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Edizione del 11/05/2020
Estratto da pag. 1
Dal 18 maggio sulle riaperture decidono le Regioni
Il Governo varerà a giorni le linee guida per consentire la ripartenza di negozi, bar, ristoranti, parrucchieri. Verranno fissate soglie di sicurezza legate alla curva del contagio e ai posti disponibili negli ospedali, che saranno monitorate settimanalmente
Anticipare l’ordine sparso e le ordinanze ritenute “politiche”. E dare un segnale di tranquillizzazione a chi morde il freno. Il Governo si è presentato davanti alle Regioni per ufficializzare che dal 18 maggio saranno possibili riaperture mirate per i singoli territori. Una mossa maturata nella giornata di ieri. Matteo Salvini è rimasto scottato dal caso Calabria. E’ da una settimana che la governatrice Jole Santelli ha disposto le riaperture del commercio al dettaglio e della ristorazione. Una mossa il cui effetto è stato depotenziato dalla prudenza di tanti sindaci che hanno emesso ordinanze contrarie, ma anche dall’isolamento in cui si è trovata la presidente. Per questo Salvini ha preparato un’offensiva, chiedendo a tutti i governatori di centrodestra di muoversi in tal senso.

Stefano Bonaccini, governatore Pd dell’Emilia Romagna e presidente della conferenza delle Regioni, ha fiutato l’aria. Un breve giro di telefonate ed ecco organizzata una videoconferenza per disinnescare la mina potenziale. Perché “fino ad oggi nessuno ci ha detto cosa potevamo fare e cosa no - spiega uno dei partecipanti alla riunione - rimaneva la data del 1 giugno avanzata da Conte nella sua conferenza stampa”. Conte, insieme ai ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza, è andato oltre, aprendo a una vera e propria regionalizzazione della Fase 2.

Entro 48 ore l’esecutivo si è impegnato a fornire una serie di protocolli tramite l’Inail: su bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti e commercianti al dettaglio. E si metteranno in campo anche misure generali sulla balneazione per le Regioni costiere e per i laghi. Dal 18 in poi sarà responsabilità di ogni singolo governatore decidere il da farsi per il proprio territorio. Una decisa inversione di tendenza rispetto la centralizzazione delle scelte che ha caratterizzato tutta la fase emergenziale. Roma manterrà la supervisione generale. Giovedì arriveranno i dati del monitoraggio, che verrà effettuato ogni settimana. In base all’andamento del contagio, all’indice di diffusione R0 del Covid-19 e della situazione sanitaria e ospedaliera del territorio verrà fissata una soglia di sicurezza, superata la quale il Governo potrà decidere di intervenire con misure per l’intero territorio regionale o definendo nuove zone rosse.

L’apertura non comprende gli spostamenti interregionali, che dovrebbero essere consentiti a partire dal 25. Resta ancora da valutare se stabilire eccezioni per le Regioni che ancora oggi presentano un alto numero di contagiati. Esultano i governatori di centrodestra: ” “Il Premier Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni - dice Giovanni Toti - Avanti con buon senso, ripartiamo insieme”.  “Le ragionevoli richieste delle Regioni sono state comprese dal Governo”, gli fa eco l’abruzzese Marco Marsilio”. Luca Zaia spande ottimismo: “E’ stato un incontro proficuo”. Dal 18, inoltre, potranno tornare ad allenarsi le squadre di calcio.

 

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