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Edizione del 16/05/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, Fase 2: l’Italia che riparte - Ultime notizie di cronaca e news dall`Italia e dal mondo
Dai ristoranti ai parrucchieri, passando per spiagge, centri per l’infanzia, negozi e palestre: ecco tutte le regole per la riapertura
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Dai ristoranti ai parrucchieri, passando per spiagge, centri per l’infanzia, negozi e palestre: ecco tutte le regole per la riapertura

Da lunedì la «fase 2» parte per davvero. Senza fughe in avanti, con regole uguali in tutte le Regioni grazie all’intesa raggiunta ieri tra governo, Regioni, Province e Comuni. Il governo ha accettato le linee di indirizzo messe a punto dalla Conferenza dei governatori che verranno recepite nel nuovo Dpcm che il presidente del Consiglio dovrebbe varare in giornata. Rispetto ai suggerimenti arrivati dall’Inail, e che tanto avevano fatto discutere, le misure sul distanziamento a partire da bar, ristornati e stabilimenti balneari vengono temperate in modo da consentire agli operatori economici di renderle realmente applicabili. A queste (vedere schede nella pagina) si aggiungono poi le regole per il commercio al dettaglio, i mercati e le fiere ed i servizi per l’infanzia.

A fare da cornice alle nuove regole il decreto varato nella notte dal Consiglio dei ministri, che introduce altre importanti novità: dal 3 giugno non solo saranno autorizzati gli spostamenti da una regione all’altra, ma saranno anche riaperti i confini con i Paesi europei dove non sono in atto misure di quarantena. E già da lunedì, si è appeso al termine del Consiglio dei affari esteri svoltosi a Bruxelles, verrà avviato il coordinamento sulla riapertura graduale delle frontiere interne con Malta,  Grecia, Cipro, Slovenia, Portogallo, Germania, Spagna e Croazia.

In base alla bozza circolata ieri a partire da lunedì gli spostamenti all’interno del territorio regionale non sono soggetti ad alcuna limitazione, fatte salve le misure di contenimento più restrittive adottate in base al decreto sull’emergenza relativamente a specifiche aree del territorio regionale, soggette a particolare aggravamento della situazione epidemiologica, dal 3 giugno poi libera circolazione ovunque. Quanto alle attività economiche da lunedì sono consentite a condizione che rispettino i protocolli sulla salute. In caso di violazioni, fatto salvo che il fatto costituisca reato, scatteranno nuove sanzioni amministrative e accessorie come la chiusura dell’attività da 5 sino ad un massimo di 30 giorni.

Bar e ristoranti, al tavolo o al bancone distanziati un metro Lo spazio per ogni cliente nei ristoranti, stando alle indicazioni tecniche arrivate da Inail e Istituto superiore di sanità, sarebbe dovuto più che triplicare passando da 1,2 metri a 4. Dopo l’ennesima trattativa, è passata la linea delle Regioni e nell’ambito della ristorazione la misura standard per misurare le distanze scende a 1 metro: 1 metro di distanziamento tra i clienti seduti al tavolo e 1 metro tra un cliente e l’altro dove non è possibile sedersi. Idem per la consumazione al banco.

Nei bar e nei ristoranti (dove andrà privilegiata la prenotazione e gli elenchi dei clienti andranno conservati per 14 giorni) sarà possibile rilevare la temperatura della clientela e vietarne l’accesso in caso si superino i 37,5 gradi. Vietate le consumazioni a buffet, da privilegiare l’utilizzo di spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici) sempre nel rispetto del distanziamento di 1 metro.

Il personale a contatto con i clienti dovrà utilizzare la mascherina e procedere a una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche prima di ogni servizio al tavolo. Quindi andrà favorito il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escluso totalmente per gli impianti di condizionamento il ricircolo dell’aria. La postazione dedicata alla cassa potrà essere dotata di barriere fisiche (schermi, ecc. ), in alternativa il personale dovrà indossare la mascherina e igienizzare sempre le mani. In ogni caso, si dovranno favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo. I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non sono seduti. Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riu
tilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù saranno favoriti la consultazione online via cellulare, in alternativa menù plastificati disinfettabili dopo l’uso o cartacei a perdere.

