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Edizione del 18/05/2020
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Coronavirus Campania, 11 positivi. De Luca: «Qua si riparte giovedì, governo non ha dettato le linee guida»
Dall’inizio dell’epidemia in regione i contagiati sono 4695. Oggi in Italia è il giorno della ripartenza per bar e ristoranti ma il governatore...
il bollettino del 18 maggio

Mezzogiorno, 18 maggio 2020 - 08:16

Coronavirus Campania, 11 positivi. De Luca: «Qua si riparte giovedì, governo non ha dettato le linee guida»

Dall’inizio dell’epidemia in regione i contagiati sono 4695. Oggi in Italia è il giorno della ripartenza per bar e ristoranti ma il governatore campano rinvia al 21

di Ch. Ma., L. M.

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Undici casi positivi al Coronavirus in Campania in base all’ultimo rilevamento effettuato. Il dato emerge su 3.691 ed è in linea con i contagi contenuti dell’ultima settimana. Ad oggi il totale dei positivi in Campania è pari a 4.695 persone su un totale di 143.478 tamponi . Qui la situazione in Italia con la mappa del contagio.

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I dati in IrpiniaSu 284 tamponi analizzati dal “Moscati” di Avellino, dall’Istituto di Ricerche Genetiche Biogem di Ariano Irpino, dall’Azienda Ospedaliera “San Pio” di Benevento e dall’Ospedale “Cotugno” di Napoli, risultano 3 casi positivi al Covid-19 in Irpinia, di cui: 2 riferiti a due persone residenti a Vallata, contatti stretti di un caso già risultato positivo; 1 riferito ad una persona residente a Fontanarosa.

De Luca contro il governo: scarica responsabilità su regioniOggi, lunedì 18 maggio, in Italia ripartono una serie di attività commerciali, ma la vigili, domenica è stato il giorno dello scontro tra il governatore campano Vincenzo De Luca e il governo nazionale. «C’è stato un misto di finzione e di irresponsabilità. Per quello che ci riguarda lunedì non apriamo né i ristoranti, né i pub né i mercati. Apriremo giovedì per preparare con serietà le condizioni di igienizzazione e poi di sicurezza per i clienti, in questi tre giorni», ha detto De Luca ribadendo la posizione già espressa venerdìe oggi spiegata in un’intervista al Corriere della Sera. «Dal 3 giugno liberi tutti, dice il premier. Io dal 2 ragionerò per capire a che punto è il contagio. E comunque che significa liberi tutti se abbiamo ancora curve epidemiologiche alte in alcune parti dell’ Italia?», dice il presidente della regione Campania. «Abbiamo condiviso il documento delle Regioni. Ma riteniamo che il ministero della Salute abbia il dovere di dettare linee guida per garantire le condizioni di base prioritarie per la sicurezza dei cittadini. Questo punto non è stato accettato e non abbiamo firmato», ha sottolineato De Luca.

Il ministro Boccia: De Luca non deve firmare nulla«De Luca non deve firmare nulla. Il parere è stato dato dalla conferenza delle Regioni. Una cosa sono le leggi e le regole un’altra cosa è la realtà virtuale. Poi c’è un decreto legge. Nessuno lo obbliga ad aprire. Ma se vuole ripartire deve seguire delle regole e attenersi alle indicazioni delle leggi dello Stato», afferma il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, in un colloquio con il quotidiano `La Stampa´. «Questo è l’inizio di una fase nuova. La prima è durata due mesi e mezzo. E in quella fase lo Stato ha acquistato i ventilatori per le terapie intensive, li ha distribuiti sul territorio, ha inviato personale medico, ha distribuito soldi alla Regioni - continua Boccia - Ora proprio perché restringere è doloroso, ma più facile, è inevitabile responsabilizzare i territori. Per le ripartenze, ci piaccia o no, il nostro Paese si confronta con 21 sistemi diversi e quindi è inevitabile coinvolgere tutti. Ma lo sforzo fatto oggi sarà utile per i mesi che varranno».

18 maggio 2020 | 08:16

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