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Edizione del 15/05/2020
Estratto da pag. 1
Covid e Fase 2: via libera alla graduale riapertura dei centri estivi
Luce verde dal Consiglio dei ministri. Pronte le linee guida nazionali per la ripresa dell’attività in sicurezza. Accolte le proposte della Regione Emilia Romagna

BOLOGNA – La notizia attesa da tante famiglie con bimbi piccoli è arrivata nel tardo pomeriggio: il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla graduale riapertura dei Centri estivi. Un risultato a cui la Regione Emilia Romagna guardava da tempo.

“Siamo molto soddisfatti di questa notizia e ringraziamo la ministra Bonetti, insieme alle ministre Azzolina e Catalfo per l’impegno, una notizia davvero molto attesa dalle famiglie e dalle istituzioni – commenta la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein – E siamo felici che il nostro contributo sia stato utile per raggiungere questo obiettivo. Molte delle proposte che avevamo presentato sono state accolte, segno che la strada da noi ipotizzata era percorribile. Grazie a questo lavoro in Regione siamo pronti, lavoreremo con comuni, enti gestori e parti sociali per partire quanto prima con le prime attività sperimentali”.

Nel documento che a fine aprile la vicepresidente aveva illustrato in videoconferenza alla ministra alle Famiglie, Elena Bonetti, a quella all’Istruzione, Lucia Azzolina e a quella al Lavoro e alle Politiche sociali Nunzia Catalfo – poi messo a disposizione della Conferenza delle Regioni e del Governo – si fissavano proposte concrete per lo svolgimento in sicurezza dei Centri estivi: attività preferibilmente all’aperto, aerazione costante e sanificazione degli ambienti in caso di soggiorno al chiuso. Bambini organizzati in piccoli gruppi a seconda delle fasce di età, seguiti sempre dallo stesso o dagli stessi educatori, senza contatti tra gruppi diversi, bambini accolti su più turni, con fasce orarie diversificate in modo da evitare assembramenti. E ancora, pluralità di spazi sicuri per le attività, triage all’ingresso senza far accedere gli accompagnatori agli spazi comuni, rispetto dove possibile delle distanze, anche come elemento del gioco, modalità e attenzioni specifiche per l’inclusione di bambini e ragazzi con disabilità, formazione di tutto il personale coinvolto su precauzioni e utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, massima attenzione ai principi di igiene e pulizia, sanificazione dei giocattoli (diversi per ogni gruppo) a fine giornata, e senza momenti di aggregazione come gli spettacoli di fine soggiorno.

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