Negozi, scarpe e abbigliamento igienizzati dopo ogni prova Per negozi e boutiques bisognerà seguire regole simili a quelle già oggi applicate negli esercizi rimasti aperti durante il lockdown come gli alimentari. Quindi, limitazioni al numero di clienti che possono entrare in base alla superficie del negozio, garantendo sempre il distanziamento di un metro tra un cliente e l’altro, sanificazione, protezioni individuali, distanziamento sociale e dove possibile ingresso e uscita differenti. Ma non solo: a queste norme generali se ne aggiungeranno altre modulate in base alle specifiche attività. La sanificazione seguirà norme particolari nei negozi di abbigliamento, o calzature, con la disinfezione degli indumenti e delle scarpe ogni volta che vengono provati. E la clientela dovrà obbligatoriamente usare i guanti per poter toccare i capi.

Palestre e piscine, attrezzature disinfettate e stop agli abbonamenti

Stabilimenti balneari, ombrelloni più vicini e lettini sanificati In spiaggia si andrà solo prenotando sdraio e ombrellone, pronti a vedersi provare la temperatura ma ben sapendo che lettini, sdraio e ombrelloni verranno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare e comunque sempre a fine giornata. Tutti gli spazi verranno riorganizzati ma con parametri meno severi rispetto a quelli ipotizzati dall’Inail. Andrà assicurato un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) per garantire una superficie di almeno 10 metri quadri (anziché 22) per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo). Per lettini e sedie a sdraio dovrà essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri anziché 4. Vietata la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti, gli sport individuali da spiaggia (racchettoni) o in acqua (nuoto, surf, windsurf, kitesurf) potranno essere praticati rispettando il distanziamento. Per gli sport di squadra (beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

Spiagge libere, allestimenti delimitati e prenotazioni online Accessi regolamentati, con personale dedicato e adeguatamente formato, e spazi ben circoscritti anche per le spiagge libere. Tenendo conto delle specifiche caratteristiche degli arenili pubblici «dovranno essere localmente definite puntualmente le modalità di accesso e di fruizione, individuando quelle più idonee ed efficaci». Innanzitutto nei vari punti di accesso andranno affissi cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro e il divieto di assembramento. Va mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), ad esempio con posizionamento di nastri , che sarà codificato rispettando le regole previste per gli stabilimenti balneari, per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie al fine di evitare l'aggregazione. Tale previsione permetterà di individuare il massimo di capienza della spiaggia anche definendo turnazioni orarie e di prenotare gli spazi codificati, anche on line o attraverso app e favorirà anche il contact tracing in caso di contagio.

I singoli Comuni dovranno poi valutare disposizioni volte a limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti ed assicurare opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti.

Parrucchieri, servizio solo su appuntamento e vietato sfogliare riviste Dal parrucchiere e dal barbiere si potrà andare solo su appuntamento, magari anche la domenica e il lunedì derogando all’attuale regime di orari in modo da diluire meglio gli accessi. Ogni cliente dovrà entrare
da solo, nel caso occorra accompagnare un minore o un disabile lo si dovrà comunicare al momento della prenotazione.

Layout dei locali e gestione degli spazi potrebbero essere ottimizzati con soluzioni innovative rispetto alla zona originariamente prevista per l’attesa per garantire le attività e il distanziamento clienti/operatori. Le linee guida di Inail e Iss prevedevano almeno 2 metri di distanza tra una postazione e l’altra e tra un cliente e l’altro, per le Regioni invece basterà un metro solo.

Soluzioni disinfettanti e dispenser andranno posizionati all’ingresso e in corrispondenza delle postazioni di lavoro a disposizione sia dei dipendenti che dell’utenza, con erogatori tali da evitare il contatto col flacone.

