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Edizione del 10/05/2020
Estratto da pag. 1
Fase 2: dal Veneto alla Puglia, le Regioni scalpitano per le riaperture. Lunedì tavolo di confronto con il governo - la Repubblica
I governatori di centrodestra scrivono al presidente Bonaccini: "L''esecutivo ci dia certezze o riapriamo da soli"
Il braccio di ferro sulla Fase 2 fra governo e Regioni continua. Mentre fioccano i ricorsi governativi contro le ordinanze che anticipano le riaperture - prima contro la Calabria, che si è vista cassare ieri dal Tar il provvedimento sui bar all'aperto, poi contro la Provincia di Bolzano che vorrebbe riaprire domani parrucchieri, bar e ristoranti - oggi è la Puglia a tentare il balzo in avanti. Il governatore dem Michele Emiliano infatti annuncia che, anche senza linee guida dell'Inail, "il 18 maggio noi apriamo lo stesso parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza perché abbiamo fatto le linee guida regionali che ci paiono più che sufficienti".

Cronaca



Emiliano: "In Puglia estetisti e parrucchieri al via il 18 anche se l'Inail ritarda le linee guida"

Ma non è l'unico a forzare la mano. Anche il presidente del Veneto Luca Zaia torna a ripetere che la "delega alle Regioni per le riaperture è fondamentale". E in Liguria Giovanni Toti annuncia che dal 18  riaprono spiagge, parrucchieri, negozi, bar e ristoranti riaprono. Ma scalpitano anche i governatori delle altre Regioni di centrodestra - Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Umbria e Provincia autonoma di Trento - che hanno scritto al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini sollecitandolo a convocare urgentemente per domani un incontro con il governo al fine di avere assoluta certezza che le linee guida Inail per le riaperture "siano disponibili entro mercoledì della prossima settimana - si legge in una nota - e che dal 18 maggio ogni territorio, nel rispetto delle misure per il contenimento della pandemia, possa consentire la ripartenza delle attività economiche. Una prospettiva che, qualora fosse disattesa, porterà le scriventi Regioni ad agire autonomamente". 

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Approfondimento



Ora tocca all'Alto Adige. Tra Stato e Regioni inizia la stagione dei ricorsi

di EMANUELE LAURIA

In effetti la conferma del tavolo fra l'esecutivo e le Regioni arriva in mattinata. Domani sarà infatti convocato il confronto tra Governo e Conferenza delle Regioni per avere chiarezza sull'ipotesi di riaperture dal 18 maggio. Ad annuciarlo è lo stesso Bonaccini, spiegando di averlo condiviso con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, dopo aver ricevuto "da tanti presidenti di Regione la richiesta di avere certezza che dal 18 maggio possano riaprire gli esercizi e le attività commerciali oggi chiuse, ovviamente sulla base dell'andamento epidemiologico e il rispetto di protocolli di sicurezza condivisi".

 

il 18 maggio noi apriamo lo stesso parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza perché abbiamo fatto le linee guida regionali che ci paiono più che sufficienti".

Ma non è l'unico a forzare la mano. Anche il presidente del Veneto Luca Zaia torna a ripetere che la "delega alle Regioni per le riaperture è fondamentale". E in Liguria Giovanni Toti annuncia che dal 18 

Ma scalpitano anche i governatori delle altre Regioni di centrodestra -