitano ulteriori approfondimenti.

Al termine della nota arriva la dichiarazione ufficiale del presidente: “Ogni altra considerazione fa parte del legittimo dibattito politico – scrive Toti - ma prego tutti di non anteporre, ancor prima di approfondire i fatti, gli interessi e le posizioni di partito agli interessi istituzionali di una comunità. Fermo restando la possibilità per tutti, compresi gli esponenti politici, di non scaricare l’applicazione, che, come è naturale in uno Stato di Diritto, resta su base assolutamente volontaria”, conclude”. E qui il richiamo alla Viale appare chiaro, o no?