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Edizione del 22/05/2020
Estratto da pag. 1
ci voleva il virus per far diventare l`italia uno stato federale
• [home-dago] • Media e tv • Politica • Business • Cafonal • Cronache • Sport • Viaggi • Salute • [envelope-d][attilio-fo]22 mag 2020 11:40CI VOLEVA IL VIRUS PER FAR DIVENTARE L'ITALIA UNO STATO FEDERALE - DAL 3 GIUGNOSARANNO LE REGIONI A DECIDERE SE FAR ENTRARE O USCIRE LE PERSONE. IL GOVERNODEFINIRÀ I CRITERI CON LA MISURA DEL RISCHIO: BASSO, MODERATO O ALTO.NELL'ULTIMO CASO, NON SI POTRÀ APRIRE, NEGLI ALTRI SARÀ A DISCREZIONE DEIGOVERNATORI - L'IPOTESI SALINAS DI FAR ENTRARE IN SARDEGNA SOLO CON PASSAPORTOSANITARIO? BOCCIA SCETTICO-Condividi questo articolo • Condividi su Facebook • Condividi su Twitter • Condividi su Google+ • Invia in emailFiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera” La data cruciale è il 29 maggio 2020. Perché quel giorno, venerdì prossimo,arriverà il report settimanale del monitoraggio che fornirà le indicazioni perconcedere il via libera agli spostamenti tra le regioni. Mentre nella faseattuale c' è liberta di movimento nella propria regione di residenza, dal 3giugno - come previsto dal decreto in vigore - ci si potrà spostare in tuttaItalia. Ma l' apertura potrebbe non essere totale.ATTILIO FONTANA ATTILIO FONTANASarà infatti il governo a decidere i criteri e i governatori avranno il poteredi imporre limitazioni. Con un obiettivo ormai evidente: impedire l' ingresso achi proviene dalle regioni con il maggior numero di contagi. Nei prossimi giorni si metteranno a punto i dettagli del percorso stabilito inbase a una regola: non ci sarà alcun limite soltanto tra regioni che sono allostesso livello di rischio. E sarà questo a condizionare la vita dei cittadininelle prossime settimane, dunque anche nel periodo delle vacanze estive. L'assegnazione del livello avviene elaborando i 21 punti del monitoraggio messo apunto dal ministero della Salute. Ogni settimana le Regioni hanno l' obbligo dicomunicare una serie di parametri e l' incrocio di questi dati fornisce lavalutazione complessiva. In particolare devono rendere noto l' Rt (il tasso di contagiosità che hasostituito l' R0), il numero dei tamponi effettuati e una serie di datirelativi alla tenuta del sistema sanitario, con un' attenzione particolare alleterapie intensive. Incrociando queste informazioni si arriva al livello dirischio che può essere «basso», «moderato» o «alto». E questo consente diprendere i provvedimenti necessari a tenere al sicuro i cittadini, ma nellostesso tempo proseguire nell' avanzamento della fase 2 così come stabilito nelDpcm entrato in vigore il 18 maggio.CHRISTIAN SOLINAS CHRISTIAN SOLINAS Anche ieri il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha volutoribadire che spetta alle Regioni tenere sotto controllo la situazione ecomunicare eventuali allarmi «proprio per poter intervenire tempestivamente».Poi ha nuovamente sottolineato che «se dovessero esserci alcune regioni ad altorischio, lo si saprà qualche giorno prima.Prima di aprire, se qualcuna dovesse essere a livello alto non apre». Ogni venerdì vengono dunque esaminate le tabelle e poi si procede. Il 29 maggioil governo analizzerà i dati e deciderà se la mobilità interregionale puòvalere per tutti o se invece dovranno essere previste eccezioni. E questopotrebbe valere anche per singole città o paesi. Per comprendere meglio quantoaccadrà si può fare un esempio basandosi sui dati della scorsa settimana quantotutte le regioni erano a livello «basso» tranne Lombardia, Molise e Umbria. In quella situazione le tre regioni sarebbero state