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Dir. Resp.
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Edizione del 16/05/2020
Estratto da pag. 1
Lunedì riaprono altre attività, ecco cosa si potrà fare ? LE LINEE GUIDA
Alberghi, bar, ristoranti, estetiste, parrucchiere, centri commerciali e inegozi, i mercati e gli ambulanti. Lunedì le attività economiche sospeseripartiranno, grazie all’accordo raggiunto nella notte tra venerdì e sabato fatra Governo e Regioni. Il nuovo decreto  affida alle Regioni la scelta concretadi cosa aprire sulla base dei dati epidemiologici e sanitari quotidianamentemonitorati. Resteranno ancora chiusi palestre e piscine, circoli sportivi, leagenzie di scommesse sportive e le scuole.Per quanto riguarda le piscine e le palestre, sono però state definite le lineeguida per una prossima riapertura. Mentre negli edifici che ospitano le scuole,nela nostra regione si sta studiando di aprirvi, da luglio o forse nache prima,i centri estivi gestiti da cooperative e associzioni sportive. “Il Governo – spiega il governatore Boanccini – ha chiesto alle Regioni diuniformare le linee guida per la riapertura sicura delle attività, da cui fardiscendere i protocolli regionali. In poche ore lo abbiamo fatto, superando ilrischio sia di regole disomogenee, sia di dubbi interpretativi rispetto ainuovi criteri formulati dal Comitato tecnico scientifico nazionale (chesubentrano al precedente documento di Inail e Istituto superiore di sanità).Questo è molto importante per dare certezze agli operatori economici.I protocolli già condivisi in Emilia-Romagna con tutte le associazioni diimpresa, i sindacati, gli enti locali (e che sono stati vagliati dalla nostrasanità) sono pienamente conformi ai nuovi indirizzi e saranno pertanto ilriferimento certo per tutte le imprese del commercio, dei servizi e del turismoche da lunedì prossimo -18 maggio – potranno finalmente ripartire insicurezza”.LE LINEE GUIDA, CLICCA QUI“Accordo pieno con il Governo sulla fase di partenza che prende il via il 18maggio. Il Presidente del Consiglio, nelle more del Consiglio dei Ministriimpegnato nell’approvazione del decreto legge che disciplinerà il regime dellenuove aperture dal prossimo lunedì, ha espresso un primo orientamento positivosulla proposta avanzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Provinceautonome, che coniuga responsabilità, sicurezza, flessibilità e autonomia”. Lodichiara il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: “Lacollaborazione istituzionale sta portando a costruire un decreto legge cherisponde alle esigenze dei territori e a un accordo che si basasull’applicazione delle linee guida omogenee formulate dalle Regioni per unariapertura sicura delle attività economiche fin qui sospese”.Il Governo stabilirà l’apertura già preannunciata di alcune attività (servizialla persona, vendite al dettaglio) e saranno le Regioni a stabilire qualialtre attività aprire a partire dal nuovo provvedimento del Governo, sulla basedei dati tecnici quotidianamente raccolti, sulla base di protocolli regionalidiscendenti da linee guida nazionali omogenee e condivise. “L’obiettivo èquello di dare certezza agli operatori e ai consumatori, assicurando allostesso tempo un’applicazione il più possibile omogenea su tutto il territorionazionale”, chiarisce il presidente Bonaccini.Queste linee di indirizzo comuni riguarderanno: la ristorazione; le attivitàturistiche (balneazione); le strutture ricettive; i servizi alla persona(parrucchieri ed estetisti); il commercio al dettaglio; le piscine; lepalestre; gli uffici aperti al pubblico; la manutenzione del verde; museiarchivi e biblioteche.“E’ un documento che verrà richiamato o recepito negli stessi provvedimenti cheil Governo si appresta a varare, riconoscendone la coerenza con i criterifissati dall’Istituto superiore di sanità e da Inail. Un contributo – concludeil Presidente della Conferenza delle Regioni – che testimonia il grande sensodi responsabilità ed il pragmatismo con cui le Regioni hanno impostato ilconfronto con il Governo, consentendo ora la riapertura sicura di tanteattività sospese”.LE LINEE GUIDA, CLICCA QUILe regole in Emilia-Romagna per negozi, bar e ristorantiLa regola principe è mantenere un metro di distanza tra le persone. Per questonei negozi si potrenno prevedere accessi
