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Dir. Resp.
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Edizione del 17/05/2020
Estratto da pag. 1
Accordo nella notte tra Governo e Regioni su come riaprire il Paese da luned?. Oggi il Dpcm
A un certo punto c’è stato il rischio che saltasse tutto ma alla fine si èraggiunta l’intesa che prevede un Dpcm che richiamerà in allegato leindicazioni sulle misure di sicurezza concordate con le Regioni venerdì scorsoe che saranno la bussola di riferimento unitaria per le riaperture dei varisettori.[front6684878]17 MAG - Subito dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio di ierisera nella quale il premier aveva tracciato la linea politica con la quale siera deciso di dare il via alla riapertura del Paese da lunedì prossimo e basatasu un’assunzione collettiva di responsabilità di tutte le istituzioni centralie locali, si è svolta la call conference decisiva con le Regioni per chiuderela partita e dettare le norme. L’accordo sembrava fatto dopo che il giorno prima Regioni e Governo avevanoconcordato su un documento messo a punto dalle Regioni contenente tutte leindicazioni per i vari settori commerciali ma, come riferiscono diverse fonti,nel corso del confronto di ieri notte si è arrivati vicini alla rottura sullaquestione di chi e come dovesse assumersi la responsabilità di aprire echiudere e con quali norme. Il compromesso alla fine è stato trovato prevedendo che il nuovo Dpcm chedetterà nel dettaglio cosa, come e quando ripartire, conterrà in allegato, equindi come parte integrante, proprio il documento delle Regioni di venerdì chediventerà quindi la bussola comune per orientare le decisioni delle Regioni,senza fughe in avanti o ritirate in solitaria."La verità - sostengono fonti di governo riportate da Adnkronos - è che alcunigovernatori hanno paura delle responsabilità e volevano più garanzie, peròStefano Bonaccini è stato bravo e la maggior parte dei presidenti ci ha aiutatoa chiudere". “Lavoro intenso e molto utile per far ripartire il Paese in sicurezza”, hadetto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, sempreall’Adnkronos al termine della riunione, sottolineando come siano “legittime lerichieste delle Regioni” e che “l’accordo che riprende le linee guida delleRegioni per le ordinanze sancisce ancora una volta la leale collaborazione traregioni e governo”. “Ringrazio i presidenti per aver sempre ricercato una soluzione nell’interessedel Paese. Ogni nuovo passo è fatto su un terreno nuovo per tutti e spessoserve un’assunzione ulteriore di responsabilità”, conclude Boccia. “Alla fine il risultato è arrivato”,commenta alla fine in una nota ilpresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, StefanoBonaccini, al termine dell’incontro. “In un’ottica di collaborazioneistituzionale si è ricercata e si è trovata una soluzione con l'accordoraggiunto venerdì tra Regioni e Governo. Il nostro obiettivo è sempre statoquello di dare regole certe alle attività che da lunedì potranno riaprire esicurezza a lavoratori e cittadini. Il Governo si è impegnato a richiamare neltesto le linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni qualeriferimento certo e principale dai cui far discendere i protocolli regionali“. “Ciò assicurerà, peraltro - ha concluso Bonaccini - omogeneità e certezza dellenorme in tutto il Paese”. E a dare ufficialità al tutto anche il vice presidente della Conferenza delleRegioni Giovanni Toti sulla sua pagina facebook: “Ore 3 e 20 del mattino.Finito ora il confronto tra Regioni e Governo sul Decreto che dovrà riaprirel’Italia a partire da lunedì. Nell’accordo le linee guida delle Regioni sarannorecepite nel Decreto, in modo da dare sicurezza a tutti gli operatori economicicon regole certe e applicabili. Al Paese serve semplicità e chiarezza. Domanivedremo la stesura finale del Decreto. Buonanotte amici”. 17 maggio 2020