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Dir. Resp.
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Edizione del 17/05/2020
Estratto da pag. 1
Accordo Stato Regioni su Dpcm riaperture/ Trovata l`intesa dopo riunione notturna
Pubblicità[INS::INS]E’ stato trovato nella notte l’accordo fra lo stato e le regioni sul Dpcm perle nuove riaperture, ma si è rischiato il caos. Dopo l’intesa raggiunta fra levarie parti in gioco nella serata di venerdì, nella notte appena passata,quella fra sabato 16 e domenica 17 maggio, i vari presidenti regionali si sonoriuniti e hanno incontro il premier Giuseppe Conte e Francesco Boccia, ministrodegli Affari regionali. I primi erano di fatto “insorti”, in quanto a loro mododi vedere, il Dpcm potenziava quelle che erano le linee guide stilate dalleregioni, le stesse delle varie categorie che da domani riapriranno. Alle ore3:30 è stata trovata la quadra, e il governo ha deciso di allegare al testo delDpcm proprio le linee guide regionali, cosi come richiesto dai varigovernatori. “Lavoro intenso e molto utile – il commento di Boccia all’accordo,parole riportate da Repubblica – per far ripartire l’Italia in sicurezza. Lerichieste delle Regioni erano legittime, la soluzione è stata raggiuntanell’interesse del Paese”.Pubblicità[INS::INS]ACCORDO STATO-REGIONI, BOCCIA: “LEALE COLLABORAZIONE”“L’accordo che riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze – haproseguito e concluso il ministro – sancisce ancora una volta la lealecollaborazione tra Regioni e Governo. Ringrazio i presidenti per aver semprericercato una soluzione nell’interesse del Paese. Ogni nuovo passo è fatto suun terreno nuovo per tutti e spesso serve un’assunzione ulteriore diresponsabilità”. Sulla vicenda si è espresso anche Stefano Bonaccini, numerouno della regione Emilia Romagna nonché presidente della Conferenza delleRegioni: “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alleattività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini.Il Governo si è impegnato a richiamare nel testo le linee guida elaborate eproposte dalla Conferenza delle Regioni quale riferimento certo e principale dacui far discendere i protocolli regionali. Ciò assicurerà, peraltro, omogeneitàe certezza delle norme in tutto il Paese”. In precedenza era “insorto” Toti,presidente della Liguria, che aveva sottolineato senza troppi giri di parolecome il Dpcm fosse stato “depotenziato dai vari comitati tecnico scientifici. Ese non c’è chiarezza di regole o peggio regole assurde si creerà il caosnormativo che non consentirà a nessuno di aprire”.© RIPRODUZIONE RISERVATA