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Dir. Resp.
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Edizione del 13/05/2020
Estratto da pag. 1
Stagionali aeroportuali: Donazzan, “2 mila lavoratori in Veneto dimenticati dal ‘Cura Italia’, senza sussidi né garanzie”
“Duemila lavoratori stagionali degli aeroporti veneti sono stati dimenticati datutti i decreti, dal Cura Italia al decreto Liquidità all’atteso decreto dimaggio. Il Governo ha ignorato chi lavora nei servizi aeroportuali concontratti a termine”. A lanciare l’allarme è l’assessore regionale al Lavoro,Elena Donazzan, che oggi ha incontrato, insieme all’Unità regionale di crisi,una rappresentanza dei circa duemila stagionali occupati negli scali diVenezia, Treviso e Verona sino alla chiusura dei voli determinata dalla crisiCovid-19“Questi lavoratori, occupati nei bar, negozi, servizi commerciali e servizi diterra delle stazioni aeroportuali, non hanno alcun ammortizzatore sociale –spiega Donazzan – se non la Naspi ad esaurimento: il che significa che ricevonoun ammortizzatore ordinario per un massimo di due anni nei periodi discopertura stagionale, assegno che si sospende non appena vengono riassunti conun nuovo contratto di lavoro”.“Poiché nel loro caso il blocco del lavoro non è stato dettato da un decreto,ma dal crollo della domanda – prosegue l’assessore del Veneto – queste personesono completamente prive di ammortizzatori. Il loro caso è l’ennesima riprovadi tutti i limiti delle misure adottate da un Governo che ha voluto rispondereal problema straordinario della pandemia con strumenti ordinari e sbagliati,che stanno dimostrando tutta la loro inadeguatezza e hanno finito per lasciarescoperte intere categoria dei lavoratori”.“Oggi stesso ho predisposto una nota – riferisce Donazzan – per gli assessorial lavoro della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, e in particolareper i colleghi del Lazio e della Campania, per sottoporre immediatamente alMinistero del Lavoro questa specifica situazione. Con ogni probabilità anchegli stagionali aeroportuali ricadranno nella cassa in deroga: il che nonsignifica risolvere la situazione, visto che stiamo constatando e segnalandotutti i limiti dello strumento in questa circostanza”.“Anche ieri il presidente Zaia, nell’incontro dei presidenti delle Regioni conil premier Conte – ricorda la referente delle politiche del lavoro per ilVeneto- è tornato sul punto degli ammortizzatori chiedendo una semplificazionee stigmatizzando l’atteggiamento scorretto di alcuni esponenti di Governo chescaricano sulle Regioni la responsabilità dei ritardi”.