repubblica.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 671454
Edizione del 11/05/2020
Estratto da pag. 1
Fase 2 riaperture attività commerciali: oggi l`incontro tra Regioni e governo - la Repubblica
Alle 18 riunione per i dettagli della ripartenza. Boccia insiste sulla ''differenziazione regionale''. Ma Fedriga attacca: ''Pronti ad andare in autonomia''
Svolta in vista per la fase 2. Nell'incontro in videoconferenza tra i presidenti delle Regioni e il governo - con il premier Giuseppe Conte, i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Francesco Boccia - sembra maturata l'intesa.

"Conte - dice il governatore ligure Giovanni Toti - ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali".

Le regioni avranno la possibilità dunque di discostarsi dal quadro nazionale non più solo per restringere. Ma nello stesso tempo il governo potrà intervenire se i dati lo richiederanno per bloccare eventuali crescite dei contagi. Tra le attività che potrebbero riaprire in caso di dati compatibili ci sono il commercio al dettaglio, ristoranti, centri estetici, parrucchieri.

Politica



Fase 2, ultimatum delle Regioni: "Subito linee guida o delega o facciamo da soli". Boccia: "Dal 18 sì a riaperture differenziate"

di MONICA RUBINO

E quindi via alla ripartenza, a partire dal 18 maggio, di bar e ristoranti, negozi di abbigliamento, parrucchieri e centri estetici. Al massimo entro venerdì di questa settimana saranno pronti i protocolli di sicurezza per i diversi settori, elaborati dal comitato tecnico scientifico di concerto con l'Inail. Restano fuori per il momento i cinema, i teatri, i concerti, le palestre e le piscine, tutte attività per le quali il rischio di assembramento è ancora troppo alto.

rep

Approfondimento



Ristoranti, tavoli a 2 metri. Negozi sanificati ogni giorno Dal parrucchiere uno alla volta

di ANNALISA CUZZOCREA

Il ministro Boccia questa mattina era tornato a battere sul concetto di differenziazione territoriale, ovvero la possibilità di modulare le riaperture in maniera diversa fra le regioni più o meno colpite dal contagio.

"Io spero che con la differenziazione territoriale - ha detto - possano riaprire ovunque e poi sarà responsabilità delle singole Regioni avere il quadro dei dati. Se i contagi andranno giù, potranno riaprire anche altre cose. Se i contagi saliranno su, dovranno restringere. E sarà più facile per tutti responsabilità e doveri".

Il pressing dei governatori, d'altra parte, è stato intenso nelle ultime ore. A cominciare da quelli di centrodestra come il presidente leghista del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che, a Circo Massimo su Radio Capital, attaccava: "Siamo pronti ad andare in autonomia: se dal governo non c'è risposta, noi dobbiamo ovviamente prendere delle decisioni di carattere autonomo. La leale collaborazione è venuta meno dal governo, non dalle Regioni".

Fase 2 coronavirus, Fedriga: "Su riaperture regioni pronte ad andare in autonomia"

in riproduzione....

Condividi

 

Alla fine della giornata, comunque, prevalgono i toni morbidi. "Ringrazio il governo perché ha voluto

ascoltare questa voce e insieme costruiremo la stagione della ripartenza", ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Alcuni governatori sono tornati alla carica anche sul voto a luglio per le regionali. E Conte sembra aver aperto uno spiraglio.