[fedriga-draghi-coronavirus-696x398]Il governatore Fedriga durante una direttadella Regione*25.05.2020 – 07.30 – Il governatore Massimiliano Fedriga, che dall’iniziodell’emergenza da Coronavirus si è sempre dichiarato assai preoccupato per latenuta economica della Regione, torna sull’argomento con un’intervistaesclusiva al giornale Adnkronos.Accanto al rifiuto di ogni corridoio turistico e/o accordo bilaterale e allafiducia ribadita nei confronti di ristoranti e negozianti, Fedriga ha preferitoconcentrarsi sull’argomento dello stato finanziario del Friuli Venezia Giulia.Una settimana fa infatti era stato chiesto a Roma che si rivedessero i pattifinanziari; la Regione infatti ha sempre versato i suoi tributi allo stato, mal’attuale recessione rende quest’obbligo assai difficile, specie perché nellaqualità di regione autonoma deve gestire una quantità di servizi al cittadinosuperiore alle regioni ordinarie.“Devo dire che con il Dl maggio, di fatto, annientano le regioni, – hadichiarato Fedriga – le colpiscono uccidendole, io a questo punto chiudo laregione, io non ho più soldi per fare nulla, non solo per l’emergenza”.“Chiamerò qualcuno a Roma – prosegue Fedriga – per dire che chiudo gliospedali, non ho più soldi per la spesa ordinaria” anche “se noi siamo unaregione virtuosa, versiamo a Roma più di quanto riceviamo”.“Dal Friuli Venezia Giulia – spiega – da Roma continuano a volere il contributostraordinario, che ci chiedono dal 2011, un contributo che noi abbiamo chiestodi sospendere, perché non ce lo possono chiedere con un deficit di entrateenormi, visto che noi ci approvvigioniamo esclusivamente attraverso risorseproprie, noi non abbiamo trasferimenti da Roma”.“Stimiamo un crollo delle entrate intorno ai 700 milioni di euro, su unbilancio complessivo di 5,5 miliardi”. “Nel mentre continuano a chiederci ilcontributo da 726 milioni di contributo straordinario, questo per noi èinsostenibile”, conclude Fedriga.