agenparl.eu
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 143
Edizione del 02/01/2020
Estratto da pag. 1
VINCOLI COMELICO. BOTTACIN REPLICA A FONDAZIONE COLLESELLI. ACCUSE SENZA FONDAMENTO. MASSIMO IMPEGNO DI REGIONE ED ENTI LOCALI CONTRO UNO STATO SORDO ALLE RICHIESTE DEL TERRITORIO ~ Agenparl
(AGENPARL) – gio 02 gennaio 2020 VINCOLI COMELICO. BOTTACIN REPLICA A FONDAZIONE

COLLESELLI. “ACCUSE SENZA FONDAMENTO. MASSIMO

IMPEGNO DI REGIONE ED ENTI LOCALI CONTRO UNO STATO

SORDO ALLE RICHIESTE DEL TERRITORIO”(AVN) – Venezia, 2 gennaio 2020“Leggendo le dichiarazioni della fondazione Colleselli c’è da saltare sulla sedia. Sì,

perché o una fondazione così importante non è a conoscenza di quanto la Regione stia

facendo e ciò sarebbe grave, oppure si tratta di pura strumentalizzazione politica e ciò

sarebbe ancora più grave”. Così l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin

commenta le dichiarazioni apparse oggi sulla stampa locale bellunese in merito al

presunto scarso interesse che la Regione nutrirebbe nei confronti della soluzione del

problema dei vincoli imposti per l’area del Comelico che impediscono la realizzazione

del collegamento con la Pusteria.“Va premesso che relativamente all’autonomia la Regione sta combattendo insieme

alla Provincia di Belluno una battaglia che vede uno Stato assolutamente sordo di

fronte alle richieste – precisa Bottacin – ciò significa che né alla Provincia né alla

Regione può essere addebitata alcuna responsabilità in merito al fatto che le

soprintendenze dipendano da Roma e non consentano un autogoverno del territorio

come accade nelle province autonome di Trento e Bolzano. Nelle richieste di

autonomia che abbiamo avanzato, con tanto di legge regionale approvata dal consiglio

regionale, c’è anche il trasferimento delle soprintendenze”.L’assessore interviene poi per precisare quanto accaduto relativamente al piano

paesaggistico.“La Regione lo stava realizzando proprio insieme alle soprintendenze, – sottolinea

inoltre l’assessore – quando, all’improvviso e senza alcun preavviso, con una azione

unilaterale e immotivata, il Ministero dei Beni Culturali ha imposto d’imperio i vincoli

che conosciamo. Questo mettendo in atto un’azione che, fra l’altro, lede le competenze

della Regione, tanto che la Regione ricorrerà anche alla Corte Costituzionale oltre che

al TAR”. Agenzia Veneto Notizie

Listen to this