Il cliente durante il trattamento/servizio dovrà essere fornito di una mantella o un grembiule monouso, monouso anche gli asciugamani. Se queste dotazioni saranno riutilizzabili dovranno essere lavate ad almeno 60° per 30 minuti. Una volta utilizzati debbono essere posti in un contenitore con un sacco di plastica impermeabile chiudibile.

Dopo ogni trattamento/servizio area di lavoro e strumenti utilizzati (forbici, pettini, ecc.) dovranno essere sterilizzati oltre le normali procedure di prevenzione in atto per il settore, e andranno disinfettate frequentemente le superfici comuni, utilizzate da più persone (comprese tastiere, pos, maniglie e corrimani).

Le finestre andranno tenute sempre aperte, in alternativa gli estrattori di aria dovranno funzionare per l’intero orario di apertura. Bisognerà privilegiare la conversazione col cliente tramite lo specchio e svolgere le procedure rimanendo alle sue spalle in tutti i casi possibili. Aboliti giornali e riviste.

Centri estetici, ingresso concordato e no a saune e bagno turco ???????Per i centri estetici le misure per regolare l’accesso ai locali da parte della clientela sono le stesse di barbieri e parrucchieri: si accede solo su prenotazione, almeno due metri di distanza tra una postazione e l’altra e si lavora preferibilmente con le porte aperte. Vietato l’uso di sauna, bagno turco e vasche idromassaggio.

I clienti dovranno avere sempre la mascherina a partire dall’ingresso nel locale a eccezione del tempo necessario per effettuare i trattamenti che non lo rendono possibile. In particolar per i trattamenti estetici del viso che prevedono l'utilizzo di vapore e/o generazione potenziale di aerosol potranno essere effettuati solo in locali fisicamente separati, che devono essere arieggiati al termine di ogni prestazione. Durante i trattamenti estetici, i pannelli della cabina dovranno essere chiusi.

Per tutti gli addetti c'è l'obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche durante tutta la giornata di lavoro (mascherine FFP2 o FFP3 per le cure del viso che prevedono l’utilizzo di vapore e/o generazione potenziale di aerosol), di visiere e schermi facciali e di guanti in nitrile che dovranno essere cambiati per ogni cliente.

Infine viene consigliato l’utilizzo di grembiuli e asciugamani monouso. Quelli riutilizzabili devono invece essere lavati ad almeno 60 gradi per 30 minuti. In tutti i casi possibili le procedure devono essere svolte rimanendo alle spalle del cliente.

Centri per l’infanzia, i bimbi entrano a turno e meglio giocare all'aperto Le Regioni nel loro documento propongono anche la riapertura dei servizi per l’infanzia. E come prima cosa «l’accesso alla struttura dovrà prevedere un’organizzazione anche su turni che eviti la presenza di assembramenti di genitori e accompagnatori all’esterno della struttura stessa» è scritto nel testo. Ed occorrerà «prevedere la rilevazione quotidiana della temperatura corporea per tutti gli operatori, bambini, genitori/accompagnatori. Per i servizi per l’infanzia le regioni prevedono un rapporto tra personale educativo e minori di 1 5 per bambini 0-6 anni e di 1 a 10 per minori 6-14 anni e la formazione di gruppi omogenei e stabili.

I giochi dovranno essere ad utilizzo esclusivo di un singolo gruppo di bambini, salvo d
isinfezione prima dello scambio.

Dovrà essere favorita sempre l’attività all’aperto, quando possibile. Per bambini e ragazzi dovranno essere promosse le misure igienico-comportamentali con modalità anche ludiche compatibilmente con l’età e il grado di autonomia dei bambini e ragazzi.

La mascherina di protezione delle vie aeree dovrà essere utilizzata da tutto il personale dipendente e possibilmente da bambini/ragazzi sopra i 6 anni di età. Ma il consiglio è quello di «privilegiare mascherine colorate e/o con stampe».



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