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Edizione del 20/05/2020
Estratto da pag. 1
Il puzzle delle spiagge - regione per regione
Il puzzle delle spiaggeregione per regioneIl puzzle delle spiagge
regione per regione20 Maggio 07:00 2020 da Claudia Ceci Stampa questo articolo • • • • • • Regione che vai, spiaggia che trovi. La Conferenza delle Regioni e delleProvince autonome ha stilato un testo unico con le regole da adottare per lariapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative, tra cui anchegli stabilimenti balneari, tema centrale dell’estate alle porte.Il documento, di fatto, è diventato il riferimento a livello nazionale, vistoil placet del governo Conte con il recepimento nel decreto del presidente delConsiglio dei ministri del 17 maggio, con l’allegato 17, superando le misureintrodotte alcuni giorni prima dall’Inail per regolamentare la frequentazionedelle coste italiane.Le disposizioni del governo indicano che gli spazi debbano essere organizzatiin modo da garantire sempre la distanza di almeno 1 metro tra le persone inspiaggia. Tra gli argomenti trattati, la gestione delle aree comuni con ilrispetto delle distanze, le prescrizioni in materia di pulizia, sanificazione eigiene, le prenotazioni, gli sport praticabili, la gestione e l’eventualesorveglianza delle spiagge libere.Nonostante il testo condiviso, trattandosi di materia concorrente, ciascunaregione, con propria ordinanza si sta dotando di un regolamento che – nelrispetto della normativa in vigore – può differire in parte nei contenuti enelle prescrizioni, pensiamo per esempio alla distanza tra ombrelloni.ABRUZZO. Apertura consentita dal 18 maggio nel rispetto delle condizioni del“Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività ricreative dibalneazione e in spiaggia”, redatto nel dettaglio dalla Regione Abruzzotendendo conto di quanto indicato nel “Documento tecnico su ipotesi dirimodulazione delle misure contenitive del contagio da Sars-CoV-2 nel settoredelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia” presentato in il 12maggio dall’Inail e dall’Istituto Superiore di Sanità. Per quanto riguarda laridefinizione del layout degli spazi: la distanza minima tra le file degliombrelloni è di 3,50 metri e fra gli ombrelloni della stessa fila è di 3,50metri; l’area complessivamente destinata a ogni ombrellone non può comunqueessere inferiore a 12 mq possibilmente definita con sistemi di segnaletica aterra; in caso di superamento delle condizioni critiche epidemiologiche e dopoeventuale specifico provvedimento di analogo tenore, sarà possibilel’inserimento di ulteriori ombrelloni a distanza minima di 2.30 metri nellastessa fila.BASILICATA. La data è il 25 maggio: da quel momento sono consentite,nell’intero territorio della Basilicata, le attività turistiche deglistabilimenti balneari per le quali la regione applica le linee guida dellaConferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020, recepitedal governo con l’allegato 17 del dpcm 17 maggio 2020. Tra le disposizioni, vaassicurato un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio)in modo da garantire una superficie di almeno 10 mq per ogni ombrellone,indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per fileorizzontali o a rombo). Nelle spiagge libere e negli arenili, deve essereassicurato il rispetto della distanza interpersonale di sicurezza di almeno 1metro.CALABRIA. A partire dal 20 maggio 2020 aperti stabilimenti e spiagge anche inCalabria, che recepisce le disposizioni del dpcm e di conseguenza le lineeguida regionali.CAMPANIA. Ripresa in sicurezza delle attività prevista il 25 maggio inCampania, che non ha firmato l’intesa Stato-Regioni sulle riaperture e almomento non ha ancora pubblicato un proprio regolamento per spiagge estabilimenti balneari; nell’ordinanza n.48 del 17 maggio, la Regione dà mandatoall’Unità di Crisi regionale, sentite le categorie interessate, di definireadeguate misure.FRIULI VENEZIA GIULIA. Riaperture in vigore dal 18 per il Friuli Venezia Giuliache recepisce le linee guida delle Regioni.EMILIA ROMAGNA. Discorso a sé invece per l’Emilia Romagna, che apre il 25maggio e si è dotata – con decreto n.82 del 17 maggio, a
