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Dir. Resp.
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Edizione del 17/05/2020
Estratto da pag. 1
Fase 2, nuovo DPCM con le disposizioni dal 18
Arriva, dopo una lunga e complessa trattativa con le Regioni, la firma delnuovo DPCM che regolamenta l’allentamento delle restrizioni da domani, lunedì18 maggio.Invero, nulla di particolarmente nuovo rispetto a quanto avevamo già scrittoieri, e cioè: spostamenti fra le regioni (e verso i Paesi di UE e areaSchengen) liberi dal 3 giugno, ripartenza delle celebrazioni religiose eripartenza di alcuni settori di commercio al dettaglio e servizi alla persona,previa valutazione delle Regioni. Proprio su questo punto si è svolto ilbraccio di ferro fra Esecutivo centrale e Presidenti di Regione, con ildistinguo di De Luca che dichiara di non aver sottoscritto l’intesa con ilGoverno (affermazione che, invero, non si capisce bene quale significato possaavere, al di là di un politico “marcare il territorio”), in quantoscaricherebbe tutta la responsabilità sulle Regioni.A quanto avevamo già scritto si aggiunge, come annunciato ieri dal PresidenteConte in conferenza stampa, la ripartenza di cinema e teatri a partire dal 15giugno.Resta fermo, poi, l’obbligo di indossare la mascherina in tutti i luoghi chiusiaperti al pubblico nonché in qualsiasi situazione (all’aperto o al chiuso) incui non si possa garantire la distanza interpersonale di un metro.I protocolliFunzione principale di questo DPCM è quella di raccogliere e sancire i numerosiprotocolli sottoscritti a Palazzo Chigi in questi giorni (radunati negliallegati al decreto stesso), da quelli con le confessioni religiose a quellicon le parti sociali, alle «Linee guida per la riapertura delle attivitàeconomiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Provinceautonome del 16 maggio 2020».Proprio su quest’ultimo testo, che riportiamo in calce, conviene soffermarsimaggiormente. Esso detta le norme specifiche per la ripartenza di: • Ristorazione • Attività turistiche (balneazione) • Strutture ricettive • Servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti) • Commercio al dettaglio • Commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati, fiere e mercatini degli hobbisti) • Uffici aperti al pubblico • Piscine • Palestre • Manutenzione del verde • Musei, archivi e bibliotecheMisure di precauzione comuni a tutte queste categorie sono, ovviamente, ladistanza interpersonale di almeno un metro (vera e propria regola aurea chedovremo imparare ad attuare in modo automatico) e l’obbligo di fornire a chiaccede il gel idralcolico per le mani. Massima attenzione anche per gliimpianti di condizionamento (possibile vettore del contagio, come dimostranoormai diversi studi), per i quali andrà assolutamente evitata la funzione diricircolo dell’aria.Nei negozi, e ovunque sia prevista la presenza di una cassa, questa potràessere protetta da pannelli in plexiglas. Andrà incentivato l’uso dei pagamentielettronici (e chissà che non ne benefici, per una volta, anche la lottaall’evasione…).Per quanto riguarda l’atteso ritorno sulle spiagge, negli stabilimenti balnearidovranno garantire uno spazio di 10 m^2 per ogni ombrellone, oltre allasanificazione di lettini e sdraio dopo ogni utilizzo.Non prendiamola alla leggeraPerché questa fase 2 funzioni davvero e non si ripiombi nella fase 1 col suocarico di morti e crisi economica (eventualità tutt’altro che accantonata, comeabbiamo scritto frequentemente) è essenziale che ci siano responsabilità ebuonsenso da parte di tutti. Qui a Taranto finora ci siamo comportati bene, masi inizia a percepire un certo calo dell’attenzione. Stiamo in guardia. 1589693580874_TESTOCondividi:Share