contingentati, uno o  due alla volta,per esempio, o uno esce, l’altro entra. Possibile anche estendere gli orari diapertura, e per i bar e ristoranti, l’uso dei dehors.Occorrerà definire percorsi differenziati di entrata e uscita dai locali,mettere a disposizione dei clienti dispenser di disinfettante per le mani eguanti usa e getta per toccare i vestiti nei negozi di abbigliamento.Gli addetti hanno obbligo di guanti e mascherine e si deve garantire pulizia eigienizzazione quotidiana degli ambienti.Ecco cosa protremo fare da lunedìSpostamenti, autocertificazione, spiagge, ristoranti, parrucchieri. Ecco –spiegano dall’AdnKronos – cosa si potrà e dovrà fare dal 18 maggio 2020 oltrealle regole già stabilite come il distanziamento tra le persone e l’uso dimascherine nei luoghi chiusi.[INS::INS]Spostamenti tra regioni e autocertificazione – A partire dal 18 maggio 2020,gli spostamenti delle persone all’interno del territorio della stessa regione non saranno soggetti ad alcuna limitazione. Nessun limite dunque a spostamentinelle seconde case se situate nella regione di residenza. L’autocertificazioneresterà per chi voglia spostarsi in altra regione, ma solo per “compravateesigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Resta inogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione oresidenza. E resta “il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimoraper le persone sottoposte alla misura della quarantena per provvedimentodell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al virus COVID-19, finoall’accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria oaltra struttura allo scopo destinata”, prosegue il governo.[INS::INS]Nei ristoranti – Distanze tra i clienti ridotta a un metro, uso di mascherinaquando ci si alza dal tavolo, stop ai buffet e lista delle prenotazioniconservata per ben 14 giorni. E’ quanto prevede la proposta unitaria che leRegioni. La consumazione al banco è consentita “solo se può essere assicuratala distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione dellepersone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette aldistanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce allaresponsabilità individuale”. (LEGGI TUTTO).In spiaggia – Un metro distanza tra le persone sulle spiagge, anche quellelibere. Stop ai giochi di gruppo in spiaggia, per evitare assembramenti econtagi, ok a racchettoni, surf, nuoto e windsurf. Mentre per “gli sport disquadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare ledisposizioni delle istituzioni competenti” (LEGGI TUTTO).Parrucchieri e centri estetici – Nel settore della cura della persona – servizidegli acconciatori, barbieri ed estetisti – sarà consentito l’accesso deiclienti solo tramite prenotazione, bisognerà mantenere l’elenco delle presenzeper un periodo di 14 gg e potrà essere rilevata la temperatura corporea,impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Bisogna dunque prevederedi “riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizionilogistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro diseparazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti. Verràeliminata la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo(LEGGI TUTTO)In hotel – Nelle strutture ricettive alberghiere, complementari e alloggi inagriturismo potrà essere rilevata la temperatura corporea e bisognerà garantireil rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte learee comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno dellestrutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita (LEGGITUTTO).Le sanzioni per chi viola le regole – Sanzioni da 400 a 3.000 euro per chiviola le regole, aggirandole. E’ scritto nella nota emessa da Palazzo Chigidopo il Cdm che ha dato il via libera al decreto legge quadro. E che prevedeanche lo stop delle attività da 5 a 30 giorni. “Le violazioni delledisposizioni del decreto, o dei decreti e delle ordinanze emanati per darneattuazione – si legge nel comu
nicato – sono punite con la sanzioneamministrativa di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020n. 19, che prevede il pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000,aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di unveicolo”. “Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio diun’attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativaaccessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. Ovenecessario per impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione,l’autorità procedente può disporre la chiusura provvisoria dell’attività odell’esercizio per una durata non superiore a 5 giorni, eventualmente dascomputare dalla sanzione accessoria definitivamente irrogata, in sede di suaesecuzione. In caso di reiterata violazione della medesima disposizione lasanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata nellamisura massima”.[INS:*:INS]