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Dir. Resp.
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Edizione del 17/05/2020
Estratto da pag. 1
Test sierologici. Regioni chiedono chiarezza sulla gestione dei test
Dopo le sollecitazioni dei giorni scorsi, le Regioni evidenziano in una notache “il ricorso esponenziale della popolazione ai test sierologici, anche periniziativa di numerosi sindaci che li stanno promuovendo come strumento discreening epidemiologico di massa genera incertezza interpretativa e rischia diaumentare a dismisura la richiesta di tamponi, invocati per fare chiarezzasulla diagnosi”.[front8459753]15 MAG - “Il ministro faccia chiarezza sulla gestione dei test”. L’invito eragià stato lanciato dalle Regioni pochi giorni fa e ora Luigi IcardiCoordinatore nazionale della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni,ha preso carta e penna per rinnovare la richiesta.In una nota inviata al ministro della Salute, Roberto Speranza, la Commissionesottolinea la necessità che “sia individuata, a livello centrale, unastrategia nazionale, attraverso un provvedimento normativo che identifichimodalità operative e le priorità per gestire in maniera integrata gli strumentidi analisi sierologica e molecolare (tamponi)”. Preso atto della circolare ministeriale, condivisa nel merito, secondo cui soloil tampone ha una validità diagnostica, le Regioni fanno presente che ilricorso esponenziale della popolazione ai test sierologici, anche periniziativa di numerosi sindaci che li stanno promuovendo come strumento discreening epidemiologico di massa, genera incertezza interpretativa e rischiadi aumentare a dismisura la richiesta di tamponi, invocati per fare chiarezzasulla diagnosi. In particolare, le Regioni palesano il rischio concreto che la richiesta ditamponi in esito positivo al test sierologico di massa “possa impedire dieffettuare tempestivamente i tamponi necessari (e la cui effettuazione èobbligatoria per legge) a contrastare l’infezione da coronavirus Covid19”. “È chiara la difficoltà in Italia ad assicurare i tamponi a tutti – osserva ilcoordinatore Icardi – , nessuna Regione sarebbe al momento in grado digarantire questo esame a chiunque lo richieda come strumento di validazionedegli esiti sierologici. Occorre che a livello nazionale sia fatta al piùpresto chiarezza, stabilendo linee guida che valgano per tutti, in tutte lesituazioni”.15 maggio 2020