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Edizione del 25/05/2020
Estratto da pag. 1
Assistenti civici, critiche dalla maggioranza al piano di Boccia. Vertice a Palazzo Chigi con Conte: "Ok alla misura. A ore i dettagli"
Fa discutere il patto tra il governo e l’Anci per reclutare 60mila assistenti civici a cui affidare parte del monitoraggio sul rispetto delle misure per la fase 2. Una misura che ha spaccato la maggioranza e costretto il premier Giuseppe Conte a incontrare a Palazzo Chigi i ministri competenti, Francesco Boccia, Luciana Lamorgese e Nunzia Catalfo, per trovare un punto di mediazione tra tutte le forze che sostengono l’esecutivo. Se per il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, di assistenti civici “ne serviranno più di 60mila”, tutti gli altri partiti – compresi alcuni esponenti del Pd – criticano la novità introdotta dal ministero di Boccia. “Io ho delle perplessità“, dice a Skytg24 Economia la titolare del Lavoro Catalfo, pochi minuti prima di entrare al vertice di Palazzo Chigi col premier, il ministro degli Affari regionali e quella degli Interni.. Ma l’esecutivo non ne aveva discusso prima? “No, non c’era stata una condivisione probabilmente il ministro Boccia lâ??haportata avanti con l’Anci”, ha risposto Catalfo. “Semplicemente c’è stata forse una fuga in avanti da parte del ministro Boccia comunque per unâ??iniziativa lodevole che ha avuto delle critiche. Non sono delle guardie, non sono delle ronde. Ognuno deve essere assistente civico di se stessoâ?, ha detto invece Federico Dâ??Incà, ministro dei Rapporti con il Parlamento.

Il vertice a Palazzo Chigi – Anche secondo il sottosegretario M5s Gianluca Castaldi, c’è stata una “fuga in avanti del ministero degli Affari regionali” e l’accordo “non piace ai 5 stelle”. “La misura va certamente bloccata, almeno finché non ci sarà un confronto e ci vedremo chiaro”, dice il capo politico M5S e viceministro dellâ??Interno Vito Crimi. Chi rumoreggia da stamattina è Italia viva. Lo stesso Matteo Renzi ha rilanciato un tweet del dem Matteo Orfini che sugli assistenti civici dice “non servono. Servono ministri che facciano i ministri e amministratori che facciano gli amministratori”. Quindi l’ex premier ne ha approfittato per attaccare l’esecutivo personalmente: “Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità?”. Poi è trapelato anche il fastidio del Viminale, che tramite fonti interne parla di “decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero”, che quindi “non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio”. Un chiarimento dovrà arrivare da Palazzo Chigi, dove dalle 18 e 30 il presidente del consiglio ha riunito i ministri competenti.

Cosa sono gli assistenti civici – L’annuncio lo avevano fatto ieri, rilanciando una notizia già diffusa nelle scorse settimane, il ministro Pd Boccia e il presidente dellâ??Anci Antonio Decaro, pure lui dem. Nei giorni delle polemiche per gli assembramenti serali nei centri cittadini, della stretta sui locali e dell’aumento dei controlli decisi da molti sindaci, il pensiero è andato subito all’utilizzo dei volontari per controllare le aree della movida. Una scelta che ha suscitato non poche perplessità, tanto da spingere fonti del ministero degli Affari regionali a chiarire: “Nessuna vigilanza, ronda o sentinelle anti spritz. In caso di assembramenti non potranno chiedere i documenti ma solo segnalare a vigili e forze dellâ??ordine”. Gli assistenti civici saranno quindi innanzitutto “volontari”, spiegano dal dicastero, che saranno a disposizione per “16 ore settimanali che ciascuno può regalare al proprio comune per aiutare gli anziani, portare spesa e medicine, aiutare nellâ??organizzazione del distanziamento sociale, come ad esempio fuori dalle chiese o fuori dai parchi per contingentare gli ingressi”. Precisazioni che arrivano anche dal sindaco di Bari: “Svolgeranno le attività che i volontari hanno svolto in questi mesi tenendo in piedi le nostre comunità. Il bando serve a trovarne di nuovi, visto che – con il progressivo ritorno al lavoro – molti non hanno più la stessa disponibilità di
tempo”.

