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Edizione del 12/05/2020
Estratto da pag. 1
698-2020 STAGIONALI AEROPORTUALI DONAZZAN, 2 MILA LAVORATORI IN VENETO DIMENTICATI DAL `CURA ITALIA`, SENZA SUSSIDI NÉ GARANZIE
(AGENPARL) – mar 12 maggio 2020 STAGIONALI AEROPORTUALI: DONAZZAN, “2 MILA LAVORATORI IN

VENETO DIMENTICATI DAL ‘CURA ITALIA’, SENZA SUSSIDI NÉ

GARANZIE”

(AVN) – Venezia, 12 maggio 2020

“Duemila lavoratori stagionali degli aeroporti veneti sono stati dimenticati da tutti i

decreti, dal Cura Italia al decreto Liquidità all’atteso decreto di maggio. Il Governo ha

ignorato chi lavora nei servizi aeroportuali con contratti a termine”. A lanciare

l’allarme è l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, che oggi ha incontrato,

insieme all’Unità regionale di crisi, una rappresentanza dei circa duemila stagionali

occupati negli scali di Venezia, Treviso e Verona sino alla chiusura dei voli

determinata dalla crisi Covid-19

“Questi lavoratori, occupati nei bar, negozi, servizi commerciali e servizi di terra delle

stazioni aeroportuali, non hanno alcun ammortizzatore sociale – spiega Donazzan – se

non la Naspi ad esaurimento: il che significa che ricevono un ammortizzatore ordinario

per un massimo di due anni nei periodi di scopertura stagionale, assegno che si

sospende non appena vengono riassunti con un nuovo contratto di lavoro”.

“Poiché nel loro caso il blocco del lavoro non è stato dettato da un decreto, ma dal

crollo della domanda – prosegue l’assessore del Veneto – queste persone sono

completamente prive di ammortizzatori. Il loro caso è l’ennesima riprova di tutti i

limiti delle misure adottate da un Governo che ha voluto rispondere al problema

straordinario della pandemia con strumenti ordinari e sbagliati, che stanno

dimostrando tutta la loro inadeguatezza e hanno finito per lasciare scoperte intere

categoria dei lavoratori”.

“Oggi stesso ho predisposto una nota – riferisce Donazzan – per gli assessori al lavoro

della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, e in particolare per i colleghi

del Lazio e della Campania, per sottoporre immediatamente al Ministero del Lavoro

questa specifica situazione. Con ogni probabilità anche gli stagionali aeroportuali

ricadranno nella cassa in deroga: il che non significa risolvere la situazione, visto che

stiamo constatando e segnalando tutti i limiti dello strumento in questa circostanza”.

Agenzia Veneto Notizie

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