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Dir. Resp.
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Edizione del 11/05/2020
Estratto da pag. 1
Tra favorevoli e contrari, il Mes fa discutere anche le Regioni
[front182930]11 MAG - Comunque la si pensi, è indubbio che il Mes ha messo a disposizione uningente pacchetto di risorse che possono risultare particolarmente utili perper la sanità pubblica, dopo il terremoto del virus Covid-19. Il presidente della Liguria e Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, sottolinea che "Sulla Sanità il Mes servirebbe a tutta Italia,non solo alla Liguria. Sono anni che comprimiamo il fondo sanitario nazionale,che tagliamo sulla rete ospedaliera e sulla salute dei cittadini. Per cui dicosì, utilizziamo i soldi dell’Europa ma a patto che il governo faccia un pianoserio che semplifichi le procedure e accorci i tempi per farceli spendere daqui a qualche mese. Si segua il modello Morandi o oppure è meglio non prenderenemmeno un euro a debito".Non trova particolarmente appassionante il dibattitto "Mes sì, Mes no", ma ilPresidente Piemonte, Alberto Cirio, dice di non essere "pregiudizialmentecontrario, ma ho molte perplessità, lo strumento è anche datato. Non spetta ame decidere ma al governo nazionale e al Parlamento. Detto questo, se dovesseroarrivare questi fondi, si metta in quarantena la burocrazia e ci consentano dispenderli. Altrimenti sarà come stipulare un mutuo per la casa, non acquistarlapiù e pagare ugualmente le rate".Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ricorda che "In ogni Regione icittadini pagano allo Stato le tasse e ricevono dallo Stato il denaro per laspesa sanitaria. Non è quindi un problema delle Regioni decidere come sifinanzia lo Stato. Tuttavia parlare di un Mes “solo sanitario” o “a costo zero”non ha senso. Il guadagno in termini di interessi rispetto ai normali Btp èirrisorio. Alto invece quello di sottoporre il Paese a nuovi tagli e nuoveimposte". Insomma, sottolinea Fontana, "Bisogna vedere quali sono lecondizioni: se non ci sono condizioni, e ribadisco questo se, nessuno si puòlamentare se vengono date delle risorse. Ma bisogna essere cauti, non vogliodare un giudizio, voglio vedere prima se non ci sono le condizioni".Il Presidente del Veneto Luca Zaia - secondo quanto riportato dalla Repubblicadel 9 maggio - lascia trapelare dall’entourage di essere "contrario autilizzare qualsiasi cifra che arrivi dall’Ue che preveda delle condizionalità.Il Mes le prevede e quindi non è strumento idoneo". E a chi gli haprospettatocl'ipotesi di utilizzare il Mes per l'ospedale di Padova, Zaia harisposto: "E' una partita del Governo. Con i presupposti che ci sono, no. Cisembra di capire che abbia condizionalità e vincoli. Ho visto che faranno unadiscussione in Parlamento, quindi ne capiremo ancora di piu'. Non dobbiamodecidere noi. Non sono decisioni delle Regioni", ha concluso.Categorico Massimiliano Fedriga (presidente del Friuli Venezia Giulia): "Il Messenza condizioni è una presa in giro. Un cavallo di troia per far cederesovranità al Paese". "Non parlerei di trappola: oggettivamente però mi sembrache certezze non ce ne siano. Anzi". "Prima - spiega Fedriga all'Agi - dicevanoche non c'erano vincoli, poi che ci voleva una norma per una vigilanza maggioresui bilanci dei paese chiedono l'attivazione del Mes, adesso invece sembra dinuovo che non ci siano più vincoli. Ecco io ho paura - conclude - cheall'interno di questa poca chiarezza si possa nascondere una fregatura".Certo il dilemma sui 37 miliardi del Mes è forte. "Siccome al mio paese sidice piuttosto che niente, meglio piuttosto, io sono per prenderlo il Mes, machiedo al governo e al Parlamento di accettare il Mes accanto ad una legge checi consenta di spenderlo", aggiunge il presidente della RegioneLiguria, Giovanni Toti. "Se il governo deciderà di prendere il Mes - haaggiunto - deve condizionarlo alla capacita' di spesa nei prossimi 12-24 mesi,anche a costo di prendersi qualche rischio".C'è chi vorrebbe un approccio pragmatico. "Chi proponeva la sanita' privata sista rendendo conto che senza una sanità pubblica universalistica i rischi peruna comunita' di fronte ai drammi sono troppo elevati". È questa la lezionedell'epidemia di coronavirus per Stefano Bonaccini. Il presidentedell'Emilia
