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Edizione del 17/05/2020
Estratto da pag. 1
Fase 3, Bonaccini-Toti: "Regioni alleate per fare ragionare il Governo"
/-->POLITICAstampaDopo lo scontro notturno per correggere il tiro sul DpcmFase 3, Bonaccini-Toti: "Regioni alleate per fare ragionare il Governo"di g.scio.domenica 17 maggio 2020Dopo la pubblicazione del Dpcm del Governo Conte "ci eserciteremo anche noinella produzione dell'ordinanza su cui stiamo gi lavorando e che aprir tuttii settori della regione che hanno delle linee guida che indirizzano le attivit , fatte di concerto". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria GiovanniToti, "Parliamo di commercio al dettaglio, ristorazione e bar, servizi allapersona come parrucchieri, estetisti e tatuatori e impianti sportivi".???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????GENOVA - Quello che sembrava tutto fatto all'ora di cena, con la consuetaliturgia della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, si è complicatoall'improvviso e solo dopo un ulteriore incontro tra il presidente delConsiglio, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, FrancescoBoccia, e i presidenti delle Regioni si è raggiunto l'accordo finale. Erano piùo meno le 3:30, era appena finito un sabato non proprio normale e non eraancora cominciata una domenica speciale. L'ultima prima della ripartenzadefinitiva dell'Italia. Ma cosa è successo?Le Regioni hanno frenato sul Dpcm dopo che era stata raggiunta venerdì l'intesacon il Governo perché montava la paura (o anche solo il sospetto) che ilprovvedimento del premier in qualche modo potesse limitare o depotenziare lasfera di competenza regionale. Il nodo era la modifica dell'articolo 6 el'adozione delle linee guida non allegate al Dpcm. Di qui la necessità di unulteriore chiarimento, per evitare che potessero nascere equivoci, quando lamaggior parte il 18 maggio delle attività riprenderà a funzionare.Con una metafora pugilistica, 'ai punti' ha perso Conte che si è vistocostretto ad ammorbidire le sue posizioni e ad ammorbidire anche quelle deiministri Alfonso Bonafede (Giustizia), Roberto Speranza (Salute) e VincenzoSpadafora (Sport), i più intransigenti. "Le richieste erano legittime, lasoluzione è stata trovata nell'interesse del Paese. L'accordo sancisce ancorauna volta la leale collaborazione tra Regioni e Governo", ha poi spiegato ilministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Ma non è stata unapasseggiata di salute, da quanto si può immaginare.Si tratta, in sostanza, diun compromesso accettabile sia per il Governo sia per le Regioni. Fase 3, Toti: "Le Regioni hanno evitato al Governo altre brutte figure" -CLICCA QUI"Troppi cavilli", sono insorti il governatore ligure Giovanni Toti e altripresidenti di regione. Una protesta nata dal fatto che "il Dpcm non facevaneanche riferimento al protocollo unitario firmato dalle Regioni". Solo altermine di un lungo braccio di ferro l'accordo: il documento dei presidentidelle regioni sarà allegato al Dpcm. Ma nelle lunghe ore di trattativa ci sonostati momenti di forte contrasto. Alcuni governatori raccontano che lo stessopremier ha spiegato ai suoi interlocutori di non essere un'autorità scientificao un organo tecnico. Ne é nata una disputa tra 'avvocati'. A cui, tra glialtri, hanno preso parte il governatore lombardo Attilio Fontana, ilvicepresidente della Giunta campana Bonavitacola e il presidente pugliese emagistrato Michele Emiliano. Altro punto su cui si sarebbe discusso è lanecessità di una preventiva indagine epidemiologica sul tema delle riaperture,poi l'intesa sull'obbligatorietà di fareStefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna e presidente dellaConferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha sottolineato chel'obiettivo "è sempre stato quello di garantire regole certe per chi lunedìdovrà riaprire" e che l'esecutivo si è impegnato a "richiamare nel testo lelinee guida proposte dalla Conferenza delle Regioni come riferimento da cuifare discendere i protocolli regionali". Mail punto rimane che il Governo èriuscito a compattare una "collaborazione trasversale tra regioni di sinistra edi destra, di fatto alleate per far ragionare il Governo che ha rischiato dibuttare tutto all’aria qu
esta notte". Un nodo fondamentale per garantirel'omogeneità "delle norme in tutto il Paese".In fondo, Conte lo ha detto in conferenza stampa: per la fase 3 "è necessarioun cambio di mentalità rispetto all'emergenza" e che siamo entrati nelperimetro del "rischio calcolato". Poi, però, se la curva epidemiologicadovesse rialzarsi tutti pronti a richiudere tutto.