escluse dalla libertà dispostamento.Il provvedimento non sarà comunque definitivo, ma verrà valutato e aggiornatosulla base dei risultati settimanali.giuseppe conte attilio fontana 1 giuseppe conte attilio fontana 1E dunque cambiato a seconda di un miglioramento o peggioramento dellasituazione che determina la valutazione di rischio. La scelta del governo didelegare in questa fase ai presidenti delle Regioni le modalità per chiudere oaprire i propri confini - sia pur sulla base di linee guida comuni o comunquedi un confronto che rimane sempre aperto e che appare nell' ultimo periodocaratterizzato da un cli
ma collaborativo - consentirà a ognuno di procederecome ritiene più opportuno e sicuro per i propri residenti. E dunque, anche di fronte a un nuovo Dpcm che dovesse decidere un' apertura, sipotrà scegliere una linea più dura. Le valutazioni potrebbero tenere contoanche di singole realtà che potrebbero mostrare un andamento diverso da quellodella regione. Proprio come accaduto la scorsa settimana in Molise e in Umbria,dove ci sono stati episodi che in alcuni centri hanno fatto salire il numero dicontagi influendo poi sulla valutazione generale. A destare allarme è invece inqueste ultime ore il dato di Milano, perché l' Rt è salito dallo 0,65 del 12maggio allo 0,86 di ieri. NUNZIA DE GIROLAMO FRANCESCO BOCCIA 1 NUNZIA DE GIROLAMO FRANCESCO BOCCIA 1Il governatore della Sardegna Christian Solinas due giorni fa aveva dichiaratoche nella sua regione «si potrà entrare solo con una patente di immunità». Inrealtà non si comprende come dovrebbe essere ottenuta e lo stesso Boccia ha giàchiarito che «non c' è nulla di concreto su questo». Più probabile è invece che accada quanto proposto da altri governatori e cioèche - soprattutto in vista di un possibile esodo previsto tra luglio e agosto -si possa condizionare l' ingresso nella regione con l' obbligo di quarantena ol' esibizione di un test sierologico aggiornato all' ultima settimana, chepossa dunque escludere la positività della persona. Questa possibilità erastata ipotizzata dal governatore della Sicilia Nello Musumeci, senza comunqueescludere che possano essere poi i sindaci a prendere ulteriori decisionilimitando gli arrivi nel proprio Comune se si ritiene di non avere le strutturesanitarie sufficienti a fronteggiare un' eventuale emergenza oppure i modi percontrollare l' arrivo di persone a rischio.PIERPAOLO SILERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA PIERPAOLO SILERI GIUSEPPECONTE ROBERTO SPERANZA Una linea di prudenza che il ministro della Salute Roberto Speranza ha volutoribadire ieri anche rispetto alle ordinanze già siglate.La lettera inviata al presidente della conferenza delle Regioni StefanoBonaccini è perentoria: rimane il divieto di spostarsi fra le regioni e igovernatori che decidono di agire in deroga, assumendosene la responsabilità,possono farlo solo per spostamenti di «assoluta necessità». Era stato proprio Bonaccini a chiedere una modifica del decreto in vigore perconsentire il trasferimento «anche al di fuori della regione di residenza, neilimiti della provincia o del Comune confinante, da parte di residenti inprovince o Comuni collocati al confine tra due Regioni». In realtà molteordinanze firmate in questi giorni hanno già concesso il via libera perconsentire alle persone di vedere familiari e amici che abitano a pochichilometri di distanza, ma dal ministro è arrivato lo stop. E adesso sono tuttiin attesa di scoprire che cosa accadrà oggi, quando il monitoraggio sarà resonoto e si vedrà l' andamento del contagio in questa fase di riaperture.BEPPE SALA BONACCINI BEPPE SALA BONACCINI