Sileri: “Ne servono di più” – “Se gli assistenti civici saranno impiegati per aiutare la ripartenza e contribuire a spiegare ai cittadini lâ??importanza del rispetto delle regole allora ben vengano ma se si configurano come ronde per un nuovo coprifuoco, Napoli sicuramente dirà no“, attacca il sindaco di Napoli, Luigi se Magistris. “Ma quali ronde padane? Quelle avevano uno scopo repressivo. Queste hanno la funzione di ricordare ai cittadini le regole. Non c’è alcun arruolamento di milizie. Semplicemente abbiamo esigenza di dare una mano ai sindaci che hanno la responsabilità di gestire i territori”, ha difeso l’iniziativa il ministro Pd per il Sud, Giuseppe Provenzano, a RaiNews24. Anche il viceministro della Salute Sileri, a 24Mattino spiega che a suo parere gli assistenti civici servono ma forse saranno anche di più perché “dobbiamo pensare a questa nuova fase in maniera elastica” e “dobbiamo essere pronti a prendere misure di settimana in settimana”. “Questo è uno strumento per permettere ai Comuni, visto che dalle protezioni civili regionali arrivavano meno persone, perché molti volontari sono tornati al lavoro” di avere “assistenti per portare la spesa, cibo, medicine, con funzioni credo sociali”, dice il presidente della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini .”Mi auguro – ha aggiunto il governatore dell’Emilia Romagna- si plachino le polemiche e si trovi un ragionevole accordo”.

M5s: “Perplessi, misura non condivisa” – Da tutto l’arco della maggioranza, però, arrivano commenti non esattamente entusiasti: “Assistenti civici per me no. Con il M5s questa proposta non è stata condivisa e non la vogliamo. Noi siamo al governo per fare il bene dei cittadini nonostante le tante difficoltà. Basta sparate. Serve responsabilità e serietà”, scrive in un tweet il viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni. “La notizia dellâ??ordinanza sugli assistenti civici era giunta inaspettata e ci ha lasciati alquanto perplessi. Non perdiamo però di vista lâ??obiettivo: garantire tutto il supporto necessario ai comuni durante questa fase delicata. Sono certo che attraverso il confronto allâ??interno della maggioranza sapremo trovare, in tempi brevi, la soluzione più efficace”, dice il capo politico M5s Crimi.

Renzi: “Follia” – Anche tra i parlamentari del Partito democratico sono in molti a criticare l’idea annunciata dai ministri colleghi di partito. Il primo è Matteo Orfini, con un post su Facebook: “Se apri i locali nei luoghi dove ci sono i locali le persone ci vanno. Se non vuoi che ci vadano o vuoi che ci vadano in numero limitato, organizzi prima afflusso, modalità e controlli. Non servono assistenti civici. Servono ministri che facciano i ministri e amministratori che facciano gli amministratori. Non una schiera di influencer che commentano indignati le foto del giorno”. Un post subito condiviso su Twitter da Matteo Renzi: “Come spesso accade la penso come Orfini”. “Questa è scelta, mai condivisa in riunioni di maggioranza, che rischia di essere inopportuna, confusa e sbagliata e che è necessario rivedere anche alla luce della mancata condivisione col Viminale. Ed alla luce della quale mi chiedo: perché invece non è mai stata considerata lâ??ipotesi di ampliare il servizio civile come pure alcuni di noi hanno proposto?”, ha scritto su facebook la ministra renziana dell’Agricoltura, Teresa Bellanova.

I dem contrari – Tra democratici critici c’è anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: “Non credo che questi volontari possano essere adatti per una realtà a rischio come quella della movida, ma potrebbero aiutare nei mercati scoperti e nei parchi”. Contrario anche il senatore Tommaso Nannicini: “Abbiamo bisogno di professionisti del bene comune e del welfare di comunità, non di vigilantes, sotto le spoglie di assistenti civici”. Dello stesso pensiero LeU con il senatore Francesco Laforgia che esprime perplessità: “Il governo si confronti con il Parlamento prima di assumere decisioni importanti”. “La proposta di assumere 60mila ‘assistenti civici i
n funzione anti Movida vada rivista. In ogni caso deve essere chiaro che una decisione del genere può essere assunta solo dal Parlamento, dopo adeguata discussione”, conclude la presidente del gruppo Mistro al Senato Loredana De Petris. Le critiche arrivano anche da tutte le opposizioni, da PiùEuropa a Giorgia Meloni. “Per me è una sconfitta sociale pensare che devi mandare qualcuno per far indossare la mascherina salvavita. Eâ?? un problema culturale”, commenta il governatore del Veneto, Luca Zaia.

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