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Dir. Resp.
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Edizione del 11/05/2020
Estratto da pag. 1
Riaperture: Ultimatum Regioni di centro-dx al Governo
Donatella Tesei

Per la cosiddetta fase 2, potrebbe prospettarsi un vero e proprio “muro contro muro” tra le Regioni governate dal centro destra e il Governo, a questo punto i toni e gli attriti diventerebbero molto piu’ accesi, con scenari e soluzioni imprevedibili.

I continui segnali di insofferenza di tante attività ricettive, commerciali, artigianali e professionali, che chiedono una riapertura a breve, (pur nel pieno rispetto degli standard di protezione e contenimento del Covid 19), hanno spinto queste Amministrazioni Regionali a cambiare passo, rispetto ad un piu’ composto dialogo con il Governo-Conte.

9 regioni tutte unite

I governatori e Governatrici di Umbria, Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Veneto e il presidente della provincia autonoma di Trento hanno scritto al Presidente della Conferenza delle Regioni, (Stefano Bonacini).

Come  riporta il Corriere dell’Umbria: “sollecitandolo a convocare urgentemente per domani (oggi, ndr) un incontro con il governo al fine di avere assoluta certezza che le linee guida Inail per le riaperture siano disponibili entro mercoledì della prossima settimana e che dal 18 maggio ogni territorio, nel rispetto delle misure per il contenimento della pandemia, possa consentire la ripartenza delle attività economiche. Una prospettiva che, qualora fosse disattesa, porterà le scriventi Regioni ad agire autonomamente”, è scritto nella nota firmata dagli undici presidenti. In giornata hanno condiviso la richiesta anche il governatore della Basilicata,  Vito Bardi, e quello della Sicilia, Nello Musumeci. Poco dopo il ministro agli affari regionali, Francesco Boccia, lo stesso che sabato ha negato la riapertura di oggi, ha fatto sapere che dal 18 “ci sarà una nuova fase che porterà a una differenziazione territoriale”. Boccia ha anche detto di “comprendere le esigenze delle Regioni”.