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			Edizione del 16/05/2020
			Estratto da pag. 1
		 
		
				Redazione Sabato, 16 Maggio 2020 - 8:19piscinaadv-148ALESSANDRIA – Non è ancora del tutto chiaro quando palestre e piscineriapriranno ufficialmente – secondo quanto detto dal ministro dello SportSpadafora la data indicata potrebbe essere il 25 maggio – ma nella Conferenzadelle Regioni sono state stilate già le regole che gestori e titolari dovrannoseguire. Si tratta di un vademecum estremamente dettagliato e stringentecomposto da oltre una ventina di norme. Le presenti indicazioni si applicanoalle piscine pubbliche, alle piscine finalizzate a gioco acquatico e ad usocollettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altreattività ricettive. Sono escluse le piscine ad usi speciali di cura, diriabilitazione e termale, e quelle alimentate ad acqua di mare.LEGGI ANCHE: Conferenza delle Regioni: le regole per la riapertura deiristoranti e barLEGGI ANCHE: Le regole per la riapertura di parrucchieri ed estetisti presenella Conferenza delle Regioniadv-77  • Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione. I    frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite    dagli istruttori e assistenti ai bagnanti. Il gestore dovrà prevedere    opportuna segnaletica, incentivando la divulgazione dei messaggi attraverso    monitor e/o maxi-schermi, per facilitare la gestione dei flussi e la    sensibilizzazione riguardo i comportamenti, mediante adeguata segnaletica.  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso    di temperatura maggiore o uguale a 37,5 gradi.  • Divieto di accesso del pubblico alle tribune.  • Divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti.  • Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo    da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i    flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto    del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone    che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento    interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità    individuale. Se possibile prevedere percorsi divisi per l’ingresso e    l’uscita.  • Privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere    l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.  • Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo    da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere    postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere).  • Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la    borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si    raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere    a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.  • Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per    l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili    all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani già in entrata.    Altresì prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, nell’area    solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei    frequentatori l’igiene delle mani.  • La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un    indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità    di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di    acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a    disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori    nell’impianto.  • Regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino)    attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale    di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o    conviventi.  • Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare    l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e il limite del    parametro cloro attivo libero in vasca co
mpreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; cloro    combinato = 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5. Si fa presente che detti limiti devono    rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. La frequenza dei    controlli sul posto dei parametri di cui sopra è non meno di due ore.    Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in    caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al limite    tabellare.LEGGI ANCHE: L’elenco di tutte le regole per i mercati e mercatini deglihobbistiLEGGI ANCHE: Ecco le regole da seguire nei negozi al dettaglio per riaprire il18 maggio  • Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità    dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di    tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A    dell’allegato 1 all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate    da apposito laboratorio. Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute    durante tutta l’apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo    necessità sopraggiunte, anche a seguito di eventi occorsi in piscina, che    possono prevedere una frequenza più ravvicinata.  • Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina:    prima di entrare nell’acqua di vasca provvedere ad una accurata doccia    saponata su tutto il corpo; è obbligatorio l’uso della cuffia; è vietato    sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua; ai bambini molto piccoli far    indossare i pannolini contenitivi.  • Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi,    cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie,    lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).  • Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno    disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Diversamente la    sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Evitare l’uso    promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere alla piscina    munito di tutto l’occorrente.  • Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di    contrastare la diffusione del virus, vengano convertite in vasche per la    balneazione. Qualora il gestore sia in grado di assicurare i requisiti nei    termini e nei modi del presente documento, attenzionando il distanziamento    sociale, l’indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri    nell’acqua, sono consentite le vasche torrente, toboga, scivoli morbidi.  • Per piscine ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via    principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi,    agrituristiche, camping, etc.) valgono le disposizioni del presente    documento, opportunamente vagliate e modulate in relazione al contesto,    alla tipologia di piscine, all’afflusso clienti, alle altre attività    presenti etc.  • Si raccomanda ai genitori/accompagnatori di avere cura di sorvegliare i    bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme    igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado di autonomia e    l’età degli stessi.  • Le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni suesposte per    inefficacia dei trattamenti (es, piscine gonfiabili), mantenimento del    disinfettante cloro attivo libero, o le distanze devono essere interdette    all’uso. Pertanto si suggerisce particolare rigoroso monitoraggio nei    confronti delle vasche per bambini.  • Tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in    un apposito allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell’infezione da    SARS-CoV-2.Scarica qui il documento integrale della Conferenza delle Regioniadv-587Cronaca - Alessandria