Il 2020 inizia con nuovi episodi di violenza contro il personale sanitario a Napoli. L’associazione di sostegno ai medici “Nessuno tocchi Ippocrate” dà notizia dellâ??esplosione di un petardo lanciato verso unâ??ambulanza che era stata inviata nel quartiere Barra per soccorrere un paziente. “Nell’aprire lo sportello del mezzo di soccorso – si legge nel comunicato dell’organizzazione su Facebook – il medico viene investito da una deflagrazione causata da un fuoco dâ??artificio gettato da ignoti sotto l’ambulanza”. Un altro episodio è avvenuto nei pressi dellâ??ospedale “San Giovanni Bosco” dove una dottoressa è stata aggredita con una bottigliata in faccia, poco dopo la mezzanotte di Capodanno.

Dall’Asl 1 Napoli Centro hanno però fatto sapere che la seconda aggressione è opera di un paziente psichiatrico sotto trattamento sanitario obbligatorio: “Purtroppo è una circostanza fisiologica per un pronto soccorso che riceve un paziente psichiatrico”, spiegano dalla Asl Napoli 1 Centro, sottolineando che “si tratta di un episodio che non si può classificare con la stessa preoccupazione che viene determinata da una ‘normale’ aggressione a personale sanitario”. Il medico, comunque, non ha riportato ferite gravi.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha comunque inviato il proprio messaggio di solidarietà alla dottoressa: “Solidarietà e vicinanza alla dottoressa aggredita al San Giovanni Bosco – ha dichiarato – Da oltre un anno abbiamo chiesto al prefetto e al Ministero dellâ??Interno lâ??istituzione di un posto di polizia dentro lâ??ospedale. Ribadiamo la richiesta. Ã? indispensabile. Medici, paramedici e tutti gli addetti delle strutture sanitarie vanno tutelati e messi nelle condizioni di poter svolgere al meglio e nella massima tranquillità il loro fondamentale lavoro”.

Nel 2019 a Napoli si sono verificate 105 aggressioni al personale sanitario (una ogni tre giorni), 23 in più rispetto all’anno precedente. Gli ospedali più colpiti sono stati il Pellegrini e il Santobono e la metà degli episodi ha riguardato il servizio del 118.

.aaw-bottom{

position: fixed;

bottom:0;

left:0;

right:0;

padding-bottom: 1em;

box-shadow: 0 -5px 10px -7px #444;

z-index: 10000;

background: #fcfcfc url(/wp-content/themes/ifq-2017/assets/img/strillone_filigrana.png) center right no-repeat;

transform: translateY(150%);

transition: all 350ms ease-in-out;

}

.support-fq-bottom .aaw-bottom{

transform: translateY(0);

}

.aaw-bottom-content > div {

position: relative;

}

.aaw-bottom-content{

box-sizing:border-box;

display: flex;

justify-content: space-between;

align-items: center;

position: relative;

padding: 0 1em 1em;



max-width: 990px;

margin: 0 auto;

position: relative;

}

.aaw-bottom-content h3 {

margin-top: 30px;

font-size: 20px;

font-weight: bold;

color: black;

margin-bottom: 20px;

font-family: 'Playfair Display', serif !important;

}

.aaw-bottom-content p{

font-size: 18px;

line-height: 28px;

font-family: 'TT Norms Pro Regular', sans-serif !important;

}

.aaw-bottom-content .aaw-disable-link {

position: absolute;

top: 0;

right: 15px;

text-decoration: none;

margin: 0;



text-align: center;

}

.aaw-bottom-content .aaw-disable-link:hover {

opacity: 1 !important;

}


.aaw-bottom-content .aaw-disable-link img {

width: 28px;

height:28px;

}

.aaw-bottom-content .aaw-disable-link:hover{color: #999;}



.aaw-bottom-content p{margin-bottom: .6em!important; max-width: 700px;}

.call-to-action{text-align: center; position: absolute;

bottom: 20px;

right: 20px;}

.main-article .article-body .call-to-action a.btn{background:#8E0000; padding: 20px 40px;

color:white !important;

font-family: 'TT Norms Pro Bold', sans-serif;

text-transform:uppercase;

font-size: 12px;

display: inline-block;

font-weight: 800;

text-decoration: none !important;



}

@media screen and (max-width:950px){

.aaw-bottom-content{flex-direction: column;}

}

Prima di continuare



Se sei qui è evidente che apprezzi il nostro giornalismo.

Come sai un numero sempre più grande di persone legge Ilfattoquotidiano.it senza dover pagare nulla.

Lâ??abbiamo deciso perché siamo convinti che tutti i cittadini debbano poter ricevere unâ??informazione libera ed indipendente.

Purtroppo il tipo di giornalismo che cerchiamo di offrirti richiede tempo e molto denaro.

I ricavi della pubblicità ci aiutano a pagare tutti i collaboratori necessari per garantire

sempre lo standard di informazione che amiamo, ma non sono sufficienti per coprire i costi

de ilfattoquotidiano.it.

Se ci leggi e ti piace quello che leggi puoi aiutarci a continuare

il nostro lavoro per il prezzo di un cappuccino alla settimana.

Grazie,

Peter Gomez

Diventa sostenitore

118Napoli

Articolo Precedente

Meningite batterica, a Sassari muore una ragazza di 14 anni la sera di Capodanno