-Romagna e della Conferenza delle Regioni ha partecipato il 9 maggioad un dibattito organizzato dal Movimento federalista europeo nel giornodell'anniversario della dichiarazione Schuman. "Una Europa cosi' serve a poco,ma d'altra parte chi può cavarsela senza l'Europa?", si chiede Bonaccini, chepero' sottolinea positivamente il si' al Mes. "È accaduta una pandemia chenessuno di noi pensava di vivere, mai avrei mai pensato di dover chiudere lescuole il 22 febbraio per il timore che il virus, come poi purtroppo e'successo, arrivasse a propagarsi in questo modo". Di fronte a questo "mi vieneda dire che se ci sono risorse senza condizionalita' le prenderei ieri, nondomani, che si chiamino Mes oppure no. Vedo un dibattito troppo ideologico, piùper rubarsi tre voti a vicenda alle prossime elezioni che per guardare al benedei paesi". Insomma, scandisce Bonaccini, "se alla sanita' pubblica italianaarrivano 30 e tot miliardi, dovremmo ringraziare che l'Europa metta adisposizione finalmente senza condizioni uno strumento del genere". Ma questa,avverte il Presidente dell'emilia-Romagna, "e' l'ultima chiamata per una Europadei popoli, solidale".Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, ha spesso sottolineato chequelli del Mes "sono soldi che nessuno ci regala, sono prestiti", ma la"battaglia va fatta sul fatto che non ci chiedano interessi su questi fondi, eche il rimborso sia dilazionato nel lungo termine. Altre cose mi sembranocervellotiche o imbarazzanti dal punto di vista della non plausibilità". Anche Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che aveva già affermatoche "Nel dibattito sugli Eurobond e sul MES serve pragmatismo". sosiene che"L'emissione di bond europei potrebbe avvenire anche con garanzie del bilancioUe e della Banca europea di investimenti. Ma quello che puo' davvero sostenerela crescita e' un piano di investimenti coordinato a livello europeo, ilcosiddetto Recovery plan, annunciato durante l'ultimo Consiglio europeo"."Occorre una svolta che consenta di proteggere cittadini, imprese e territori,a partire dalle Isole", ha spiegato Gaetano Armao, vicepresidente della RegioneSiciliana, componente del Comitato europeo delle Regioni e presidentedell'intergruppo isole, intervenendo al forum delle Regioni e delle citta'organizzato dal Comitato presieduto dal Governatore della Macedonia centrale,Apostolos Tzitzikostas. "Se la Commissione Europea, il Parlamento, la Bce, laBei - prosegue - hanno elaborato una serie di iniziative per contrastare glieffetti della pandemia, e' tuttavia ancora troppo poco. La corretta sospensionedel Patto di stabilita' e dei rigorismi di bilancio devono condurre alla lorodefinitiva revisione, vanno completate l'unione fiscale e quella bancaria, vaattuato lo "Strumento di bilancio per la convergenza e la competitivita'" elanciati i "bond europei per la ripresa" (European Recovery bond)"."L'Europa - sintetizza l'altoatesino Arno Kompatscher - deve essere solidalenei fatti e non solo nelle parole".Per Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, è "Una grandeopportunita' per l'Italia: 37 miliardi di euro per ospedali, assunzione dimedici infermieri, personale, investimenti per nuovi farmaci e cure. Costruiamoun grande piano con le Regioni per la rinascita italiana e per migliorare lavita delle persone". Il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, parla di un "Mes senzacondizioni, una linea per la sanità che è altra cosa rispetto a quella per ilsalvataggio degli Stati che noi stessi, come Pd, avevamo criticato duramente.Qui parliamo di un Mes senza condizionalità, allo 0,1% di tasso d'interesse: èdifficile spiegare ad ogni Regione perché deve rinunciare chi a 3, chi a 4, chia 5 miliardi di euro. Perché di questo si parla: si va da Regioni che possonoottenere 5 - 5,5 miliardi di euro a Regioni che possono ottenerne 1-1,5. Coninteressi che paga lo Stato, non le Regioni... e noi diciamo di no?". "Io sonod'accordo con Conte - prosegue Boccia - la questione è nelle mani delParlamento, io da deputato libero oltre che da ministro voterò a favore, il mioè buonsenso".
Fonte: Regioni.it11 maggio 2020