llegato n.6 – di unproprio testo molto dettagliato sugli stabilimenti balneari, il “Protocollo diregolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento delladiffusione del virus Covid-19 in relazione allo svolgimento in sicurezza deglistabilimenti balneari e delle spiagge in Emilia Romagna”. Sempre in merito aldistanziamento, se l’ordinanza balneare n. 1/2019 stabiliva distanze minimecalcolate fra i paletti degli ombrelloni di 2.5 metri tra le file e 2 metri traombrelloni della stessa fila; adesso andrà garantita una superficie minima aombrellone di 12 mq a paletto. In caso di utilizzo di altri sistemi diombreggio andranno comunque garantite aree di distanziamento equivalenti aquelle garantite dal posizionamento degli ombrelloni (prescrizione che saràrecepita nell’ordinanza balneare per la stagione balneare 2020). Tra leattrezzature di spiaggia (lettini, sdrai, etc.) ove non allocati nel postoombrellone, dovrà essere garantita la distanza minima di ml 1,5.LAZIO. Nell’ordinanza sulle riaperture, la Regione Lazio non cita disposizionisu spiagge e stabilimenti balneari. Se la data di avvio sembrerebbe quella del25 maggio, il Campidoglio frena e vorrebbe che gli arenili non riaprisseroprima del 3 giugno (anche se si discute sulla data del 1° giugno).LIGURIA. Si uniforma alla Conferenza delle Regioni anche la Liguria, che haaperto le spiagge il 18 maggio.LOMBARDIA. Niente mare ma laghi e piscine per la Lombardia, che con l’ordinanzaregionale n.547 del 17 maggio 2020 ha disposto la riapertura il 18 maggio, eche si uniforma a quanto stabilito dal documento delle Regioni.MARCHE. Si era già dotata, con deliberazione della giunta regionale n.564dell’11 maggio, di proprie “Linee guida operative per la prevenzione, gestione,contrasto e controllo dell’emergenza Covid-19 nelle strutture ricettive,stabilimenti balneari e spiagge libere” la Regione Marche, che ha apportato poialcune modifiche al testo nel rispetto del dpcm e in considerazione delleindicazioni di Inail e Iss. In merito alle distanze tra ombrelloni della stessafila e tra file, deve essere garantita una superficie minima a ombrellone di mq10,5 a paletto. È consentita la possibilità di posizionare gli ombrelloni condistanza minima di 4,6 metri nella stessa fila e 3 metri tra le file perconsentire, in caso di superamento delle condizioni critiche epidemiologiche esuccessivamente a eventuale specifico provvedimento, l’inserimento di ulterioriombrelloni a distanza minima di 2.3 metri nella stessa fila. Per quantoriguarda la fruizione delle spiagge libere, va mantenuto il distanziamentofisico di almeno 2 metri tra i lettini, sdraie, asciugamani e di 4 metri tra ipali di eventuali ombrelloni posati dai cittadini.MOLISE. Vale quanto indicato nel dpcm e anche per la gestione di stabilimenti espiagge in Molise.PIEMONTE. Stesso discorso della Lombardia vale per il Piemonte che ha dispostol’apertura il 18 maggio e si uniforma ai diktat del dpcm e di conseguenza dellaConferenza delle Regioni.PUGLIA. Anche la Regione Puglia d’accordo con la ripartenza in sicurezza dal 18maggio e con le linee guida delle Regioni, che recepisce in materia di marenell’ordinanza n.237 e allegati.SARDEGNA. Dal 18 maggio è consentito l’accesso alle spiagge libere e agliarenili in Sardegna, in linea con il dpcm.SICILIA. Intesa Stato-Regioni anche per la Sicilia, che condivide il protocollonazionale in materia di stabilimenti e spiagge all’interno dell’ordinanzacontingibile e urgente n. 21 del 17 maggio 2020.TOSCANA. Anche la Toscana si allinea alle disposizioni nazionali per le suecoste, come si legge nell’ordinanza del presidente della giunta regionale n.57del 17 maggio.TRENTINO. In attesa di pubblicazione per ora l’ordinanza sulle riaperture delleattività relative agli stabilimenti balneari (laghi e fiumi) in Trentino.UMBRIA. Recepisce la normativa nazionale anche l’Umbria con l’ordinanza delpresidente della giunta regionale n.25 del 17 maggio.VALLE D’AOSTA. Lo stesso vale per la Valle d’Aosta e per la sua ordinanza n.207 del 17 maggio scorso.VENETO. Infine ha riaperto anche il Veneto, che è stat
a una delle regioni piùcolpite dall’epidemia. Dal 18 maggio è consentita la riapertura di stabilimentibalneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, previo rispetto del dpcm e dellelinee guida della Conferenza delle Regioni, così come si legge nell’ordinanzadel presidente della giunta regionale n.48 del 17 maggio 2020.